WITH ME. ✰ || 10

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Quando l'Audi di Gerard si fermò nel parcheggio di fronte alla spiaggia, poco lontano dal centro di Barcellona, la prima cosa che Emma vide fu il mare. Lo stesso mare di quella sera, solo che illuminato da un pallido sole che annunciava quasi la primavera.

Il freddo del pomeriggio inoltrato le entrò nei polmoni facendola respirare aria fredda per un momento, appena scesa dall'auto.

Fece il giro raggiungendo Gerard di fronte all'ingresso della spiaggia desolata. Poco distante da loro, il famoso "molo".

"E ora che siamo qui?" domandò impaziente la ragazza, con le mani nelle tasche del giubbotto. Il vento le mosse i lunghi capelli color caramello che con il sole assumevano dei riflessi quasi biondi.

Guardò per un momento gli occhi di Gerard vicino a lei, era quasi serio, guardava il mare anche lui, nella stessa direzione della ragazza, i suoi occhi azzurri erano quasi del colore dell'acqua lì infondo.

"Perché sei così impaziente..?" sorrise lui di risposta.

La ragazza sospirò cominciando a muoversi, sentendo sotto di sé la sabbia morbida e fredda.

Raggiunse quasi la riva del mare e riprese a camminare al fianco del ragazzo, guardando per terra.

"Mi hai portato qui senza dirmi nulla.."

"Io non volevo nemmeno dirti dove! E invece lo hai saputo perciò niente domande del genere! Hai saputo anche troppo.."

"Portarmi al molo era una sorpresa?" chiese, perplessa.

"No ma...volevo un posto abbastanza silenzioso per riuscire a parlare veramente con te."

"A proposito di cosa?" sospirò Emma che non aveva la forza di rimettersi a litigare per ciò che era successo.

"A proposito di ciò che ci sta succedendo. Sabato scorso volevi uccidermi nel bagno...non ho avuto modo di.."

"Hai avuto modo di dire quello che volevi dirmi, e vuoi la verità? Hai colpito nel segno."

Gerard fece una faccia soddisfatta. "...Tuttavia non era tutto."

"Cosa altro c'è da dire?" disse ad un certo punto Emma fermandosi di fronte a lui, arrestando la passeggiata.

Gerard la guardò negli occhi. "Per esempio perché tu mi eviti come se ti fossi..pentita?" azzardò, sentendo il cuore stringersi nel petto.

Emma si spostò una ciocca di capelli dal viso, prendendo fiato e coraggio.

"Non lo so. Ma...sento che devo fare così. Che...non è la cosa giusta approfondire questa cosa."

"E perché? Cos'è che te lo impedisce?" chiese Gerard visibilmente agitato.

Emma incrociò di nuovo i suoi occhi azzurri che in quel momento le infondevano tranquillità e nient'altro.

"Me stessa. Le situazioni che si potrebbero creare...le conseguenze...è tutto così...strano e...dal giorno alla notte tu ti rendi conto di essere interessato a me...non ha senso!"

"Sì che lo ha. Tutto accade per un motivo, lo sai.."

"Io penso che ognuno sia responsabile di ciò che accada. E che non ci sia un motivo dietro ogni scelta, ma solo una...decisione piuttosto che un'altra."

"Quindi quando mi hai baciato, hai preso una decisione no?"

Emma ci pensò un momento - il discorso diventava pericoloso perché avrebbe finito per dargli ragione.

"Gerard, la verità è che io non sono pronta a...buttarmi in questa cosa."

"Nessuno ti chiede di farlo."

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