Leya's point of view
- Ciao, Mikhail.
- Ciao, sorellina, bentornata - replica mio fratello, sorridendo. Sembra felice e ciò fa sentire un po' contenta anche me. Ci dirigiamo in cucina e io mi sistemo sulla sedia che di solito occupa Liam. C'è un buon profumo.
- Che delizioso odorino... ti sei dato da fare, eh - commento, inspirando a fondo. La tavola è apparecchiata come sempre, ma abbellita da un fiore rosa pallido.
- Leya, ma cosa dici! - scherza Mikhail, servendomi un hamburger di canguro. Dimenticatevi di vederli saltellare in giro, li troverete più spesso nel vostro piatto.
- Che fiore è? - chiedo, indicandolo con un cenno del capo. Gli occhi scuri del mio fratellone si spostano su di esso.
- Victoria. Ti piace?
- Un sacco. Non mi dispiacerebbe disegnarlo, ma il mio blocco e le mie matite sono rimaste a casa...
- Non è un problema - ribatte dolcemente, versandomi un po' d'acqua nel bicchiere e accomodandosi di fronte a me, dopo essersi ovviamente riempito il piatto. - Quando ho tempo possiamo andare a fare shopping insieme o puoi andare da sola e se hai bisogno ti lascio un po' di soldi o se non hai voglia posso dire a Liam di prenderti ciò che ti serve...
Rido sommessamente, allungando una mano per accarezzare fugacemente la sua.
- Andremo insieme - affermo, bloccando il suo fiume di parole e proposte. S'illumina immediatamente.
- E-eh? Oh, fantastico. Certo, volentieri, molto volentieri! - farfuglia entusiasta, e io non ho mai pensato in vita mia che un ragazzo potesse essere carino quanto mio fratello. È adorabile.
- Mikhail?
- Cosa?
- Liam ti ha mai detto che sei adorabile?
- U-uh? Ah, s-sì, Liam dice fin troppe cose...
- Ha pienamente ragione - asserisco, facendolo avvampare.
- L-leya... - cerca di darsi un tono, assottigliando lo sguardo. - Sono tuo fratello maggiore, non posso essere adorabile.
Ci fissiamo per un po' e poi scoppio a ridere, imitata nell'immediato dopo da lui.
- Per me resti a-d-o-r-a-b-i-l-e - bisbiglio a voce abbastanza alta perché mi senta. Riprendo a mangiare e intanto percepisco i suoi occhi posati su di me. Lo sbircio: la sua espressione trabocca d'affetto.
- E tu sei bellissima - sussurra. Stavolta sono io ad arrossire. Mi pulisco la bocca col tovagliolo e mi alzo, andando a stampargli un bacio sulla guancia, prima di tornare a sedermi. - Ma allora? Che hai fatto di bello, stamattina?
- Sono andata al parco... volevo fare un po' di foto per poi trasporle su carta, sottoforma di disegni, ma mi son limitata a far una passeggiata e a riflettere in un determinato modo che mi ha insegnato una persona...
- Una brava persona? - indaga, vuotando rapidamente il proprio bicchiere e versandosi altra acqua.
- Una bravissima persona - confermo, deglutendo. Non gli parlerò di Dragan, non ancora. Non è tempo. - Sono sicura che andrete d'accordo, il giorno in cui vi conoscerete.
Le iridi scure di mio fratello diventano pozzi senza fondo, adombrandosi.
- Non vedo l'ora - mormora, nonostante non sembri troppo convinto.
- E poi ho incontrato la ragazza dell'altro giorno! Si chiama Bella! E il suo cane Yuuhi, avevi ragione, è giapponese e significa tramonto.
- Che bello - osserva Mikhail, tornando a sorridere genuinamente. - Le hai dato il tuo numero?
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Juliet & Juliet
RomanceBella ha sedici anni, un pastore australiano che risponde al nome di Yuuhi come migliore amica e Brooklyn, il suo fratellino di tre anni, di cui occuparsi. Per lei non esiste null'altro, nessun altro, a parte la scuola. Con l'amore ha chiuso. Ma, co...