Capitolo 30 La battaglia è finita,abbiamo perso

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Angelica ritornò umana e,barcollando,riuscimmo a raggiungere gli altri. Appoggiai Angelica a terra,sull'erba soffice. Al contatto con la terra face un gemito. Marco ci raggiunse:-Cos'è successo?-

-Abbiamo trovato Alba e Miriam,se ne sono andate. Ha fatto del male ad Angelica.-sospirai,nel tentativo di trattenere le lacrime. Marco ritornò umano anche lui e prese in braccio mia sorella per poterla curare.

-Vado da sola a cercarle.-

-Ferma!-mi fermò Ricky con una mano,era corso da noi. Per colpa della frustrazione,non sono riuscita nemmeno a percepire la sua presenza. Tolsi la sua mano dal mio braccio,demoralizzata e arrabbiata. Non sono riuscita a salvare mia sorella,cosa credevo di fare? Chi credevo di essere?

-Sono una stupida!-borbottai sedendomi su un masso lì vicino con la testa fra le mani. Quando alzai gli occhi,vidi Angelica in braccio a Marco. Il suo corpo era pieno di lividi e graffi,il suo volto era sanguinante,la stava portando al sicuro per curarla. Vedendo lei che,con tutte le sue forze,aveva lottato fino alla fine per salvare tutti,decisi che era il momento di reagire. Mi alzai di scatto e scesi per vedere la situazione in campo. I membri rimasti stavano sgomberando il campo dai corpi inerti e li lanciarono in un falò che diventava sempre più grande.

-Quanti sono i sopravvissuti?-chiesi con tono fermo al primo spettro che incontrai

-Su duecentocinquanta,siamo rimasti in centocinquanta.-mi rispose

-E dell'esercito di Alba?-nella mia voce non c'era entusiasmo

-Li abbiamo uccisi quasi tutti.-con un segno del capo annuii e l'altro se ne andò;aveva capito che non stavo bene e che era meglio non fare domande. Mi guardai il corpo per vedere se avevo segni,avevo solo qualche graffio. Non mi preoccupai,le ferite si stavano rimarginando in fretta e avevo altre cose per la testa. Ad un tratto una mano mi prese per una spalla e mi voltò eravamo faccia a faccia

-Stai bene?-mi chiese preoccupato Lucas

-Sì...penso di sì...-la mia voce era distante

-Piantala di farti del male.-disse con tono duro. Scoppiai in lacrime. Lui mi abbracciò e mi disse sottovoce su un orecchio:-Andrà tutto bene. Marco e gli altri stanno setacciando la zona per cercarla. Il suo odore è qui vicino. Ora pensa a te e va a cacciare,sei sciupata.-con gli occhi gonfi di lacrime e la voce roca dissi:-Ti ho detto che sto bene. Non fare l'amico premuroso.-

-Bene...-e sciolse l'abbraccio:-Fa come vuoi.-e se ne andò. Rimasi lì ferma a pensare. "Lucas ha ragione. Devo nutrirmi,devo essere in forze." E così decisi di andare a caccia. Sentii urlare,un urlo di dolore:-Angelica...-mi precipitai per andarla a vedere. Era a casa,distesa sul letto;la stavano curando. Dopo qualche istante entrai in camera:-Ciao...-le dissi quasi sussurrando

-Ciao.-mi rispose. Mi sedetti accanto a lei e le presi una mano. Mi sorrise,ma era un sorriso sofferente.

-Come stai?-le chiesi quasi inconsciamente

-A parte qualche lesione interna ed esterna,non c'è male.-sorrisi:-Come procedono le ricerche?-mi chiese

-Non so...-sospirai e dopo una lunga pausa:-Li raggiungerò.-

-Che cosa stai aspettando? Va ad aiutare gli altri,hanno bisogno di te.-

-Ma tu...-

-Non sono da sola.-mi fermò. Ad un tratto qualcuno aprì la porta:-Jessica,muoviti. Forse abbiamo trovato qualcosa.-mi riferì Solimano

-Arrivo.-gli risposi,mi abbassai su Angelica e le schioccai un bacio sulla guancia:-Arriverò prima possibile,promesso.-

-Va e stacca la testa a quella befana anche da parte mia.-mi disse,mi alzai e uscii di casa.

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