Caro diario,
oggi voglio raccontarti una storia, una storia particolare,la storia di chi non molla e combatte, persevera fino all'ultimo istante,quel momento in cui le forze vengono meno e soltanto li ci si puo arrendere. Questa e la storia di una ragazza splendida, una ragazza alla quale la vita non ha concesso altro che dolore e sofferenza ma nonostante tutto cio ha avuto il coraggio, o meglio, volgarmente, ha avuto le palle di affrontare il proprio destino. O chiamatelo come volete,ma resta il fatto che lei ha colto l'attimo, ha colto il momento giusto, ha capito per cosa valeva la pena combattere. Ebbene si. Questa
e la storia della ragazza piu forte che io conosca. Lei non era una semplice ragazza, una di quelle che al primo sguardo ti conquistano, una di quelle che per apparire indossano una gonna e paio di tacchi: no, proprio no. Lei era una ragazza speciale, come la definiva qualcuno, una di quelle con i mostri dentro, con un vortice di emozioni dalle quali molto spesso non riusciva a liberarsi e per apparire utillizzava un semplice mezzo,forse oggi poco conosciuto e considerato: il sorriso. Perche lei quando sorrideva ci sapeva fare, era in grado di distruggere qualsiasi barriera,anche la piu potente. Era in grado di fare qualsiasi cosa quel
sorriso, anche di far innamorare talvolta. La sua vita era da sempre una continua lotta,una continua ricerca del bene o meglio dello stare bene. Tante sofferenze aveva costellato la sua breve vita, dalla perdita del papà, alla perdita della sorella e infine dalla perdita di quella persona che forse piu di tutti l aveva salvata. Forse piu di tutti l aveva fatta innamorare. L aveva fatta sentire speciale come non mai. E lei forse tra le sofferenze si era sentita per un attimo felice e compresa. Quel qualcuno insomma si prendeva cura di lei e senza accorgesene era diventato un po la sua ancora. Un po quella persona di rifugio a cui confidare le sue paure
ogni qual volta si sentisse in vena di farlo. Ma poi si sa come finisce no? Tutto torna come prima, la felicità scompare e ritornano le sofferenze di sempre. Quelle che per un attimo erano scomparse ora si presentavano a lei, di nuovo. Per l ennesima volta. Ma questa volta era diversa dalle altre e chissa perchè, per quale motivo. E se lo domandava molto spesso pure lei. Ma forse una risposta c era. Questa volta avrebbe potuto raggiungere il suo caro papa e la sua sorellina lassu,tra gli angeli. Lassu dove tutte le sofferenze hanno una fine e dove ogni cosa non provoca altro che felicità. Si. Perche lei non era sicura di superare il male che da tempo
Le impediva di vivere allegramente,come i ragazzi della sua eta. Non poteva piu. Questo male si stava prendendo gioco di lei e di fronte a lui nulla era piu possibile. Nel letto d ospedale le faceva compagnia soltanto la mamma, soltanto lei tra tutti. Ma dov erano tutti coloro che avevano promesso che ci sarebbero sempre stati? Dov erano coloro che un tempo le avevano promesso felicita eterna e compagnia in qualsiasi momento? Dove erano ora costoro? Chissa quanto si stavano divertendo, a quante risate si facevano,mentre lei in un letto d ospedale morente chiedeva soltanto una cosa: che qualcuno oltre alla mamma sbucasse
Dalla quella porta e di corsa l abbracciasse forte. Non importava chi l avesse fatto soltanto qualcuno che le dimostrasse quanto tenesse a lei e quanto la sua felicità venisse prima di tutto. Ma purtroppo i suoi desideri non si avverarono. Nessuno spunto da quella porta,nemmeno chi un giorno aveva promesso che si sarebbe stato sempre,nemmeno chi un giorno aveva detto queste parole: non ti abbandonerò piccola, non ti lascero mai sola, voglio renderti felice piccolinamia,voglio te piu di tutto. E sapete chi aveva pronunciato queste parole? Volete saperlo? Ebbene ve lo confessero. Sono io. Sono io quel coglione che in un punto di morte ha osato non
prendersi cura di creatura fantastica,colei che un giorno mi aveva reso una persona più felice. Sono io quel bastardo che non ha fatto altro che provocarle dolore, facendola soffrire ancora di piu. Sono io quello che non avuto le palle di prendere in mano il destino e capovolgerlo. Sono io che avrei dovuto sbucare da quella porta e pentirmi di fronte a lei di tutto quel male che le avevo causato, di tutto quel dolore. Sono io che avrei dovuto fare qualcosa per tenerla e invece ho preferito lasciarla,pareva piu comodo, tutti a quel tempo facevano cosi, era uma specie di moda. Molli la tua ragazza? Allora sei piu figo. Pareva dicessero cosi. E
io cosi feci. Da un giorno all altro le dissi che lei non contava piu nulla per me, che ora non era piu lei la mia felicita e che ora avrei voluto dedicare il resto della mia vita a un altra. Non oso immaginare quanto queste parole l abbiano ferita! Non posso cazzo! Io che per le avrei dato tutto l ho lasciata cosi, l ho persa come soltanto un coglione sa fare. E per cosa? Per una notte di follia. Mentre lei la stava passando a distruggersi,mentre lei piangeva per me io me la stavo passando a trombare con una ragazza nemmeno degna di questo nome dalla quale mi sono fatto abbindolare. E avrei soltanto voluto che lei lo sapesse. Avrei soltanto voluto questo. Mentr
lei soffriva, in quel fottuto letto d ospedale, io me la stavo passando troppo comoda,sul divano. Che bel ragazzo sono. Adesso potete accanirvi tutti contro di me,ne avete il diritto, auguratemi il peggio perché io stesso me lo auguro. Spero per me che la vita mi dia il peggio, perche il meglio l ho gia ricevuto quando avevo lei tra le mie braccia ma non l ho capito. Ero troppo preso. E ora soltanto una cosa vorrei: averla qui tra le mie braccia,poterla abbracciare forte. Ma questo non potro mai piu farlo! Avrei dovuto pensarci prima. Coglione son io! Adesso mi merito tutto il male ma solo una cosa ho da dirvi: se tenete ad una persona
dimostrateglielo sempre,sempre nonostante tutto. Nonostante i muri che dall altra parte vi alzeranno, nonostante le litigate, i vaffanculo urlati a piu non posso,le maledizioni, voi azzerdatevi a non urlare un ti voglio bene tra tutto cio e finirete per essere come me. Vi prego fate sentire importanti le persone a cui tenete di piu,perche un giorno potreste accorgervi di aver perso la luna mentre cervate di contare le stelle. E li nulla sarà poi piu possibile. Percio meglio una porta in faccia che una perdita perenne. Fidatevi di me. Sopratutto voi ragazzi! Che loro,le ragazze, questo lo capiscono fin troppo. Mentre noi siamo cosi. Perdonatemi.
Siamo tutti coglioni, dal primo al ultimo. Preferiamo una trombata all amore eterno della nostra ragazza. Che schifo siamo!