Si sono evoluti.
La loro relazione è passata allo step successivo.
Louis sta con il corpo premuto contro il suo tutte le volte che può. E non c'è nel suo sguardo quell'insicurezza di sbagliare, quella paura nel fare, nel muoversi.
Stanno facendo i compiti di matematica. Hanno esercizi diversi, ma si aiutano a vicenda.
Louis è steso a pancia sotto sul letto, le gambe che dondolano avanti e indietro, avanti e indietro. Le ciglia sfiorano le guance ad ogni battito e Harry si sente così pieno d'amore.
Vuole stringersi contro il liscio e baciarlo in ogni punto raggiungibile, ma vuole anche farlo ridere, vederlo felice, vuole fargli il thè quando sta male e portarlo al cinema a vedere quel film tutte le volte che vuole.
Vuole accompagnarlo ovunque gli chieda, aiutarlo in quello che non riesce, essere anche la parte più insignificante della sua vita.
Cavolo, lo ama.
Lo ama così tanto.
"Sai" la voce di Louis lo risveglia dai suoi pensieri "fissarmi non ti aiuterà a risolvere quei radicali".
"Non ho voglia di farli".
Si alza dalla sedia su cui era seduto e si siede sul letto accanto alla sua testa.
Louis butta il libro in terra senza troppe cerimonie e si siede a cavalcioni delle sue gambe. "Cosa vuoi fare allora?".
"Stare con te" borbotta, il naso contro il suo collo profumato "semplicemente uno contro l'altro a tenerci al caldo".
"E cosa dirai a quello stronzo di matematica?".
"Che il ragazzo che amo era sul mio letto e io non potevo certamente stare a fare dei radicali".
Louis salta in piedi a quelle parole.
"Il chi che tu cosa?".
Il riccio ridacchia. "Il ragazzo che amo".
"Io?".
"Si" borbotta irritato Hary "Tu, ti amo".
"Mi ami?".
Le mani di Louis stanno tremando e sembra in ansia. Quindi Harry gli sorride.
"Ti amo".
"Anche io" dice, quasi come se fosse una cosa che stupisce anche lui.
"Lo speravo". Annuisce Harry alzandosi dal materasso ed andandogli incontro. "Quindi siamo d'accordo?".
"Sul fatto che ci amiamo?" domanda stupidamente Louis.
"Si".
Louis gli stringe le braccia attorno al collo con forza e lo bacia sulle labbra. "Ti amo!".
Harry ride. "E io amo te".
"Si, beh, okay, ora basta".
Ridacchiano e Louis ha le guance rossissime, ed è bellissimo e Harry non può fare a meno di stringergli una gancia con dolcezza prima di baciarlo.
Si amano.
Questo è quanto.
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It's me
FanficA volte l'anatomia del nostro corpo è sbagliata. Ci guardiamo allo specchio e non vediamo chi in realtà vorremmo vedere, chi ci aspestiamo di vedere. Questo è quello che succede a Louis, un diciasettenne londinese che, quando si guarda allo specch...