Capitolo cinque

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Capitle City, la grande città che tiene sotto controllo tutti i distretti, si presenta come pensavo. Immensa. Posso notarlo solo dal finestrino del treno. Migliaia di pesone cretine salutano nella mia direzione. Indossano copricapi sgargianti e vestiti fluo.
-Patetico- ghigna Hervey, mentre le ragazze al di là del vetro lo salutano e mandano baci volanti. Lui finge di essere ammirato e manda baci di ricambio, facendole emettere gridolini che non possiamo sentire.
Ci fanno scendere dal treno e ci scortano fuori, facendoci passare sotto strane piattaforme Anti-assalto.
Il palazzo dell'addestramento, come si può ben capire, serve ad allenarci agli Hunger Games. Ma sarà anche la nostra specie di casa, o per meglio dire, prigione. Si presenta ancora più bello del treno e è dotato di magnifici ascensori. Basta premere il pulsante del nostro distretto e ti ritrovi nell'appartamento (ogni distretto ne ha uno). Tuttavia entreremo nel nostro solamente dopo perché ora saremo l'oggetto dei stilisti che ci prepareranno per la sfilata dei carri. Ci portano nel reparto apposito, dove conosco i miei preparatori.
Alla fine, dopo tre ore, sono in piedi, senza alcun vestito, davanti al mio staff che ammira il suo lavoro.
-Benissimo! Adesso non hai niente che non va!- squittisce Marya, la donna fai capelli rosa che mi ha fatto la ceretta.
-Sei molto carina, direi! Vedrai quando il tuo stilista ti vestirà!- concorda Grun, un uomo che mi ha spuntato i capelli. Spero tanto che il mio stilista non sia un maschio e, per una volta, mi va bene. La mia stilista, che è solo una ragazzina della mia età, si chiama Clary, come mia sorella. È più morta che viva, credo. I capelli, di un nero impeccabile, le scendono lungo le guance pallide.
-Wendy, giusto?- mi chiede, all'ora di pranzo, seduta su un divanetto frontale al mio. Annuisco a disagio: indosso solo un fine accappatoio.
-Bene. Per questa sera, alla sfilata dei carri, vorrei provare a fare colpo- dice, con voce piatta.
Cosa vuol dire fare colpo? Come diavolo mi vestirà? Come un albero (molti tributi del Distretto sette sono stati vestiti in questo modo in passato). Dopo un tempo che sembra infinito mi ammiro allo specchio, meravigliata. Sono davvero bella.
Clary ha costruito per me un abito strano, ma severo. Dei leggins neri di belle mi avvolgono le gambe magre. Sopra indosso una strana gonna fatta soltanto di rete in cui sono avvolte foglie scure. Una maglia nera evidenzia il mio busto magro. Quello che più mi spaventa, però, sono le scarpe col tacco. Dubito di riuscire a camminare.
Clary ammira il suo lavoro e non riesce a trattenere un sorriso.
Un' ora dopo mi fanno uscire, nel luogo in cui saliro' sul carro insieme a Hervey. Quando mi vede, si concede di squadrarmi per bene.
-Wow, vedo che hanno fatto un bel lavoro, dice, alzando solo un lato della bocca.
-Anche tu non sei male- dico. Indossa una divisa da arrampicatore degli alberi, ma più bella.
Sto guardando gli altri tributi, quando il fischio annuncia che dobbiamo salire sui carri.

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