Mick: "Ehi... che ne dici di andare? Ti prometto che torneremo qui nei prossimi giorni"
Io: "Va bene... Anche perché ho un po' di fame e perché so che tieni all'allenamento"
Mick: "Grazie"
Io: "E di cosa mi devi ringraziare? Di non impedirti di fare ciò che vuoi e che desideri? È impossibile impedirlo a chiunque e non lo voglio neanche fare"
Prende la mia mano e ci incamminiamo verso il ristorante.
Io: "Mick... posso chiederti una cosa?"
Mick: "Certo che puoi farlo, non devi neanche chiedere il permesso"
Io: "Finita la vacanza, come faremo?"
Mick: "Vivendo giorno dopo giorno, sono sicuro che ce la faremo, comunque sono in un team italiano e partecipo alla Formula 4 Italiana, in qualche modo ce la faremo... adesso non preoccuparti di questo"
Io: "Sicuro?"
Mick: "Più che sicuro" dice, sciogliendo le nostre mani e cingendo la mia vita.
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Aveva ragione riguardo al ristorante. È decisamente più semplice rispetto a quello di ieri, anche se è davvero molto carino.
Fuori ha dei tavolini da picnic, però fa un po' freddo per mangiare all'esterno. Ha delle grandi finestre da cui si vede l'interno, che è fatto interamente di legno.
Mick: "Vuoi mangiare all'esterno?"
Io: "Ma sei impazzito! O vuoi essere congelato? Fa freddo per mangiare fuori!"
Mick: "Calma, calma, stavo scherzando!"
Io: "Meno male, altrimenti ti eri già congelato il cervello!"
Mick: "Non sono così scemo da voler davvero mangiare fuori con la temperatura che c'è"
Io: "Ah si?" dico ridendo.
Mick: "Con questo 'Ah si?' cosa vorresti insinuare?"
Io: "Bah... non so... prova ad indovinare... - sono già piegata in due dal ridere - se ci riesci"
Mick: "Anche se hai sussurrato l'ultima parte ti ho sentito! Inizia a scappare"
Inizio a correre verso la strada da cui siamo arrivati. Dopo giro e mi nascondo dietro un albero, faccio una palla con la neve e continuo a muovermi dietro agli alberi, sperando che non mi veda.
Mick: "Guarda che so che sei dietro agli alberi!"
Appena guarda dalla parte opposta rispetto a dove mi trovo, gli lancio la palla di neve e scoppio ancora a ridere.
Mick: "Come hai osato fare ciò! Adesso ti prendo davvero! Vieni qui"
Io: "Tanto non mi prendi" dico facendogli la linguaccia.
Mick: "Ah si?"
Inizio a correre, però non scherzava sul fatto che mi avrebbe preso, non riesco a tenerlo dietro a distanza di sicurezza.
Sento delle braccia stringermi.
Mick: "Presa! Ce l'ho fatta!"
Mi giro e lo abbraccio.
Mick: "Non ti farò mai scappare via" dice, prima di darmi un bacio e appoggiare la sua fronte sulla mia.
Io: "Adesso ci conviene andare a mangiare"
Mick: "Mi hai letto nel pensiero"
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Siamo quasi arrivati a Ovaverva, la palestra con piscina.
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Number 29 || Mick Schumacher
FanfictionEleonora Vitali è una normale ragazza che frequenta il liceo scientifico. Lei, però, è diversa rispetto alle solite ragazze, sicuramente le sue passioni che, di solito, le persone le associano ai ragazzi: ai trucchi preferisce i motori, ai bei vesti...