Appena papà parcheggiò la monovolume i bambini aprirono le portiere e uscirono felici e saltellando
-Piano, uscite con calma o vi farete male!- disse papà, gli sorrisi
-stai tranquillo papà, non si faranno male. Ricordi, prima di partire hanno detto che facevano attenzione!- dissi e i bambini mi guardarono
-si, non possiamo farci male, mister!- disse un bambino a papà
-perché quest'anno vinceremo noi!- urlò un altro
-siiii- gridarono gli altri entusiasti. Da due anni io e papà da due anni allenavamo una squadra di calcetto del nostro paese per giocare nel torneo della riviera. Il torneo si svolgeva circa due settimane prima che iniziasse la scuola. Le squadre erano dodici ed erano formate tutte da bambini dai 8 ai 11 anni. Tre squadre venivano dal nostro paese, quindi i bambini erano contati. L'anno scorso infatti dato che si era fatto male alla penultima partita eravamo stati costretti a ritiraci, perché non avevamo una riserva.
-Dai andiamo bambini, prima portiamo le cose nell'appartamento e ci sistemiamo e prima potremmo andare a divertirci!- disse papà
-mister dobbiamo anche iscriverci al torneo!- disse un bambino
-si, certo anche quello- rispose sorridendo. Dall'anno scorso avevamo deciso di affittare un appartamento, perché costava meno dell'albergo e i bambini erano più liberi.
Dopo esserci sistemati andammo al palazzetto dello sport ad iscriverci al torneo.
I bambini stavano facendo conoscenza con gli altri e io e papà ci eravamo messi in fila per iscriverci. Quelli davanti a noi avevano appena finito e toccava a noi. Si sentì il rumore di porte che si aprivano e il ragazzo seduto alla scrivania che prendeva le iscrizioni si alzò sorridendo
-ehi Nick!- disse all'altro ragazzo
Cazzo...che palle!. Papà mi mise una mano sulla spalla
-stai calma- mi disse. Finalmente il ragazzo tornò, ma con lui c'era Nick. Il ragazzo gli diede subito il modulo d'iscrizione
-grazie- disse Nick sorridendo, prese la penna e appoggiò al tavolo e stava per venirmi davanti, ma non avevo alcuna intenzione di spostarmi per fargli spazio e incrociai le braccia. Mio padre appoggiò le mani sulle mie spalle e mi spostò, lo fulminai e lui mi disse di lasciar correre.
-Ecco fatto!- disse Nick dando il modulo al ragazzo, poi si girò, sorrise...ovvio che lo fece, non faceva altro che sorridere in quel suo modo arrogante!.
-Oh scusate, se vi sono passato avanti- disse divertito
-non c'è problema- disse papà e lui sorrise
-scusa un corno! Testa di...- dissi, ma papà mi fermò
-Camille!- mi riprese e Nick rise
-potete fare anche a meno di iscrivervi, tanto quest'anno vinceremo noi!- esclamò
-ma non farmi ridere! hai detto la stessa cosa anche l'anno scorso, ma non avete vinto!- dissi io
-si, ma almeno noi eravamo in finale, voi invece...-
-senti tu...-
-Camille!- disse mio padre trascinandomi in parte -smettila, stai calma!-
-no, è lui che...-
-beh, allora ci vediamo sul campo!- disse mettendosi gli occhiali e andandosene
-lo hai visto, chi cazzo si crede di essere!- esclamai
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Tutta colpa di...
RomanceCami vive con suo padre in un piccolo paesino vicino a Ravenna. Fa la barista e ogni tanto aiuta suo padre a lavorare nei campi. Insieme a lui, allena una squadra di bambini, per un torneo di calcetto, che si svolge ogni fine estate. Nick è l'allen...