Stavo dormendo tranquilla quando al improvisso suonò la sveglia aprii gli occhi ancora addormentata , dovevo andare a scuola , aspettai 5 minuti prima di alzarmi e realizzare che le vacanze ormai erano finite , mi andai a preparare e poi senza salutare nessuno escii di casa per andare a scuola .
Arrivata lì mi alzai il cappuccio e sospirando iniziai a camminare nel cortile della scuola aspettando il suono della campana per entrare in quelle anguste classi sporche e banchi rotti , quando al improvviso vedo Sasha che camminava verso me , non mi andava di parlarle ,non mi andava di parlare con nessuno ero... troppo triste per parlare e far finti sorrisi dicendo che andasse bene anche se in realtà andava tutto male , ma lei mi salutò
" ciao janet come stai ? Sono felice di rivederti " mi guardava con un sorriso stampato sulle labbra, ma poi il suo sorriso svanì non appena vide che non gli rispondevo
" che hai oggi ? Perché non parli ?
per favore dimmelo che ti è successo ?" continuava a farmi domande sapendo che non gli avrei risposto la guardavo triste , per un attimo pensai ' vabbe potrei sorridergli almeno ' , ma non ci riusci ,poi senti il suono la campanella e io mene andai in classe sospirando.Alla fine di quelle lunghe e pallosissime lezioni mentre mi stavo avviando per andare a casa vidi di nuovo Sasha che si avvicinava a me " janet aspettami
Cosa ti è successo prima eri sempre allegra perche non parli più ?" io presi un sospiro e con sforzo gli dissi" lasciami stare non voglio parlare con nessuno " la mia voce era cosi strana sembrava soffocata ," dimmi almeno perche sei cosi ti prego " " mio padre non c'è più " " in che senso ? " " mio padre e morto in un incidente stradale Sasha ora che l'ho sai per favore non rivolgermi più la parola " e correndo mene andai nel lago che stava vicino casa mia ,adoravo quel posto mi ci portava sempre mio padre quando ero piccola per giocherellare o per fare dei pick nick , mi sedetti a terra appoggiata ad un albero presi un quaderno dal mio zaino e iniziai ad scrivere la canzone che mio padre mi cantava sempre quando ero piccola per farmi addormentare o quando ero triste , mi mancava troppo, quando finii di scriverla me ne ritornati a casa ,
quando entrai mi ritrovai mia madre che mi guardava con l'aria interrogativa " dove sei stata tutto questo tempo ? sei uscita da scuola almeno un oretta fa , va a sederti che è pronto "mi disse " non ho fame " " cosa ti è preso janet e da più di un mese che non parli più con me ne con nessuno che ti e successo ?" " mi manca papà , come fai a non capirlo " e iniziando a singhiozzare salii in camera mia , nessuno mi capiva mi chiedevo come mia madre riuscisse a far finta che non sia successo nulla come se la morte di papà fosse una cosa che succede ogni giorno ,
il primo giorno di scuola più brutto che mi potesse capitare nella mia vita . Rimasi tutto il pomeriggio chiusa nella mia camera senza mangiare a non fare nulla apparte i compiti e a pensare come fosse la mia vita se mio padre fosse ancora qui a canto a me , ogni 10 minuti veniva mia madre a bussare , nella speranza che io gli aprirsi la porta se non bastasse mi era venuta pure fame allora verso l'ora di cena scesi e mi andai a sedere
durante la cena non parlammo e quando finii mi alzai silenziosa e ritornai in camera e mi misi a dormire sapendo che domani mi dovevo rialzarmi presto per andare di nuovo a scuola .
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un sogno che diventa realtà
Kısa Hikayejanet una ragazza di 17 anni è una ragazza solare con un grande talento piena di gioia , ma in questo periodo della sua vita cambia non era più come prima non parlava più con nessuno , poi un giorno a scuola arriva un nuovo compagno di classe che ri...