Bella's point of view
L'ultima lezione di ripasso è finita. L'estate è quasi terminata, ormai. Non so come mi senta al riguardo... un po' mi dispiace e non mi sento pronta a tornare a scuola.
Non appena esco Yuuhi mi viene incontro come sempre e insieme iniziamo ad avviarci verso casa. Non ho più visto o sentito Leya da quando è rimasta a dormire con me, eppure non ho dubbi di trovarla al parco.
Infatti, lungo la strada, noto un paio di lunghe gambe penzolare da un ramo. Yuuhi si ferma e abbaia, saltando. Sa che la sua amica è lì e vorrebbe giocare con lei, però non riesce a raggiungerla.
- Ciao, Bella - mi saluta Leya, guardandomi dall'alto, per una volta non a testa in giù. Sorride. Mi è mancato il suo sorriso.
- Ciao, Leya - replico, osservandola. Si sostiene con una mano, l'altra poggiata sul blocco da disegno che tiene in grembo. Mi piacerebbe vedere cosa ha disegnato.
- Ti devo parlare. Sali tu o scendo io?
- Salgo - affermo coraggiosamente. - Yuuhi, resta qui.
Lei obbedisce e io con fatica mi arrampico sull'albero, facendomi aiutare da Leya. C'è una vista particolare, da quassù, devo dire: tutta la chioma dell'albero, il prato sottostante, la strada, una parte del parco...
- La settimana prossima torno a casa - esordisce pacatamente la mia bionda 'amica'. Sgrano gli occhi.
- C-cosa?
'Cosa sono io per te?'
- Ho passato delle buone vacanze - prosegue, sorridendo. Le sue meravigliose iridi di ghiaccio sono limpide, prive di tristezza. - Mi piace l'Australia. È stato bello conoscerti, Bella. Mi mancherai, così come mi mancherà mio fratello. Ma il mio numero ce l'hai, no?
E sorride ulteriormente. Io sono sconvolta. Non è che avessi dimenticato che sarebbe partita... ho solo preferito ignorare di saperlo, ecco la verità.
- L-leya...
- Tornerò, ogni tanto. Potremmo passare un po' di tempo insieme, se ti andrà.
- Leya - ripeto con un filo di voce, sentendomi soffocare. Continua a sorridere.
- Sì? - dice gentilmente. Non voglio tutto questo. Non voglio che mi parli come se in verità tenesse a me come ad una semplice amica o a una cotta estiva. Voglio sentirmi importante per qualcuno come mi fa sentire lei, con il suo sguardo sempre su di me, a cercare d'imprimermi sulla carta, a fare la sua magia. Voglio sentirmi importante per lei, voglio essere la sua persona speciale.
- Non andare - mormoro, percependo gli occhi inumidirsi. L'ho detto. Ma questo non è un romanzo d'amore con lieto fine assicurato.
- Mi dispiace, Bella - replica dolcemente. - Non piangere.
Mi asciuga le lacrime, accarezzandomi il viso con tenerezza.
- Tornerò - ripete. Forza ulteriormente il sorriso, per quanto sia impossibile.
Perché, se stai soffrendo quanto me? Resta.
- Forse quel giorno potremo ricominciare da capo, forse accetterai i miei sentimenti.
Li ho già accettati molto tempo fa!, vorrei gridare, invece azzero la distanza tra i nostri volti, le nostre labbra, e la bacio. È tutto così diverso da quando ho baciato Akira, io lo voglio, lei lo vuole e nell'insieme è diverso ma perfetto.
- Resta - bisbiglio. Leya appoggia la fronte alla mia, ancora con gli occhi chiusi.
Resta, resta, resta.
- Solo se posso baciarti ancora - sussurra, prendendosi un altro bacio.
Non le dico che, scegliendo di restare, potrà baciarmi quanto vorrà.
FINE
-
Note dell'autrice:
sorpresa! È pur sempre la nuova settimana, no? Probabilmente nel weekend avrete il prologo di Juliet & Juliet 2. By the way, vi è piaciuto questo epilogo? Lo so, era scontato che Leya restasse, c'era anche un indizio nel capitolo precedente... ma spero che abbiate apprezzato lo stesso. Più tardi m'inventerò qualcosa per la diciannovesima OS. Baci
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Juliet & Juliet
RomanceBella ha sedici anni, un pastore australiano che risponde al nome di Yuuhi come migliore amica e Brooklyn, il suo fratellino di tre anni, di cui occuparsi. Per lei non esiste null'altro, nessun altro, a parte la scuola. Con l'amore ha chiuso. Ma, co...