WITH ME. ✰ || 16

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"Ahhhhhhhhhhh! Lo sapevo! Lo sapevo! Lo sapevo! Lo sapevo!!"

Emma sobbalzò sul letto, svegliandosi di soprassalto, quando la voce squillante e a mille decibel di Anahì la travolse.

L'amica iniziò a scuoterla, saltando sul letto, entusiasta, urlante.

Emma tirò a sé le coperte, quasi spaventata, guardandola col fiato corto per la paura.

"MA SEI IMPAZZITA?!?" esclamò "Vuoi farmi impazzire?!"

"No cara, TU sei impazzita! Non mi hai detto nulla! Perché non mi hai detto nulla!?!"

"Ma di cosa stai parlando?!" domandò Emma provando a rimettersi a dormire.

Anahì le saltò sopra, continuando a torturarla di domande.

"Lo sai benissimo! Tu ti fidanzi ed io non so nulla!?"

"Mi fidanzo?! Anahì devi bere di meno alla mattina..te l'ho sempre detto!"

"Scusa vuoi dirmi che il ragazzo con cui ieri ti ho vista tornare a casa non è il tuo fidanzato?!" azzardò sorridente.

Emma sospirò voltandosi a guardarla. "Cosa vuoi sapere di preciso?" chiese esausta.

"Come ti ha convinto? Deve aver fatto una cosa spettacolare se ti ha convinto.."

"Niente di più semplice." sorrise Emma. "Mi ha solo detto finalmente cosa pensa."

"E deduco che non sia...."

"Mi ha detto che mi ama, contenta?" confessò. Nel dirlo, per la prima volta, sentì il cuore batterle più forte. Sorrise - amava quella nuova sensazione. In realtà, dalla sera precedente, amava ogni cosa. Ogni singolo istante, ogni singolo respiro di qualsiasi cosa. Anche gli oggetti. Tutto. Non si era mai sentita così: era la sensazione migliore che avesse mai potuto provare.

"Oooooh! Ma com'è dolce!!" fece Anahì commossa stringendosi ad un peluche sul letto di Emma.

Emma sospirò voltando la testa sul cuscino. "Ora posso dormire?"

"Eh no! Non credere di scampare alle mie domande! Su, come vi siete visti, trovati, che ti ha detto, come te l'ha detto e tu cosa hai fatto?"

"Posso rispondere tra qualche ora?" domandò sbuffando.

"No. Ora."

"Anahì ti prego, tra qualche ora prometto che ti rifaccio anche tutti i dialoghi a memoria, però adesso lasciami dormire.."

Anahì sospirò. "..Ok, allora dormi." fece alzandosi dal letto, arresa. "Io torno in salotto a chiacchierare col tuo ragazzo, magari lui mi racconta com'è andata..." la provocò sorridendo.

In quel momento Emma scattò in piedi sgranando gli occhi.

"Scusami?!" domandò perplessa credendo di aver capito male.

Anahì si mise a ridere correndo in salotto. Emma sospirò, si alzò e senza nemmeno guardarsi allo specchio camminò rapida verso la stessa direzione.

Quando arrivò al salotto, trovò Gerard seduto comodamente sul divano che guardava la televisione.

Emma sgranò gli occhi, perplessa.

"Che ci fai qui?" mormorò, ancora assonnata.

Gerard le sorrise alzando gli occhi verso di lei. Si alzò avvicinandosi. "Però, direi che la mattina sei molto trattabile.."

"Anahì mi ha svegliato urlando, e io odio essere svegliata urlando. Odio essere svegliata. Punto."

"Come mai ti ha svegliato urlando?" domandò guardandola.

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