WITH ME. ✰ || 5

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"Allora, com'è andata con la ragazza?? Lasciare l'allenamento è servito a qualcosa?" in diretta via webcam dall'Inghilterra, Gerard si era messo in contatto con Cesc, il suo migliore amico, l'unico forse che quella sera avrebbe potuto trovare una soluzione ai suoi problemi.

Erano passati due giorni da quando Gerard aveva fatto i conti con Emma e il suo carattere da tigre in cattività, e da quel momento non era riuscito a pensare ad altro. Era come se, all'improvviso, si fosse accorto di lei, di una cosa che c'era sempre stata ma che non aveva mai suscitato un interesse particolare fino a quel momento. Voleva davvero conoscerla, voleva cercare di capire perché lei fosse così strana in sua presenza, come se le desse fastidio averlo tra i piedi nonostante i due non si fossero mai conosciuti. Tutte quelle domande cercavano una risposta adatta che tardava ad arrivare a Gerard non restava che confidarsi con il suo "fratellino" e sperare che lui provasse a interpretare cosa stava succedendo.

"Un disastro." rispose all'amico, curioso di sapere come fosse andata.

"Wow, Gerard Piqué che sbaglia un tiro in porta...quando mai??" rise Cesc divertito sullo schermo del suo computer.

Gerard sospirò, serio. "Non è divertente caro!"

"Sì che lo è!" lo provocò lui "Infondo quando eravamo più piccoli eri sempre tu quello che le conquistava tutte...ora se permetti, mi vendico!" rise il capitano dell'Arsenal.

L'amico lo guardò storto attraverso il computer e scrollò le spalle. "Guarda che io non devo conquistare proprio nessuno."

"A me sembra di sì. Hai lasciato l'allenamento per andare a pranzo con una che non hai mai considerato prima d'ora...a me sembra che tu stia cercando di entrare nelle sue grazie..no?"

"Io non lo so perché ma....quando sabato l'ho rivista credo di essermi resa conto di lei come...ragazza, capisci?"

"Appunto. E ti piace."

"No! Non mi piace, credimi ha un caratteraccio...lei è troppo diversa da me, non potrei mai nemmeno lontanamente pensare a lei nel modo che intendi tu."

Cesc fece un momento mente locale e si morse un labbro. "Secondo me invece ti sta lentamente cominciando a piacere...è per questo che non smetti di pensarci. Mi hai addirittura chiamato in Inghilterra per sapere cosa ne penso...!"

"Ti ho chiamato perché....non so con chi parlare..."

"Oh, povero cucciolo!" lo prese in giro l'amico.

Gerard rimase serio a fissare lo schermo. "Quello che non capisco è perché lei mi tratti così male. Dev'esserci qualcosa che mi sfugge..come se lei sapesse qualcosa che io non so..."

"Che intendi?"

"Mi tratta come se gli dessi fastidio, noi però non ci siamo mai conosciuti né parlati al di là di un saluto...."

"Beh lei è amica di Marc, domanda a lui se c'è qualcosa.."

"..E se lei invece mi conoscesse? Ed io ancora no?" fece ad un certo punto.

Cesc corrugò la fronte. "Che stai dicendo?? Hai bevuto più del solito??"

"No, intendo dire...se lei in tutti questi anni mi avesse conosciuto, osservato, ed io invece nemmeno mi sono accorto di lei?"

"Secondo te gli piaci? E' questo che intendi?"

"Secondo me c'è ancora qualcosa che devo sapere sul suo conto. E lo scoprirò."

"Geri....stai attento a giocare all'Ispettore...magari sono solo tue paranoie e lei ti odia davvero!"

"Non mi odia...secondo me un po' gli interesso." fece, gongolante.

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