Capitolo 6

1.3K 20 0
                                    




Settembre 2009 Berlino

Anna sollevò il naso in aria, respirando profondamente e godendosi l'atmosfera fredda di Berlino.

La neve era quasi per terra, si poteva toccare con mano; e tutta la classe, con il beneplacito della professoressa, aveva deciso di girare un po' per la città, ovviamente sotto la sua giurisdizione.

<< Che fai? >>

Nel frattempo si era avvicinata la sua amica Giulia. Si voltò verso di lei e sorridendole le rispose << mi godo l'attimo di pace, lontano da quelle oche starnazzanti ovviamente! >>

Insieme lanciarono sguardi compassionevoli verso le suddette, che nel frattempo, stavano confabulando su alcuni ragazzi, vicino al locale in cui di lì a poco sarebbero dovute entrate.

Anna scosse la testa per poi rivolgere l'attenzione all'amica. << Ti senti meglio? Oggi non sembravi stare molto bene. >>

<< Beh non so te ma quel posto mi ha messo i brividi, Dio ma come fai ad essere così composta Anna?? >>

<< Non farti ingannare Giulia... >>

<< Lo so lo so... è solo che... quelle persone >>

<< Lo so Giù >> rispose lei, abbassando il capo per terra.

<< Ragazze dai entriamo? >> chiese una delle sue compagne, che era giunta proprio in quel momento.

Anna annuì. << Posso chiederti dove hai comprato queste parigine adorabili? >> continuò la ragazza di prima.

<< Me l'ha fatte mia madre, non so di preciso >> rispose lei distratta.

Entrarono nel locale e presero posto. Era molto carino e il personale molto gentile, anche se un po' impettiti e con la puzza sotto il naso.

Anna si versò da bere, una bevanda analcolica, e cominciò a sentire tutte le chiacchiere delle sue amiche. Giulia continuava a girarsi intorno incuriosita, mentre Eleonora ridacchiava e lanciava sguardi maliziosi a ogni ragazzo che passava. La ragazza roteò gli occhi, annoiata dalla superficialità delle sue compagne.

Sentì improvvisamente squillare il suo telefono, così dopo aver avvertito Giulia, si precipitò fuori per rispondere.

<< Mamma? >> rispose.

<< Tesoro? >>

<< Ciao mamma, come stai?? >> le disse la ragazza, entusiasta di sentirla.

<< Bene bene sono tornata ora dal lavoro. Voi che fate? Giulia? Siete in giro? Sento delle voci.. >>

<< Si non ti preoccupare mamma stiamo in un locale tranquillo a Berlino e c'è la professoressa con noi. Giulia sta bene, è solo un bel po' sconvolta >> sospirò, con la consapevolezza che la cosa non riguardasse soltanto Giulia. Non potrà mai scordare la morte che aleggiava in quel luogo, il dolore dei morti urlava a gran voce e i ricordi lasciati dalle vittime... non riuscirà a dimenticare neanche volendolo.

<< Beh comprensibile tesoro... >>

Sentì la madre zittirsi di colpo, avvertiva una strana sensazione quando parlavano di questo argomento; un qualcosa le sfuggiva anche se non riusciva a capire di preciso cosa. Decise che avrebbe indagato una volta ritornata.

<< Mamy mi dispiace ma devo lasciarti. Non vorrei che la professoressa si preoccupasse troppo >> le disse.

<< Vai tranquilla e mi raccomando chiamami quando torni. Salutami la professoressa!! >> riagganciò prima di sentir squillare il telefono dall'altra parte della cornetta.

Passione come OssessioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora