Capitolo 5

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in questi giorni d'assenza Billie ha cercato di contattarmi, chiamando a casa mia e a Sean. L'ultima volta che mi ha chiamato, gli ho detto che sarei tornata da lui entro pochi giorni. Ed oggi sono partita. Fare questi viaggi in aereo sono snervanti, ma se li devo fare li faccio. Non ci sono scuse. Stiamo atterrando proprio ora ad Oakland. Ho promesso di chiamare Billie appena atterrati, così può venire a prendermi con il resto dei ragazzi per scusarsi. In questo momento le scuse servono ben poco. Spero solo che la collana con dentro la Pozione Antilupo funzioni a dovere. Atterrati lo chiamo immediatamente, mentre mi dirigo verso lo scarico 'bagagli' per ritirare la mia piccola valigia.

"Martina? Oddio, quanto mi manchi! Dove sei? Siete atterrati?"

"si siamo atterrati Billie, sto andando ora a ritirare i mie bagagli-"

"perfetto, passo a prendere i ragazzi e arriviamo in meno di dieci minuti, okay? Ti amo, mi manchi."

detto questo attacca. Nonostante mi sia mancato da morire, ho ancora un po' paura di lui.

Una volta ritirato il bagaglio esco dall'aeroporto. La prima cosa che vedo è la macchina dei ragazzi e Billie che viene verso di me. Il ragazzo mi getta le braccia al collo, abbracciandomi fortissimo. Ricambio, per poi sentirlo gemere. Mi stacco da lui e vedo dei piccoli segni rossi nelle zone dove probabilmente la collana gli ha toccato la pelle.

"Martina...quella collana è di...argento?"

annuisco, tenendo lo sguardo basso.

"perché?"

"Billie, mi hai aggredito due volte, tu e anche i ragazzi. Non posso rischiare di perdere la vita di nuovo, proprio ora che mi ci sono affezionata."

"è stato un incidente okay? Non volevo farti del male!"

adesso ha iniziato a gridare e alcune persone si sono girate per guardarci.

"ti prego, abbassa la voce-"

"no che non l'abbasso! Hai paura di me? Dimmelo! Solo perché...sono un lupo mannaro?"

le ultime parole le dice a bassa voce.

"vuoi sapere la verità? Si. Mi hai attaccato due volte, facendomi male seriamente. Io ti amo ancora, ma non ho intenzione, come ho detto prima, di perdere la vita. Se non mi volevi potermi dirtelo prima. Sarei rimasta con i miei amici in Inghilterra."

ho le lacrime agli occhi. Prendo la valigia, dirigendomi verso la macchina. Ma qualcuno mi afferra il braccio saldamente, facendomi voltare verso di lui. Gli occhi che variano il colore da verdi a rossi, i canini in mostra, il ringhio poco udibile.

"non puoi scappare. Te lo dice il tuo Alfa. Sei mia, solo mia."

mi libero dalla sua presa, mostrandogli la bacchetta e accennando alla collana. Arretra di un passo, tornando normale.

"io non sono tua. Prima lo ero, ma ora mi hai completamente perso. Non mi hai marchiato, quindi sono ancora libera. Hai usato un termine che solo i maghi più spregevoli utilizzano contro i maghi figli di babbani, cioè mezzosangue. Quando cambierai in meglio ne riparleremo, per il resto me ne vado."

Ma sento i suoi artigli conficcarsi nella carne della mia spalla, facendomi gemere. Tiro fuori la bacchetta del tutto e gliela punto sotto il mento, cercando di non farla vedere e liberandomi dalla sua presa.

"prova a farmi di nuovo del male e non mi pentirò di farti morire in questo istante."

ed è incredibile come dall'amore riesca a sfociare l'antipatia più pura. Mi ringhia contro, occhi rossi più vividi che mai, per poi liberarsi dalla punta della bacchetta. Prende la mia valigia e la carica in macchina. Entro nel retro e vengo salutata dai ragazzi. Con me nei sedili posteriori ci sono Tré e Mike, davanti c'è Jason.

Living With Green Day 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora