~ CAPITOLO 6 ~

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Rimango lì impalata mentre Luke scende la scale; quelle due semplici ma profonde parole mi rimbombano nella testa, che si fa ancora più confusa, quelle parole che sono state dette per di più da Luke Hemmings.
Vado in salotto per prendere dei film da guardare questa sera e scendo di sotto.
<<Preferite un horror o un romantico?>> appena finisco la frase, ecco che iniziano i battibecchi tra le ragazze e i ragazzi, perché le prime hanno votato per il romantico e gli altri per l'horror. Senza dare ascolto a nessuno, prendo il DVD di "Io prima di te" e lo metto nel lettore.
<<Shh!! Ora basta che inizia il film.>> dico e mi vado a sedere nell'unico posto libero rimasto sul divano, tra Luke e Step.
Mentre guardiamo il film che io reputo stupendo, con la coda dell'occhio mi accorgo che Luke mi guarda, anzi mi fissa per quasi 30 secondi <<So che sono bella, ma ora guarda il film!>> gli sussurro, finendolo con queste parole, dato che si gira subito di scatto verso la TV.

Dopo un'oretta il film finisce.
<<Scusate ma devo andare in bagno, la sto trattenendo da troppe ore!! Amber, potresti dirmi dov'è il bagno?!>> tutti scoppiamo a ridere per le parole di Cameron, << Certo, sali le scale, la seconda porta a sinistra>>. Approfitto per andare di sopra per prendere qualche birra; sul frigo vedo un post-it attaccato "Vi lascio soli, vado dalla nonna con papà e Ash. A piu tardi!!" Dopo aver preso il post-it e averlo buttato, prendo tre birre, e l'apribottiglia.
Intanto una la stappo e comincio a berla, tutta d'un sorso, devo pur scacciare i pensieri in qualche modo.
<<Sfogati con qualcuno, invece di bere birre.>> riconosco la voce di quel magnifico ragazzo che mi sta mandando a puttane il sistema nervoso.
Mi giro e dico << Non potresti capire quello che ho dentro, sono riuscita a sfogarmi solo con le mie migliori amiche, ed ora mi risulta difficile farlo con altre persone>>, << Se vuoi, io ci sono, sono qui ad ascoltarti quando sarai pronta. E ora, se non vuoi farlo per me, fallo per tua sorella, posa quelle cazzo di birre ed andiamo di sotto>> sbotta.
Sento una lacrima che mi riga il volto; poso le bottiglie sul tavolo, e non appena mi trovo vicino a Luke per scendere le scale, con un gesto delicato la sua mano mi asciuga il volto.
<< Non posso aprirmi con te, non mi fiderò mai di nessuno, sono troppo confusa adesso>> mi volto e comincio a scendere le scale, giù decidiamo di giocare ad obbligo e verità. All'inizio ero un po' prevenuta, non mi va di fare cose strane in presenza di Luke.
Ci sediamo tutti sul divano, prendiamo una bottiglia vuota e la mettiamo al centro del tavolino e così iniziamo a giocare
<<Giro io>> dice Alex; la bottiglia indica Cameron.
<<Allora, Cameron dovrà dare un bacio a...>> dice Alex. La bottiglia questa volta indica Crystal, lei rimane senza parole. Cameron non avrà sicuramente nessun problema, <<Devo per forza? Insomma lui è antipatico!>> piagnucola Crystal,  <<Vuoi vedere quanto posso essere dolce?>> ribatte Cameron alzandosi, prende Crystal per un'braccio facendola alzare e gli da un lungo e lento bacio, si staccano dopo un po' e Crystal è completamente rossa. Stavolta Matthew gira la bottiglia che punta su di me, <<Amber allora obbligo o verità?>>, <<Verità>> rispondo,  Luke s'intromette dicendo <<È vero che sei vergine??>> che razza di domande sono?  <<Dovrei risponderti?!>> sbotto,  <<Certo che si!>> risponde beffardo. <<Si, sono vergine a differenza tua!>> dico completamente imbarazzata.  La serata passa in fretta tra risate,  domande inopportune e piedi puzzolenti e mani sudate.

Devo ammettere che una serata del genere non la passavo da parecchio tempo. Ieri sera i ragazzi se ne sono andati verso mezzanotte, invece le ragazze hanno dormito da me, con l'intento di convincermi ad andare in chiesa, ma senza successo. Quando decido una cosa è quella, non cambio idea; andrò solo al cimitero.    
<<Dei forza Amber, preparati, sono le 9.30, alle 11 usciranno tutti dalla Chiesa e dovrai andare al cimitero...>> mi dice Crystal. Allora vado in bagno e mi accorgo di avere una faccia che sembro un cadavere; allora inizio a truccarmi con fondotinta, cipria, blush molto chiaro, masacara e un rossetto rosa chiaro. Esco dal bagno e mi vesto, ho deciso di mettere una maglia nera merlettata, un pantalone nero e stivaletti neri, tutta nera.
<< Noi andiamo, ci sentiamo più tardi.>> dice Step e io annuisco.

