Capitolo 1

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"Attraverso un lungo corridoio, illuminato da poche fiaccole appese alle pareti logore di quest'immensa struttura ospedaliera,sento una voce affaticata a me sconosciuta chiamare il mio nome,poi all'improvviso il buio totale...una mano dalla pelle ustionata sfiora le mie labbra..."


La sveglia suona spietata come ogni mattina,nell'intento non solo di svegliarmi ma a quanto pare anche di farmi prendere un colpo al cuore e levarmi ad ogni suono 5 minuti di vita. Non appena decido di far riposare i miei timpani ormai andati a farsi benedire,cerco alla cieca il pulsante "STOP" che tanto adoro della mia "Tiffany sfonda-timpani" ,già ho dato un nome alla sveglia,inizialmente pensavo a qualcosa del tipo "Orazio sei uno strazio" o peggio ancora "Gilda pericolosa che scompiglia", solo che poi mi sono resa conto di quanto fossero penosi quei nomi.Dopo qualche rivoltamento sotto le coperte e un paio di mugolii di sofferenza da risveglio mattutino,apro gli occhi,rimango ancora distesa sul letto nel più assoluto dei silenzi e osservo la finestra,dove i raggi di sole filtrando dalla saracinesca e battendo contro lo specchio appeso al muro emanano un'accecante luce di merda che finendomi sugli occhi mi costringe a chiuderli nuovamente e ad emettere un gemito di dolore. Alla fine tento di scostare le coperte e sedermi sul bordo del letto per poter così infilare le ciabatte. < Sara sei sveglia?! > sento sbraitare dal piano inferiore, < Si Elly,più o meno > bercio in risposta. Io e Elly siamo coinquiline di un appartamento al centro di Toronto in Canada,siamo praticamente inseparabili, è la mia Bff (usiamo queste abbreviazioni moderne va) sin da quando indossavamo il pannolone e pucciavamo il latte dal biberon. I nostri genitori ci hanno lasciate 5 anni fa,era inverno e stavamo tornando dal campeggio,eravamo andati assieme a Elly e la sua famiglia,durante la strada del ritorno un autocisterna colpì le nostre vetture,per via di uno sbandamento sulla strada ghiacciata. I miei morirono sul colpo,io ero accovacciata tra il sedile posteriore e quello anteriore,mi sono salvata per miracolo,piangevo e urlavo il nome dei miei...loro non diedero riposta e li capii. Dal finestrino infranto vedevo Elly sanguinante ed in preda al panico tirar fuori dall'auto accartocciata suo padre privo di vita. La madre si salvò ma dopo l'accaduto finì in uno stato di shock mentale e venne chiusa in una struttura psichiatrica. Così io e Elly ormai praticamente sole comprammo l'appartamento e decidemmo di vivere insieme,in modo tale da poterci supportare ed aiutare l'un l'altra. Grazie a lei piano piano sono riuscita ad aprirmi nuovamente,a sorridere e andare avanti, ed io da buon amica feci lo stesso con lei. Qualche volta lo ammetto,capita che involontariamente mi tornano in testa tutte quelle scene e l'immagine dei miei genitori mi rattrista,mi mancano ogni giorni di più,ma si deve andare avanti,farsi forza e combattere per andare avanti e se riesco in ciò è semplicemente grazie a Elly.


Mi alzo dal letto e mi dirigo verso la porta,indosso la mia vestaglia zebrata che fa tanto trasgry ed esco dalla camera. Prima di scendere al piano di sotto faccio un salto al bagno,un po d'acqua fresca sugli occhi mi fa solo bene,almeno riuscirei a svegliarmi,sembro uscita direttamente da "The walking dead". Dopo di che sciolgo con delicatezza la coda di cavallo che raccoglie i miei lunghi capelli biondi e li pettino,in modo da poter sembrare quel minimo più decente. Esco dal bagno e vengo invasa da odori inebrianti,toast con bacon e uova strapazzate. Scesa al piano di sotto con un'abbraccio do il buongiorno a Elly che mi guarda con aria interrogativa <Dormito bene?> con un pezzo di toast in bocca cerco di risponderle <Sbff..bnssmo> <Per lo meno finisci di mangiare no?> ingoiato il pezzo di toast torno a parlare in modo umano e rispondo a Elly <Si ho dormito bene,te?> lei mi guarda e annuisce mentre inforchetta un pezzo di bacon. Mi è presa una sete assurda,mi alzo dal tavolo e afferro una caraffa contenente del succo,prima che potessi avvicinarvi sotto il bicchiere Elly mi afferra la mano e mi guarda negli occhi <Stanotte ti agitavi nel sotto non riuscivo ad addormentarmi sentendo tutti quei fastidiosi mugolii...ancora quell'incubo?> appoggiato la caraffa e il bicchiere sul tavolo,scosto la sedia per sedermi nuovamente,<Si,ma non riesco a capirne il significato e ogni volta che quella mano mi sfiora,mi sveglio> Elly si siede vicino a me mettendomi il succo nel bicchiere e porgendomelo gentilmente,<Sai forse,è solo un incubo scaturito inconsciamente dai tuoi pensieri passati> <Elly non ci azzecca nulla con i miei! Non so cosa voglia dire okey? Ma di certo non quello che pensi tu> . Torno ad imbattermi nel mio toast lasciato a metà con lo sguardo di Elly puntato verso il mio volto,non la guardo e continuo a mangiare. Evidentemente si è resa conto della situazione pesante che si stava creando e per sciogliere gli animi riattacca bottone <Allora potrebbe semplicemente essere causato dalla tua mente malata che cerca di farti impazzire> mi giro e sul suo volto noto un leggero sorriso,inizialmente la guardavo come per dire "Mi prendi per il culo?",poi però scoppiai a ridere,non so nemmeno io il motivo di tale reazione,Elly fa lo stesso e così ci ritroviamo come due deficienti a ridere senza un apparente motivo,poi noto che sul suo toast era spalmata della marmellata e dato che sul mio non ce n'è manco mezza gliela sfilo di mano e lei inizia a rincorrermi attorno al tavolo urlando per la sua colazione <Sara era mio quello!> <Esatto Elly, era! Hahaha> <Sei una stronza lo sai?> io la guardo leccandomi le labbra marmellatose (?) e aggiungo fiera <Certo ma mai quanto te>. Lei mi viene incontro,noto subito il suo sguardo assassino puntato verso la marmellata ancora sulle mie labbra,mi porge un fazzoletto e mi abbraccia inaspettatamente <Ti voglio ugualmente bene scema> io ricambio l'abbraccio e torniamo a sederci al tavolo per finire la colazione.

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