Capitolo 12

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Mi sveglio nel letto con accanto Billie che dorme ancora, per fortuna non sta russando. Continuo a guardarlo, mi soffermo sulla pelle del viso, le palpebre calate che celano i magnifici occhi verdi, le sue labbra carnose e rosee che amo baciare, i suoi capelli neri spettinati e batuffolosi. Mi stiracchio nel letto, stando attenta alla pancia. Eh sì, siamo quasi alla fine della gravidanza. È una femmina, abbiamo deciso di chiamarla Pepper. Mi stiracchio, per poi girami dall'altra parte facendomi illuminare il viso dalla luce della mattina. Sento delle braccia forti avvolgermi da dietro, per poi sentire una faccia sprofondare nei miei capelli.

"Buongiorno streghetta."

"Buongiorno Boo."

Mi volto verso di lui, puntando le mie iridi nelle sue. Le sue mani vanno a posarsi sul mio pancione, risvegliando la bestiaccia all'interno di me, la quale da un calcetto alla mano di Billie.

"A quanto pare non siamo gli unici svegli qui."

"Eh già."

Gli do un bacio sul naso per poi alzarmi e stiracchiami. Sento Billie mugugnare qualcosa. Mi volto verso di lui per vederlo con la testa nel suo cuscino in una posizione strana.

"Boo oggi dobbiamo vedere i ragazzi per discutere di quella cosa, alzati."
"Noo..."
Si gira dalla parte opposta, mugugnando ancora. Mi metto in ginocchio accanto a lui, scuotendolo piano.

"Boo..."
"Noo..."
Mi siedo sulla sua schiena.

"Alzati o ti faccio il solletico."

"Noo..."
Mi volto verso di lui e gli metto le mani nell'incavo tra la spalla e il collo, uno dei suoi punti più sensibili. inizia a ridere come un matto, agitandosi e chiedendomi pietà, che non gli viene concessa. Ad un certo punto i suoi occhi diventano rossi e gli spuntano i canini. Smetto, facendolo respirare. I giochi si capovolgono, ora io mi trovo sotto di lui, i suoi occhi pieni di...lussuria?
"Mi hai fatto venire voglia di farti mia."

Mi bacia con passione il collo, facendomi sfuggire un minuscolo gemito.
"Billie, no...non ora..."

"È perché no?"

"Sono incinta, stiamo aspettando i ragazzi e abbiamo bisogno entrambi di una doccia."

Si stacca, buttandosi accanto a me.

"E va bene..."

Ci alziamo e andiamo a farci una doccia insieme, SENZA fare cose. Appena usciti ci asciughiamo.

"Billie hai visto il mio reggiseno? È adesso che guardo meglio anche i miei slip?"
Mi volto verso di lui, il quale mi guarda colpevole con un'espressione di pura demenza. È solo ora noto che ha indosso le mie mutande e il mio reggiseno.
"No. Non li ho visti."

Dice avvicinandosi alla porta.

"Armstrong, porta qui il tuo culo e dammi il mio intimo."
Apre la porta ed esce di corsa. Non posso seguirlo in queste condizioni. Sbuffo infilandosi i suoi boxer e una maglietta. Esco ed inizio a rincorrerlo. Il cretino ha deciso di mettersi il mio reggiseno in testa e una coperta legata sulle spalle, imitando un supereroe. Suona il campanello e Billie corre verso la porta per aprirla. No, non lo farai Armstrong.
"Buongiorno residenza Armstrong cosa vole-aah!"

Nel mentre che stava parlando davanti alla porta gli sono saltata addosso buttandolo a terra.

"Ti ho preso bastardo! Dammi le mie cose!"

"Billie, Martina, siete impazziti o cosa?"

Domanda Jason. Ci giriamo a guardarli, solo per notare Tré senza maglietta, il quale se l'è messa in testa.

"Che c'è? Stavate giocando e quindi ho deciso di unirmi."

Ci guardiamo tutti, per poi scoppiare a ridere. Ci alziamo e andiamo a sederci sul divano, dopo che Tré si è rimesso la maglietta è io e Billie ci siamo rivestiti in bagno. Ci mettiamo a discutere riguardo la proposta del signor Cain.

"Non dovremmo accettare, vi ricordo che è stato lui a rinchiuderci in quella casa."

"Però abbiamo incontrato Martina. È questa cosa è stata una delle migliori."
Dice difendendomi Billie. Appoggio sul suo ginocchio una mano. Gli altri continuano a discutere, quando improvvisamente mi sento bagnata, come se mi fossi fatta pipì addosso. Ed esattamente in quel momento capisco cosa sta succedendo.

