Capitolo 33 Un incontro inaspettato

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-Quindi era tutta una finta?-chiese Ricky a Miriam

-Più o meno. Sono tornata alla normalità quando Jessica ha cominciato a dirmi tutte quelle cose e,probabilmente,nello stesso tempo si è attivato anche l'antivirus.-

-Dici che il sangue di Alba ha preso,per un attimo,il sopravvento sull'antivirus?-chiese Marco

-All'inizio non capivo perché l'antivirus non abbia funzionato subito.-disse Miriam ragionando

-Forse è poco potente su di te?-chiesi

-Dubiti forse del mio antivirus? Vorrei ricordarti che,se non fosse per quello,a quest'ora saremo tutti morti.-

-Angelica ha ragione. Forse è perché il sangue di Alba è puro.-disse Miriam

-Puro?! In che senso?-chiese Lucas. Così Miriam spiegò per filo e per segno quello che aveva fatto Alba con le sue sorelle. E poi continuò:-Penso che,se non fosse stato per l'antivirus,adesso sarei come lei. Non riesco davvero ad immedesimarmi.-disse tristemente

-E' proprio da lei fare una cosa di questo genere. Sarebbe stato preoccupante se avesse voluto bene alle sue sorelle.-dissi. Ci dirigemmo verso casa. Arrivati lì si respirava un'aria un po' tesa...

-Che succede? Tutto bene?-chiesi spontaneamente

-Non penso...-mi rispose Boris. Mi guardai attorno e notai che mancava qualcuno.

-Manca qualcuno...-dissi pensando ad alta voce,Angelica mi guardò e disse:-Manca il conte.-

-Dov'è?-chiese Lucas a Solimano. Boris e Solimano si guardarono e lo zar disse:-Penso che sia da qualche parte,nei dintorni. Provate a vedere dietro casa,è andato via da poco senza dire niente a nessuno. Non dev'essere andato molto lontano.-

-Cerchiamolo.-propose Ricky. Stavamo uscendo quando Miriam chiese a Solimano:-Perché l'ha fatto?-

-Non lo so. Forse si sentiva in colpa per qualcosa. Veniamo con voi.-

-Aspettateci. Veniamo anche noi. Siamo in pena per lui.-disse mamma. Così mamma,papà,Solimano e Boris ci raggiunsero e,tutti insieme,iniziammo le ricerche.

-E' qui.-disse la mamma. Ci dirigemmo lì da lui,era seduto su una piccola collinetta dietro casa.

-Che succede?-chiese papà

-Andatevene! E' colpa mia. Non ho saputo fermarla,né prima che uccidesse Nefertiti né per impedire che ti trasformasse.-disse guardando Miriam:-Mi dispiace tanto.-Miriam si sedette accanto a lui,gli mise una mano sulla spalla e con tono consolatorio disse:-Non ti devi preoccupare per me. Come vedi sono viva e vegeta...beh,più o meno...anche se sono in un'altra forma,ma sono qui.-e poi continuò guardando verso il basso:-Pensi che sia stato facile per me vedere Nefertiti morire davanti i miei occhi,sapendo che in ogni caso non avrei potuto fare niente?-sospirò e guardò Dracula:-Ti prometto che riusciremo a sconfiggerla. Anche per vendicare la morte di Nefertiti.- Dracula sorrise,era un sorriso amaro:-Vi ho detto una bugia,anzi una grossa bugia. Io non sono forte. Perché,se lo fossi stato,sarei riuscito ad evitare tante cose. Ci siamo preparati a lungo per avere cosa? Aver perso moralmente ed aver perso l'unica umana di casa?-

-Non è colpa tua. Certe cose non si possono prevedere.-disse Miriam. Ci fu una lunga pausa,lunga quasi un'eternità. Sentimmo un brusco rumore dietro di noi,ci voltammo e...

-Salve a tutti.-era la duchessa Ducommun

-Salve. Che spavento!-in quel momento stavamo pensando tutti al peggio

-Volevo,come prima cosa,scusarmi per non avervi aiutato in battaglia,ma volevo cercare una persona che potrà aiutarvi. L'ho trovata ed ora è qui. E' una mia cara amica e grazie a lei sono rimasta in contatto con voi,perciò so già tutto.-il suo sorriso si spense. Dietro di lei sbucò una ragazza di media statura,con i capelli lunghi e neri e con uno strano vestito nero gotico e in mano teneva una scopa di paglia.

-Lei è Morgana,una strega di Salem.-

-Salve a tutti.-salutò con un timido sorriso

-Dovremo attuare un nuovo piano,anche con il vostro aiuto.-disse Angelica

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