Leya's point of view
- Leya! Allora, come è andata... sorellina?
Alzo il capo, forzando un sorriso e incrociando lo sguardo di Mikhail. A parole potrò anche negare la verità, ma i miei occhi non gli mentiranno mai.
- Bene - sbadiglio, stiracchiandomi. - Sono solo un po' stanca... non sono abituata a stare così tanto al sole, mi sa.
E questo è vero. Mi piace passeggiare e di tanto in tanto andare a correre, però nulla di più. Raramente disegno all'esterno o leggo. È una delle tante abitudini di Dragan che ho assorbito, poiché un tempo non ero così.
'- Ragazzina, ti ho già detto di non venire qui.
- Allora usciamo?
Un sospiro impercettibile che nel silenzio immancabile di questa stanza non si può non udire.
- Dragan, perché la tua casa è così buia?
Non è che non mi piaccia il buio. Ma qui... è eccessivo.
- C'è già abbastanza luce - risponde, sospirando di nuovo, stavolta un po' più sonoramente. Dice così ogni volta che glielo chiedo e non ho mai compreso quanto possa essere 'abbastanza'. Abbastanza per vedere, però non di più.
- E se ne facessi entrare ancora un pochino?
Nessuna replica. Mi dirigo alla finestra e faccio per aprire le tapparelle.
- Non farlo.
- Perché?
- Odio la luce del sole.
- Perché? - ripeto, nonostante lui mi rimproveri sempre che faccio troppe domande.
- Perché, perché... la odio e basta. Lasciami solo.
Mi siedo sul pavimento freddo, ricavandomi uno spazio fra i libri ammassati. Il disordine che regna nella sua casa è in qualche modo rilassante.
- Leya - dice. Lo fa tutte le volte, ma non mi costringe mai ad andarmene. L'ennesimo sospiro, poi riprende a leggere.
Forse ho capito, rifletto. È già sufficientemente solo.'
- Leya?
- Ah, ehm... sì?
- Tutto okay?
Sorrido ulteriormente, sperando di placare l'apprensione che gli leggo negli occhi scuri.
- Certo, stavo semplicemente... pensando.
- Ed erano bei pensieri?
- Lo erano - lo rassicuro, accarezzandogli una spalla. - Liam?
- Sta preparando la cena - sospira, divertito. - Se salta in aria la casa... sai il perché.
- Lo terrò presente - replico, dandogli un bacio sulla guancia. - Vado a mettermi qualcosa di comodo.
Insieme andiamo in cucina. Mio fratello posa un delicato bacio sul collo al suo ragazzo, strappandogli un fremito.
- Ciao, Liam! - esclamo, prima di andare a cambiarmi.
- Ciao, Leya - odo, mentre m'infilo distrattamente una maglietta larga e un paio di shorts. Mi siedo per terra, perdendomi nei pensieri.
Il rifiuto brucia... brucia sempre, ma non ho intenzione di abbattermi e arrendermi. Me lo sarei dovuto aspettare, era azzardato. Mi son lasciata trasportare dall'atmosfera... e poi Bella era stupenda, non ho potuto resistere.
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Juliet & Juliet
RomanceBella ha sedici anni, un pastore australiano che risponde al nome di Yuuhi come migliore amica e Brooklyn, il suo fratellino di tre anni, di cui occuparsi. Per lei non esiste null'altro, nessun altro, a parte la scuola. Con l'amore ha chiuso. Ma, co...