"R-ragazzi...mi si sono rotte le acque..."

Mi alzo dal divano, con i pantaloni bagnati. Mi volto verso il divano è il telo che usavamo per coprirlo per via dei peli degli animali e lo vedo bagnato. Perfetto. Billie mi guarda con occhi stralunati, immagino anche gli altri.

"Billie, alzati. Dobbiamo buttare il telo in lavatrice."

"C-come f-fai ad essere c-così calma?! Stai per fare alla luce la nostra bambina!"
Do a Billie un bacio sulla guancia per farlo calmare. Mi volto verso i ragazzi, i quali, come immaginavo, mi guardano stralunati.

"Per favore portatelo in cucina e fategli bere una camomilla o qualcosa, io vado a lavare il copri divano e a cambiarmi. Poi andiamo in ospedale, ok?"
Annuiscono, prendendo Billie per le braccia e trascinandolo in cucina. Tolgo il copri divano e per fortuna il divano non si è bagnato. Lo metto a lavare e vado a cambiarmi dopo essermi lavata per bene. Pantaloni della tuta e una maglietta a mezze maniche di Billie. Andiamo tutti in ospedale e dopo circa due ore inizio ad avere le prime contrazioni. Billie, nonostante sia in silenzio stampa dall'agitazione decide di venire con me in sala parto e all'incirca una mezz'ora dopo partorisco la mia bambina.

"Complimenti signorina Armstrong, è una bellissima femminuccia di 2,5 chili, capelli rossi e occhi verdi! Il padre vuole tagliare il cordone ombelicale?"
"Cazzo si!"

Sfinita, alzo lo sguardo per vedere Billie tagliare il cordone ombelicale e subito dopo nostra figlia viene portata per essere pulita un pochino, mentre il cantante si avvicina a me, sorridendo, tremando e con le lacrime agli occhi.
"Billie...nostra figlia..."

"È bellissima. Ha la tua bellezza e i miei occhi, i capelli mi sembrano fuori posto ma sono fantastici lo stesso. Ti amo."

"Ti amo anche io."

Si sporge verso di me e dopo avermi spostato i capelli sudati dalla fronte mi lascia un bacio delicato su di essa. Lo prendo per il collo del maglione e porto le sue labbra sulle mie. Appena ci stacchiamo, ci salutiamo mentre Pepper va con Billie dal pediatra.

"Buongiorno signorina Armstrong, come sta? Ha fatto proprio una bella figlioletta. Ora le chiedo di fare un'ultima spinta per espellere la placenta."

Faccio una spinta ed espello la placenta. Mi puliscono e mi dicono che non ho bisogno di mettere i punti. Per forza, la ferita mi si è di sicuro rimarginata per il fatto che sono un lupo mannaro! Dopo qualche minuto Billie ritorna con la piccola Pepper. La prendo immediatamente in braccio e inizio ad allattarla per poi farla staccare prima di entrare in stanza. Torniamo in camera e veniamo accolti da Tré, Mike e Jason.
"Oddio quanto è carina! Gli occhi sono tutti del padre e la bellezza della madre!"
Dice Tré avvicinandosi e guardando Pepper, per poi accarezzare il visino, facendo ridacchiare la piccolina. Anche gli altri due la guardano a le sorridono. Mi volto verso Billie, il quale tiene i pugni stretti mentre emette un flebile ringhio, i canini e gli occhi rossi in mostra.

"Boo, calmati, non le stanno facendo del male. Vieni qui."

Gli dico. Mi guarda, ritornando normale. Si avvicina a gli porto la bambina, facendogliela tenere in braccio.

"Ciao Pepper...s-sono io, papà..."

La bambina ridacchia, alzando le minuscole braccia verso il suo papà. Quest'ultimo inizia a dondolare, canticchiandole Good Riddance. È non posso non sorridere ad una scena così dolce. Pepper si addormenta tra le braccia di suo padre, il quale mi riporta la bambina. È anche io, dopo una giornata così stressante, mi godo un po' di riposo.

Heilà personcine! Si, lo so, sono ancora in ritardo...ma almeno il capitolozzo c'è! Per quelli interessati, Domenica non so se uscirà un nuovo pezzo della storia, perché vado al Milan Games Week ^^. Qualcuno che sarà presente? Se volete venire a farmi un salutino, avrò le stampelle e probabilmente indosserò degli skinny rossi.

Woof!

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