La mattina uscì dall'appartamento e mi fermai davanti a quello di papà.
-Papà sentì io vado con Nick- lo avvisai e lui mi sorrise curioso
-e dove andate?- chiese divertito
-ha detto che mi porta a comprare un vestito- dissi un po' sorpresa e lui annui
-un vestito?- chiese sorpreso
-si, per il pranzo di chiusura- dissi, poi alzai gli occhi -lascia stare, è una cosa sua!- precisai
-okay- disse più tranquillamente di quanto pensassi
-okay- dissi -a dopo- aggiunsi uscendo.
Quando tornammo, papà uscì dalla porta e mi fermò
-allora?- chiese curioso
-cosa?- chiesi non capendo
-il vestito! Fa vedere!- chiese e tutti i bambini venero alla porta
-che vestito hai? Che vestito?- chiesero tutti insieme e sorrisi.
-Ehi- dissi sorridendo, mentre entravo nel nostro appartamento -senti i bambini e papà hanno insistito, perché mi vesta da loro. Vogliono vedermi per primi- dissi appoggiandomi allo schienale del divano, dove era seduto Nick. Mi sorrise divertito
-va bene- disse alzandosi -tanto sei tutta mia!- disse avvicinandosi.
Sorrisi scuotendo la testa, poi mi strinse e ci baciammo.
-Vai pure, ci vediamo dopo- disse allontanandosi subito, mentre io stavo cercando un altro bacio, ma lui non l'aveva notato.
Vedendo che non tornava indietro, presi i trucchi e le scarpe e andai a prepararmi.
Indossai il vestito, era bianco, senza maniche e con un buco sulla schiena a forma di cuore.
Mi truccai, pettinai e mi misi le scarpe.
-Siete pronti?- chiesi divertita
-si!- urlarono, così aprì la porta e uscì.
Feci una giravolta e li guardai
-allora?- chiesi.
Tutti mi guardarono sorpresi senza dire una parola e io risi felice.
-Sei stupenda- disse papà e tutti annuirono
-si, bellissima!- esclamarono
-Nick è proprio fortunato!- osservò Marco divertito e papà lo fulminò.
-Allora adesso, possiamo andare a mangiare!- osservò Alberto e papà annui
-si, dai andiamo- disse papà
-vado a chiamare Nick e ci...- dissi, ma papà mi fermò
-guarda che Nick è già partito!- disse e lo guardai confusa -mentre ti stavi vestendo, è passato e ha detto, che ci saremo visti là- disse e io annui, un po' confusa.
Non mi aveva detto niente prima.
All'inizio pensai che magari lo aveva chiamato un suo amico, ma subito dopo, mi assalì il dubbio che avesse ricevuto la risposta dall'Inghilterra. Cercai di non pensarci, anche perché Nick mi aveva fatto capire di non volermi lasciare, ma il mio inconscio non ne voleva sapere.
Cominciai ad agitarmi e intristirmi.
Qualcosa mi diceva che dopo essersene andato, non sarebbe più tornato, per me. Non importavano le dolci parole e le rassicurazioni che mi aveva detto, se sarebbe partito, tutto sarebbe finito.
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Tutta colpa di...
RomanceCami vive con suo padre in un piccolo paesino vicino a Ravenna. Fa la barista e ogni tanto aiuta suo padre a lavorare nei campi. Insieme a lui, allena una squadra di bambini, per un torneo di calcetto, che si svolge ogni fine estate. Nick è l'allen...