Non appena le mie amiche escono, mi arriva un messaggio di whatsapp sul mio cellulare; lo sblocco e leggo il nome "Luke". Lo apro,  c'è "Forza Amber, so che oggi è un giorno particolarmente brutto per te,  però non devi abbatterti. Pensa che Amber è lì con te anche oggi. Se ti serve parlare sai dove trovarmi..." resto sbigottita per quaste parole. Io non conosco questo ragazzo dagli occhi color oceano, però forse potrei sfogarmi con lui, non lo so,  non dovrei fidarmi di nessuno e invece.
Esco di casa e mi diriggo verso la mia macchina, salgo e parto,  in poco tempo arrivo nei pressi della chiesa, parcheggio la macchina e vado verso il cimitero. Vado alla tomba di Ashley con un mazzo di fiori appena comprati,  le rose bianche i suoi fiori preferiti, mi siedo "accanto" a lei,  <<Hey, amore mio, come va? Te lo dico tutti i giorni, ma sai oggi è un giorno di merda chiedertelo, lo so, sai è da 4 mesi che ho smesso di avere gli incubi, sai ne sono molto felice, se non sarebbero scomparsi forse starei molto vicino a te. Non sono andata in chiesa, non l'avrei mai fatto, lo sai. Quel giorno un'anno e mezzo fa era un giorno come tutti gli altri, facciamo colazione e poi ogniuno di noi fa ciò che è sempre stato costretto a fare. Ci hai accompagnati a scuola e poi sei andata all'università, ti ho detto solo "Sarà una giornata pallosa,  ci vediamo oggi a casa,  ciaoo!" cazzo solo "Ciao", avrei voluto dirti tante di quelle cose! Sono tornata a casa felice di poter stare con te e guardarci un film,  invece, torno e c'è la volante della polizia fuori casa,  entro un po' scossa e il mio mondo crolla quando sento la frase "Ci dispiace molto, l'abbiamo trovata già morta, non c'è stato niente da fare", sono entrata di botto e ho chiesto cosa e chi non c'era più, "Ashley" risponde senza fiato papà, in quel preciso istante il mio cuore si è frantumato,  ricordo di aver gettato lo zaino a terra e ho iniziato a correre per la strada,  senza meta,  senza fiato,  senza te...  Sono arrivata al mare e ho cercato di buttarmi dalla scogliera però lui... L'uomo spregevole che ti ha ucciso mi ha chiamato, mi ha preso per mano e portata a casa. Lui mi teneva la mano!  Capisci?!  Il giorno dopo ho scoperto tutto, che tu volevi lasciarlo e lui invece no,  mi hanno raccontato che ti ha strangolata e picchiata,  quando me l'hanno detto sono svenuta e mi sono svegliata 27 giorni dopo, ogni notte sognavo il tuo aggressore che mi teneva la mano e anche se io mi ribbellavo, mi costringeva ad ucciderti, è stato il periodo più brutto della mia vita... Non l'hanno arrestato perché aveva preso un'aero per l'Alaska sotto falso nome e non è stato più possibile prenderlo... Ho i brividi mi credi? Basta pensare al passato! 
Se ti dico una cosa però non mi devi giudicare... >> dico mentre mi accendo una sigaretta,  <<Allora,  forse mi piace un ragazzo,  però non lo conosco bene, è presto per dirlo, non posso fidarmi comunque, sai la regola numero 1, ho giurato di rispettarla e così ho fatto e continuerò a fare. Ti voglio tanto tanto bene sorellona! A domani per un'altra seduta di gossip!>> dico prima di alzarmi, lasciare un bacio alla sua foto e uscire in fretta dal cimitero. Mi imbatto in mamma che mi dice di salutare le persone che ci sono,  do un veloce saluto a tutti.

Vado in macchina e a tutta velocità arrivo nel mio locale preferito, mi siedo e ordino da bere,  <<Vodka e Gin, per favore>>.
Arriva il drink e inizio a berlo tutto d'fiato ma vengo interrotta da una voce profonda, quella voce… Luke. <<Allora tutto quello che ti ho detto non è servito?>> mi riprende, <<Mi è servito, solo che dopo aver ascoltato i "Come stai?" o "L'hai superato?" oppure "Sei in splendida forma!", avevo bisogno di un po' d'alcol, non trovi?>> ribatto. <<Bhe,  potevi andare a casa e bere una birra e non…>> dice per poi bere il resto del mio drink, <<Vodka e gin? Mi aspettavo peggio da te,  tipo un "Casino" o un "Dark dirnk">> mi volto verso il bancone e dico alla cameriera di portargli un "Dark drink", lui mi guarda stranito. Appena arriva il drink glielo faccio vedere e poi lo bevo tutto d'un fiato. <<Quanto sei stronza!>> dice poi sussurra come se non potessi sentirlo <<Mi piace…>>. <<Non sono stronza, sono solo me stessa, se non ti va bene non m'importa!>> dico acida, <<Amber... Quanto sei bella quando fai la stronza!>> dice tutto d'un colpo,  arrossisco d'istinto e cerco di coprirmi la faccia con le mani, si avvicina a me e me le toglie dalla faccia, sento il suo respiro che mi solletica le guance, mi scanso, <<Stai giocando col fuoco lo sai vero? Ti brucerai e io non posso impedirlo>> gli dico fissando il pircing sulle sue candide labbra,  mi giro sentendo le porte del locale aprirsi e la persona che vedo entrare mi sconvolge, <<Hei Amber, cosa hai visto?>>, non riesco a rispondere,  mi manca l'aria, voglio scappare via!  L'unica cosa che riesco a fare e stringrmi a lui e indicare l'uomo che non voglio vedere, mai più, non dovevo vederlo mai più  e invece...

~ SPAZIO AUTRICI ~

Questo è il sesto capitolo,  è un po' pesante, però finalmente avete scoperto ciò che ha passato Amber. Speriamo vi sia piaciuto, a presto! 

Cristina & Luisa ❤

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