3.

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Eleonore aveva sempre amato la solitudine, forse perché almeno così riusciva a capire i suoi pensieri o forse perché non era mai stata brava a dialogare.

Resta il fatto che ora, che questo misterioso ragazzo le si era seduto vicino, si era innervosita così tanto che non poté trattenersi dal dire:

«Scusa, non vedi che ci sono io?»

Harry, non essendosi nemmeno accorto della sua presenza, saltò in aria.
Spaventato portò la mano al petto che faceva su e giù, velocemente.

Girò lo sguardo verso la ragazza dai capelli rossi.

«Non ti avevo visto.»

Eleonore sorrise amaramente.

«L'avevo notato.»

Restarono un po' a guardarsi fino a quando lui non si presentò.

«Piacere sono Harry»

«Eleonore»

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