17. Test e Monza

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29/04/2017

Sono un sacco in ansia per questa mattina. È arrivato il momento di fare il test d'ammissione ad ingegneria. Mio papà mi sta accompagnando in macchina all'edificio in cui si terrà il test per assicurarsi che io sia lì in tempo. Ha paura che io mi perda, di solito ho un buon senso dell'orientamento, ma sono troppo agitata per pensare anche alla strada: 9 fermate in pullman, 6 in metro, 2 in treno.

«Vado a fare la spesa, poi mi rimetto in questa zona, poi ti porto io all'autodromo, adesso stai calma Lele, andrai bene»

«Lo spero, a dopo papo»

Scendo dalla macchina e osservo l'edificio, poi noto che ci sono già alcuni ragazzi e stanno ripassando. Avevo pensato anch'io di portare i miei riassunti, ma sapevo già che non ce l'avrei mai fatta a ripassare qua. Mi stanno mettendo una leggere ansia, tutti li concentrati a leggere.

Spero che la mia compagna e amica che deve fare anche lei il test sia qua presto, ho bisogno di compagnia, per non pensarci troppo.

Saprò subito il risultato. Essendo a computer, dopo l'ultimo invio, mi uscirà se sono passata o no. Da una parte mi piace che esca subito, ma sarà difficile premere quel tasto.

Vedo la mia amica in lontananza, mi sbraccio per farmi vedere dal momento che in questi minuti sono arrivati moltissimi ragazzi.

«Sara! Eccoti finalmente!»

«Il treno ha fatto un leggero ritardo e poi stavo sbagliando strada, zero senso dell'orientamento, mi sono messa a seguire dei ragazzi che stavano parlando del test, così eccomi qua... ma tutti che ripassano... che ansia»

«Penso la stessa cosa, mi stanno facendo preoccupare ancora di più, ieri pomeriggio sono stata un sacco al telefono con Andrea che cercava di tranquillizzarmi e ieri sera, dopo esser tornato in hotel, ci ha provato Mick, un pochino ha funzionato, ma non del tutto»

«Ha qualche gara?»

«Sì, è qua a Monza, infatti subito dopo mio papà mi porta al'autodromo e anche Andrea c'è, deve conoscerlo, vuoi venire anche te? Non credo sia un problema un pass in più»

«Oggi non riesco, ma magari domani sì, nel pomeriggio ti faccio sapere, quanto manca all'inizio del test?»

«Venti minuti, guarda stanno aprendo le porte»

Ci dirigiamo alle nostre rispettive aule.

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Confermo: premere l'ultimo invio è stata la cosa più difficile che io abbia mai fatto. Sono passata. Non so ancora con quanto, ma lo scoprirò tra non molto. Come promesso, mio papà era lì, praticamente nello stesso punto di prima, ad aspettarmi. Salgo contenta, sia per aver passato il test sia per il fatto che adesso vado a vedere Mick, sulla macchina.

«Papo, sono passata»

«Cosa ti avevamo detto tutti? Mai una volta che ci ascolti... hai il pass, vero?»

«Sì sì, è qua nello zaino»

«Perfetto, andiamo»

Trascorro l'intera strada a guardare fuori dal finestrino riflettendo. Andrea mi ha scritto poco fa per dirmi che era quasi arrivato all'autodromo e che mi aspettava davanti all'ingresso.

Finalmente quei due si incontrano.

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Il risultato del test non è un mega votone, ma l'importante è che l'abbia passato. Appena siamo entrati nell'autodromo, Mick era impegnato con le qualifiche per la seconda gara di domani, ma ormai conosco bene i vari ambienti quindi ho salutato i ragazzi del team e mi sono comportata come se lui fosse lì con me. Andrea mi è sempre sembrato a suo agio, fa amicizia in un nanosecondo quel ragazzo. Durante la pausa pranzo gli ho fatto conoscere Mick e che dire... hanno legato subito, sembravano amici di vecchia data e, oltre a complottare contro di me, il mio migliore amico, ovviamente, gli ha raccontato un bel po' di figure di merda che ho fatto in questi anni. Giuro che volevo ucciderlo. Hanno praticamente passato il tempo a ridere. Poi Mick doveva tornare al lavoro per la gara che si è svolta nel pomeriggio: è andata abbastanza bene, sesto. Lui avrebbe voluto di più, ma era comunque abbastanza soddisfatto. Dopo la gara abbiamo parlato pochi minuti poi doveva sistemare due cose con il suo team, però mi ha promesso una cena domani per festeggiare il superamento del test. Domani verrà con me in autodromo la mia amica Sara, oggi ho chiesto a Mick se andava bene e ha detto che andava bene. Adesso mi conviene andare a dormire che si sta facendo tardi.

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La prima gara di oggi è andata molto bene: Mick deve salire tra non molto sul podio. Appena gli danno il premio del terzo classificato, lo alza e mi indica. Mi sento tutte le telecamere addosso in questo preciso istante. Mi sa che sto diventando rossa, non mi piace granché essere così al centro dell'attenzione. Vedo Mick che sta ridendo e scuotendo la testa. Mandano l'inno del vincitore e poi è il momento di festa.

Passiamo la pausa pranzo a chiacchierare tutti insieme, poi Mick e gli altri vanno a prepararsi per l'ultima gara che si terrà tra poche ore.

Io e Sara andiamo a farci una passeggiata, ne sentivamo il bisogno e intanto lei mi chiede un po' riguardo me, Mick e la Formula 3.

Torniamo appena in tempo per la partenza della gara.

Durante la gara parliamo un po' con la PR del team. È davvero molto simpatica, in precedenza mi era capitato raramente di parlare così con lei, c'erano solo semplici scambi di parole.

Mick conclude la gara sesto, mentre il suo compagno di squadra Callum Ilott vince la gara. Partecipiamo ai festeggiamenti del team, ma andiamo via abbastanza in fretta: dobbiamo andare alla cena che Mick mi aveva promesso.

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«A te che hai passato il test per il Politecnico, mein Schatz»

«E a te che sei andato a podio questo fine settimana»

«Mi ha fatto piacere conoscere Andrea e quella tua amica»

«Finalmente hai conosciuto Andrea, non si riusciva mai ad organizzare qualcosa, anche se devo dire che sembravate vecchi amici»

«Ci siamo trovati subito bene, poi mi ha raccontato altre storie interessanti su di te devo dire, con anche foto che documentavano l'accaduto»

«E quando è successo ciò?»

Mi indica il telefono.

«Che foto ti ha mandato? Anzi no, meglio non saperlo, me la vedrò direttamente con lui domani»

«Quando sarà la prossima volta che vieni a vedermi?»

«Non ne ho idea, mi sa che per riuscire ad esserci ad un weekend di gara dovremo aspettare un po'»

«Però un weekend da me si può fare?»

«Quello certo, è più semplice»

«Dai andiamo a casa, altrimenti domani sei troppo stanca»

Spazio Autrice💕

Non ho aggiornato prima perché stavo studiando. Sta diventando leggermente impegnativo stare dietro a tutto. Dal martedì al venerdì sono tutto tutto il giorno in università, poi quando torno a casa la maggior parte delle volte neanche mangio e vado subito a dormire. Durante il weekend studio le lezioni della settimana e ogni tanto cerco di avere una vita sociale.

Devo scrivere ogni capitolo settimana per settimana adesso ed essendo così piena ho paura di scrivere di fretta o male, dal momento che lo studio mi porta via molto molto tempo. Quindi pensavo di aggiornare ogni due settimane, se per voi va bene.

Spero vi piaccia e alla prossima!

Number 29 || Mick SchumacherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora