Capitolo cinque

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Leya's point of view

- Leya! Allora, come è andata... sorellina?

Alzo il capo, forzando un sorriso e incrociando lo sguardo di Mikhail. A parole potrò anche negare la verità, ma i miei occhi non gli mentiranno mai.

- Bene - sbadiglio, stiracchiandomi. - Sono solo un po' stanca... non sono abituata a stare così tanto al sole, mi sa.

E questo è vero. Mi piace passeggiare e di tanto in tanto andare a correre, però nulla di più. Raramente disegno all'esterno o leggo. È una delle tante abitudini di Dragan che ho assorbito, poiché un tempo non ero così.

'- Ragazzina, ti ho già detto di non venire qui.

- Allora usciamo?

Un sospiro impercettibile che nel silenzio immancabile di questa stanza non si può non udire.

- Dragan, perché la tua casa è così buia?

Non è che non mi piaccia il buio. Ma qui... è eccessivo.

- C'è già abbastanza luce - risponde, sospirando di nuovo, stavolta un po' più sonoramente. Dice così ogni volta che glielo chiedo e non ho mai compreso quanto possa essere 'abbastanza'. Abbastanza per vedere, però non di più.

- E se ne facessi entrare ancora un pochino?

Nessuna replica. Mi dirigo alla finestra e faccio per aprire le tapparelle.

- Non farlo.

- Perché?

- Odio la luce del sole.

- Perché? - ripeto, nonostante lui mi rimproveri sempre che faccio troppe domande.

- Perché, perché... la odio e basta. Lasciami solo.

Mi siedo sul pavimento freddo, ricavandomi uno spazio fra i libri ammassati. Il disordine che regna nella sua casa è in qualche modo rilassante.

- Leya - dice. Lo fa tutte le volte, ma non mi costringe mai ad andarmene. L'ennesimo sospiro, poi riprende a leggere.

Forse ho capito, rifletto. È già sufficientemente solo.'

- Leya?

- Ah, ehm... sì?

- Tutto okay?

Sorrido ulteriormente, sperando di placare l'apprensione che gli leggo negli occhi scuri.

- Certo, stavo semplicemente... pensando.

- Ed erano bei pensieri?

- Lo erano - lo rassicuro, accarezzandogli una spalla. - Liam?

- Sta preparando la cena - sospira, divertito. - Se salta in aria la casa... sai il perché.

- Lo terrò presente - replico, dandogli un bacio sulla guancia. - Vado a mettermi qualcosa di comodo.

Insieme andiamo in cucina. Mio fratello posa un delicato bacio sul collo al suo ragazzo, strappandogli un fremito.

- Ciao, Liam! - esclamo, prima di andare a cambiarmi.

- Ciao, Leya - odo, mentre m'infilo distrattamente una maglietta larga e un paio di shorts. Mi siedo per terra, perdendomi nei pensieri.

Il rifiuto brucia... brucia sempre, ma non ho intenzione di abbattermi e arrendermi. Me lo sarei dovuto aspettare, era azzardato. Mi son lasciata trasportare dall'atmosfera... e poi Bella era stupenda, non ho potuto resistere.

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