"Lottie!" urla Louis dalla sua stanza.
È da tutto il pomeriggio che prova vestiti su vestiti. Perchè Harry Styles, il ragazzo più bello e dolce del mondo ha chiesto a lui un appuntamento.
Sua sorella arriva in camera di corsa e rimane ferma sulla porta a fissare il suo petto. "Lou, si vede con la camicia!".
"Lo so! Ma guarda come mi sta bene!" sbuffa il fratello con il broncio.
E Lottie sa che la sta buttando sul scherzare, ma le vede le lacrime incastrate tra le ciglia. Lo conosce bene e sa quanto Louis odi il suo corpo, che è quasi una gabbia per lui e la sua mente.
"Mamma ti ha preso una cosa, ma non eravamo molto convinte, però ora se vuoi vado a prenderla".
"Cos'è?". Louis saltella sul posto.
Sua mamma ultimamente gli ha comprato solo cose utili per farlo sentire più libero.
Ma la gabbia c'è sempre.
"Vado a prenderla!".
Lottie scappa fuori dalla camera e Louis si guarda di profilo. Il suo culo è troppo grande per un ragazzo e il suo petto è- è da donna.
Ma non è giusto. Perché il suo corpo e dovuto nascere così sbagliato?
Qualcosa lo colpisce e Louis alza la testa e fulmina sua sorella. "Mi hai fatto prendere un infarto!"
"Scusi, principino".
Principino. Al maschile. Sorride e poi prende la cosa che lo aveva colpito.
La fissa un secondo con la fronte aggrottata e poi quasi si mette a piangere. "Oh, Lou, non piangere!".
Tira su con il naso. "Ma- è-" singhiozza e Lottie lo stringe in un abbraccio spacca ossa "Grazie".
"Su mettila!".
Louis scappa in bagno per qualche minuto e quando torna fuori, ha l'aria più felice della terra.
"Wow!" esclama Lottie "Ora si che siamo!".
Gli hanno preso una fascia da stringere attorno al petto per nascore quello che ha di troppo e funziona, perché Louis si guarda allo specchio e si sente libero.
In quel momento il suo corpo non lo sta imprigionando.
Saltella per la stanza e poi abbraccia di nuovo sua sorella. "La amo, la amo, la amo!"
Lottie ride.
Louis si ferma e sbianca, perché il campanello sta suonando. "Oddio, Harry è qui".
Il liscio bacia sulla guancia sua sorella e poi corre verso il piano di sotto. Però sua sorella lo ferma prima che possa raggiungere le scale. "Louis!"
"Si?"
"Posso chiederti una cosa? Riguardo, uhm, Louise?".
"Si..." lo sguardo di Louis si possa sui suoi piedi.
"Lei era etero, giusto?".
"Si, ovvio" risponde, guardandola perplesso.
"E quindi tu, tu sei gay? O- o beh, rimani etero?".
"Non mi piacciono le ragazze, se è questo che vuoi sapere. Quindi, beh, direi di potermi definire gay. Ora".
"Certo, ovvio". Che cosa imbarazzante. Si fissano per un paio di secondi poi Jay lo chiama e Louis corre giù.
Si ferma di fronte ad Harry che gli sorride e lui non può fare a meno che rimanere accecato dalla sua bellezza.
"Ciao Lou!".
Il riccio gli si avvicina e gli bacia e la guancia, davanti a sua madre!
Louis arrossisce e gli sussurra un timido ciao. Non è la prima volta che escono insieme, ma questa è la prima volta che entrambi sanno bene sia un appuntamento.
Si guardano per qualche secondo e Louis lo trova così bello. È così bello.
È Harry il primo a parlare e Louis continua a fissarlo come se avesse appena visto la cosa più bella del mondo.
"Signora Tomlinson, ora, se per lei non è un problema, vorrei portare suo figlio al cinema e poi, con il suo permesso, a mangiare un trancio di pizza e, infine, lo riporterò a casa da lei, sano e salvo. E, sempre con il suo permesso, vorrei poterlo baciare davanti alla porta di casa vostra. Un bacio casto, nulla di che, promesso!".
Louis ridacchia con le guance rosse come pomodori. Harry è sempre stato così. Un idiota.
Sua madre ride e lui si limita a scuotere la testa. "Ma certo, caro, solo un bacio però, lo rivoglio così com'è ora!".
E il riferimento alla sua verginità è molto chiaro. Louis arrossisce e abbassa lo sguardo. Dio, sua madre è riuscita a metterlo in imbarazzo, adorabile.
Harry passa la mano sulla sua schiena. "Promesso!".
Si porta la mano alla fronte in un saluto militare e poi fa un inchino alle due donne presenti in casa. "A dopo, signorine!"
Louis lo trascina fuori di casa e ride come uno scemo, con le lacrime agli occhi quasi.
"Sei proprio stupido".
"Mh" Harry annuisce e poi scuote la testa. "Ehy! Guarda che era pura galanteria, eh".
"Certo" borbotta Louis "Mi sembra avessi parlato di cinema e pizza".
Del bacio non parlano più. E il petto di Louis sembra sempre essere sul punto di esplodere. Ma quello è il giorno migliore della sua vita, letteralmente.
STAI LEGGENDO
It's me
FanfictionA volte l'anatomia del nostro corpo è sbagliata. Ci guardiamo allo specchio e non vediamo chi in realtà vorremmo vedere, chi ci aspestiamo di vedere. Questo è quello che succede a Louis, un diciasettenne londinese che, quando si guarda allo specch...