Bella's point of view
'Da: Leya.
A: Bella.
Ciao, Bella. Volevo chiederti... mio fratello non fa altro che dire che ci sarà un cielo magnifico, questa sera, e io amo guardare le stelle, però non voglio andarci da sola. Verresti con me?'
Devo dirlo, questo messaggio non mi sorprende più di tanto. È passato un po' di tempo e, durante queste settimane, Leya mi è sempre stata fra i piedi, che fosse al parco fuori scuola, a casa mia con qualche disegno per Brooklyn o al centro commerciale. Mi son rassegnata ad accettare la sua presenza non poi così fastidiosa: non mi dispiace trascorrere del tempo con lei mentre disegna, gradisco un poco meno le nostre conversazioni. I nostri caratteri sono così differenti, lei è solare ed estroversa ed io sono tutta il contrario.
- Bella!
Risponderò più tardi, decido, abbandonando il cellulare sulla scrivania e uscendo dalla mia camera per andare a cercare la mamma. È in salotto, con in braccio Brooklyn e, compostamente seduta ai suoi piedi, Yuuhi. Ecco dove si era cacciata.
- Sì?
- Mi ha chiamata Crystal, stasera danno una grande festa per un evento speciale e ci hanno invitati. Vieni anche tu?
- Che evento? - chiedo, mentre la mia mente corre subito al pensiero che vedrò Akira.
- Riguarda lo zio Adam e Paul - risponde con un gran sorriso. È molto affezionata al suo capo. Non ricordo un granché di lui, rammento che mi leggeva delle storie mentre mia madre lavorava e, quando erano troppo difficili, inventava intere parti. Crescendo, era nella sua libreria che venivano appesi i miei disegni infantili e sempre nella sua libreria facevo i compiti dopo scuola, aspettando che la mamma terminasse il lavoro. Quando arrivavo, Paul mi portava ogni volta la cioccolata calda mentre lui beveva il tè. Era un tipo strano, perennemente triste, e sembrava non saper esprimere la gentilezza che invece era impressa nei suoi gesti.
- Oh - commento. Il mio cervello lavora a pieno regime.
Vedrò Akira!
- Se non vuoi venire, tesoro... - inizia la mamma. Scuoto rapidamente il capo.
Basta con questo amore tossico.
- Di' agli altri che mi dispiace, mamma, ma ho già un impegno, stasera.
- Un impegno? Con chi? E perché me lo dici solo ora?
Alzo brevemente lo sguardo al soffitto, sbuffando ed arrossendo.
- Con Leya, mamma. Mi ha invitata a passare questa serata con lei e, be', me l'ha domandato poco fa.
- Quindi... - inarca un sopracciglio, esibendo un sorrisetto. - Se io e papà non ti diamo il permesso, devi venire con noi...
- Mamma, per favore...
Si avvicina e mi bacia la fronte.
- E va bene, ma non fare tardi. Non dopo mezzanotte - acconsente, accarezzandomi dolcemente i capelli. Brooklyn tenta di aggrapparsi alla mia maglietta, però io mi scosto.
- Grazie! Non farò tardi, promesso - la rassicuro, tornando nella mia stanza. È solo per distrarmi, cerco di auto-convincermi, per non pensare ad Akira.
Afferro il cellulare e poi, non so nemmeno io perché, al posto di rispondere al messaggio premo il simbolo della cornetta.
- Bella? - risponde immediatamente, sorpresa. Ha una bella voce, mi ricorda quella di qualcuno, ma non saprei dire chi.
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Juliet & Juliet
RomanceBella ha sedici anni, un pastore australiano che risponde al nome di Yuuhi come migliore amica e Brooklyn, il suo fratellino di tre anni, di cui occuparsi. Per lei non esiste null'altro, nessun altro, a parte la scuola. Con l'amore ha chiuso. Ma, co...