Dialogo

20 5 0
                                    

Il fatidico giorno era arrivato.
Mi sentivo come quelle persone in attesa di un giudizio imminente, quello che decreterà o meno la loro libertà. Ero agitato e allo stesso tempo tranquillo.
Le mie paure mi avevano spinto a chiedere quell'incontro e affrontavo quel momento con serenità. Volevo che si sentisse quella serenità per questo le paure non mi spaventavano e non le lasciavo vincere sulla possibilità di mostrare il mio sorriso.

Iniziò il dialogo la psicologa. Chiese a mia madre cosa si aspettasse.
Lei rispose dicendo un qualcosa legato all'omosessualità.
Iniziai con un velo di rabbia misto a tristezza e forse delusione.
Dissi che per anni ero stato incazzato con lei perchè non aveva capito e perchè in qualche modo mi sono sentito abbandonato. Parlammo del passato e delle mie ferite. Ci chiarimmo.

Poi parlammo di Claudia e fu... Imbarazzante.
Parlare dei miei sentimenti con mia madre era... Wow, non riesco nemmeno a descriverlo!

Poi, finalmente dissi una frase. Una frase che definirei "LA FRASE".
"Mamma, non mi sento una ragazza"
In quel momento Valerio, io, sorrisi.
Sorrisi perchè fu liberatorio.
E quando mi disse che o uomo o donna lei mi amava, bhe... Un abbraccio e un "ti voglio bene" furono il minimo.

Quella fu la prima vera volta in cui parlai seriamente e col cuore a mia madre.
Sono una persona da sempre riservata e cerco di tenere per me tutto, gioie e dolori, alle volte mi faccio male ma... Sono fatto così.
Parlare con lei liberamente dunque, non era esattamente un compito facile ma questa volta... Ce l'avevo fatta! Ed ero fiero di me.

Sono ancora frastornato da mille emozioni ma le cose più importanti sono in questo capitolo. Io, sono in questo capitolo.
Parlare a cuore aperto a chi si ama, con la paura di deluderli e perderli è difficilissimo, ma credetemi se chiudete gli occhi e sputate fuori tutto... Vi sentirete liberi e felici.
Un bacio
ValeRio_Monkey

The Story Of My LifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora