“Sono un'adolescente.
Non voglio passare i pomeriggi a studiare, non voglio lavorare, non voglio regole.
Perché a questa età si può.
A questa età bisogna sbagliare, si deve sbagliare.
Questi sono gli anni migliori della nostra vita, e bisogna viverli.
Perché non abbiamo la preoccupazione di mantenere una famiglia, di essere licenziati, di pagare il mutuo…
Perciò voglio godermi quest'anni a pieno.
Sono un'adolescente, e voglio fare cazzate.
Voglio guardarmi i film horror, voglio uscire con le mie amiche, voglio viaggiare.
Voglio perdermi e non trovare la strada di casa, voglio andare a ballare, voglio cambiare idea mille volte, voglio fare errori per non ripeterli in futuro.
Voglio alzarmi tardi e rimanere sveglia per vedere l'alba, voglio danzare sotto la pioggia e cercare l'arcobaleno nel cielo.
Voglio bere cioccolata calda e guardare la neve cadere, voglio ascoltare il silenzio, andare al cinema, piangere per poi festeggiare.
Voglio scoprire l'amore, il primo bacio, i primi sguardi, la prima volta.
Voglio essere il tutto per qualcuno.
Voglio cadere per potermi rialzare più forte di prima.
Voglio ascoltare la musica a tutto volume, voglio vestirmi come mi pare, voglio ignorare il parere degli altri.
Voglio sognare, sperare e desiderare, e a coloro che cercheranno di distruggere tutto questo, voglio sorridere, per fargli capire che non mi interessa cosa pensano loro.
Voglio seguire solo il mio cuore, lasciando a casa la ragione.
Voglio guardare le stelle, la via lattea, le comete e la luna riflessa sul mare.
Voglio leggere, scrivere, fare nuove esperienze.
Voglio ascoltare, credere in qualcosa, disegnare ed esprimere me stessa.
Voglio gli abbracci inaspettati, i messaggi chilometrici delle 4 del mattino, i sorrisi, i segreti, le parole sincere sussurrate, le guance rosse per l'imbarazzo.
Voglio i “mi manchi” i “ti amo” i “a domani” i “io ci sono sempre per te.”
Voglio vivere felice e spensierata.
Non voglio avere nessun rimpianto e voglio poter dire “ho fatto tutto il possibile, ed ho tentato anche l'impossibile” e “ne è valsa la pena" .