Capitolo 7

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La mattina dopo

Me ne andai a lavorò vestita semplicemente camicetta verde acqua a maniche corte, jeans grigi ghiaccio e ballerine basse nere e i capelli legati in una coda alta. Lavorai tranquilla fino a che non entrò Samuel, indossava una canotta nera dei pantaloncini colore militare e le convers nere, si avvicinò al bancone sorridendo, io mi girai per dargli le spalle, "buongiorno Bella" "giorno" risposi acida e priva di emozioni "senti volevo scusarmi per ieri sera, non so che mi sia preso" non risposi "Bella..." me ne andai a servire i tavoli non riuscivo a stargli vicino, ma lui mi si posizionò davanti "Bella ti prego parlami. Io voglio parlare con te perché tu no?" "Spostati" "no finché non mi rispondi" "ma a cosa devo rispondere. ma vattene. Chi te conosce." gli dissi con tono rabbioso e mi allontanai da lui che di risposta se né andò, avevo fatto la cosa giusta credo, ma ormai non potevo più tornare indietro, lui si sarebbe dimenticato di me e io di lui. Non voglio innamorarmi. Non voglio riprovare. Avevo troppa paura che potesse riaccendere.

Angolino mio

Lo so è corto vi prometto che né faro di più lunghi. Comunque cosa pensate? La #Samuella e spacciata? Bella continuerà a stare sola o ammetterà di amare Samuel? Lo scoprirete domani. Qui ho finito vi salutò ciao 👋

Ho paura che riaccada Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora