23. Famiglia

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Deimos raccontò a tutta la famiglia, riunita per cena, ciò che la dea Ate aveva architettato per rovinare la felicità che regnava sull'Olimpo.

Parlò anche del dolore sincero di Ade nell'apprendere ciò che gli aveva fatto e di come Iris e Cupido avevano sciolto il cuore della cupa dea della discordia.

" Me io essere contento che signorina Tate no essere più cattiva e me io contento anche che essere divintata bella signorina senza chippuccio in sua testa" cinguettò Cupido.

" Il piccoletto ha ragione " aggiunse Deimos " è davvero una bella ragazza, lo vedo anche io che non me ne intendo molto di donne...."

Iris scese velocemente dalla sua sedia e si parò davanti al fratello con le ali tutte arruffate.

" Me io essere donna e tu dovrebbi essere capace di vedere se signorina essere carina o no" borbottò offesa.

Deimos sorrise e disse dolcemente:

" Ma tu sei l'unica donna che guardo, dovresti saperlo e poi non c'è nessuna signorina bella come te"

Iris spalancò gli occhioni blu, sbattè velocemente le ali per la gioia e si arrampicò sulle gambe del fratello riempiendogli il viso di baci.

Cupido imbronciò leggermente le labbra, scese a sua volta dalla sedia e trotterellò davanti al suo gemello preferito.

" Tu, Fobos, guardare signorine?" chiese con un sorriso tutto fossette.

Il dio della paura ridacchiò e rispose:

" Assolutamente no. Io guardo solo Clario e poi il mio bambino preferito"

" Chi essere?" chiese Cupido, sbattendo le ali per la gioia in previsione della risposta che il fratello avrebbe dato.

" Tu" rispose Fobos, venendo subito travolto dal piccolo demone.

Saturno, dentro il suo box, guardava i fratelli con i grandi occhioni blu tristi e muoveva come un matto le braccia per farsi notare.

Louis sorrise quando lo vide, si alzò e lo prese in braccio.

" Non ti vedeva nessuno, piccolino?"

Saturno gorgogliò felice e, per la gioia, diede una testata al padre.

Il dio della guerra si lamentò del dolore, mentre il piccolo continuava a ridere come un matto.

" Saturno da grande diventerà una forza della natura, non ho mai visto un bambino così vivace" disse Fobos.

" Già, lo credo anche io...non oso pensare a cosa farà quando comincerà a camminare" aggiunse Harry.

Louis sorrise al bimbo che aveva in braccio e gli baciò una guancia, augurandosi che il suo ultimo figlio amasse la guerra e le armi proprio come lui.

La maledizione della dea ( Saga di Cupido libro 10)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora