7. The first time he gave him a blowjob

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Louis lo sta fissando. E come al solito la sua pelle sembra bruciare, il cuore batte alla velocità del battito d'ali di un piccolo uccellino e le sue ossa sono leggere, talmente tanto che potrebbe iniziare a volare da un momento all'altro.

Però il suo sguardo è leggermente diverso. I suoi occhi sono più azzurri del solito, lucidi e lo sta guardando come se fosse la cosa più bella di sempre.

Si gira totalmente verso di lui, ignorando quello che una sua compagna di classe sta dicendo. Mette in mostra le fossette, con un sorrisone. Louis ricambia arrossendo, come sempre quando sono insieme.

È l'intervallo ed è la prima volta, quella mattina, che si vedono.

"Scusa, Talullah" dice Harry, fermando il suo fiume di parole riguardo la verifica che avevano appena avuto. "Il mio ragazzo ha bisogno di me per un po' di coccole".

Talullah guarda verso Louis e lo riconosce subito. "Ma è una ragazza!"

"No, è il mio ragazzo".

Louis sta parlando con Niall e si è girato di spalle rispetto al riccio. Harry si avviccina e fa segno al biondo di stare zitto e quello annuisce.

Il riccio stringe le braccia attorno alla pancia del liscio e lo solleva, baciandogli una guancia ripetutamente.

"Harry! Mettimi giù!" grida Louis, scalciando ma senza colpirlo.

Il riccio lo poggia in terra e lo abbraccia meglio da dietro, nascondendo il viso contro il suo collo e baciandogli la pelle morbida.

"Hai un buon profumo" mugugna Harry contro di lui.

I brividi si sollevano sulle braccia di Louis, il fiato che lo riscalda da capo a piedi e il cuore che batte contro la cassa toracica.

Niall riprende a parlare come se nulla fosse. "Quindi Louis, penso dovresti farglielo sapere e basta! È così evidente che anche lu-ouch!".

Louis gli ha dato un calcio. "Mi hai dato un calcio!".

"No" rispose ovvio il ragazzo.

"Si, invece! Harry, mi ha dato un calcio!"

"Gli hai dato un calcio" mugugna ancora Harry.

Sta baciando un parte del suo collo con dolcezza, ogni tanto la succhia tra le labbra e ogni tanto la morde, passandoci poi la lingua sopra.

La testa di Louis sta girando.

La campanella suona interrompendo il momento, quindi il più basso si stacca dal suo corpo e lo bacia casto sulle labbra.

"Ciao, amore, ci vediamo stasera da te?".

Ma il riccio non risponde, rimane li fermo, la schiena chinata in avanti per essere alla sua altezza. Vuole un bacio serio.

"Ma c'è già il tuo professore in classe" borbotta Louis, ma è già quasi sulla sua bocca.

"Non mi importa".

E il ti amo è proprio sulla punta della sua lingua, ma Louis sta zitto e si limita a baciarlo cercando di fargli sentire che lo ama.

Harry gli solleva i pollici e poi torna nella sua classe.

Ama Louis. Ama i suoi fianchi morbidi, le sue gambe tenere e le guance lisce, ama tutto di lui. Non gli importa nulla che Louis abbia quel problema con se stesso, ama il suo essere dolce e timido, ma cosí aperto con lui, sempre pronto a parlare con lui di quello che lo preoccupa, di quello che lo rende felice e il modo in cui lo guarda. Il modo in cui lo guarda lo fa sentire speciale e amato.
Prima che se ne possa rendere conto la giornata scolastica é finita.

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