27. Ate

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Quando Harry tornò a casa e trovò il marito ed il figlio ricoperti di crema di farro, scoppiò a ridere e andò avanti per buona parte del giorno, nonostante il broncio adorabile che spuntava sulle labbra del dio della guerra ogni volta che lo guardava.

Il giorno dopo, il riccio preparò nel giardino di casa una bellissima tavolata e la imbandì con ogni tipo di cibo e di prelibatezza.

Indossò una delle sue tuniche più belle e si sedette su una delle panchine ad attendere gli ospiti.

Louis uscì di casa poco dopo con in braccio Saturno ed andò a sedersi accanto al marito.

" Vuoi dare da mangiare tu al piccolo?" chiese Harry, prendendolo chiaramente in giro.

" E tu vuoi che non tocchi più il tuo bel corpicino per i prossimi cento anni?" rispose Louis, ghignando divertito.

Il riccio spalancò gli occhioni scandalizzato, ma, poi, si avvicinò al marito e lo baciò dolcemente.

" Possibile che non vi si possa lasciare soli cinque minuti che vi si trova sempre ad amoreggiare!" dissero in coro Fobos e Deimos.

Louis fulminò i gemelli con uno dei suoi proverbiali sguardi e i due tacquero, per evitare di ricevere qualche frecciatina.

Dal vialetto spuntarono Cupido ed Iris, per mano ad una bellissima donna.

" Papà di me io e fratelli di me io, lei essere signorina Tate, dea di discordia, ma ora non più discordia" cinguettò Cupido.

La divinità sorrise dolcemente e si presentò a tutti, chiedendo scusa per il suo comportamento.

Il piccolo Saturno spalancò gli occhioni estasiato di fronte alle lunghe trecce scure della dea, che ondeggiavano mentre parlava e tentò di afferrarle con le manine.

Harry osservò con la coda dell'occhio il bimbo, lo prese in braccio e lo avvicinò ad Ate.

La donna lo prese timidamente e Saturno si incantò ad osservare i suoi lucidi e lunghissimi capelli scuri e i suoi occhi neri come la notte più cupa.

Ate, ad un certo punto, ruotò la mano e in essa comparve una piccola stella luminosa.

Saturno cominciò a tremare per l'emozione e battè freneticamente le mani.

Cupido ed Iris trotterellarono subito a vedere e gridarono:

" Una istella in sua mano!"

La dea la fece osservare un po' ai piccoli e poi la lanciò in cielo dove tornò a brillare nel buio della notte.

Anche gli adulti ammirarono il bellissimo spettacolo e non si accorsero quasi degli altri ospiti che stavano arrivando.

Più tardi pubblicherò l'ultimo capitolo❤️

La maledizione della dea ( Saga di Cupido libro 10)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora