Capitolo.4

100 8 5
                                    

Appena entrata in casa Scarlett mi chiede se voglio qualcosa da mangiare,ma rifiuto,voglio solo vedere mio padre

<Sali le scale,gira a destra ed entra nella porta in fondo al corridoio>

Dice lei,così faccio,lascio nell'atrio le mie valigie e salgo le scale,giro a sinistra e percorro il corridoio fino ad arrivare davanti alla porta dello studio di mio padre.

Appoggio la mano sul pomello della porta,non riusciró mai ad aprirla,ho troppa paura.

-Avanti Sophie cazzo aprì quella porta....ok conta fino a tre.- dico tra me e me.

-1,2......3- in quel momento qualcuno apre la porta prima che possa farlo io, é mio padre.

È cambiato,è invecchiato,ma i suoi grandi occhi marroni sono sempre gli stessi e in quel momento sono pieni di gioia.
Noto che tra i suoi capelli marroni qua e là ce ne sono alcuni grigi.
Un enorme sorriso si spalanca sul suo viso.
È felice.
E anche io lo sono.

Lo abbraccio con tutta la forza che ho in corpo e lui ricambia.
Rimaniamo abbracciati per molto tempo,come per recuperare tutti questi anni in un abbraccio.

<Ciao papà> dico.

Sento le lacrime cominciare a rigarmi il viso,e sento le sue cadere sulla mia testa.

<Ciao Sophie,mi sei mancata tanto>

<anche tu papà>dico guardandolo.

Mi porta nella mia nuova camera,mi fa sedere sul letto e cominciamo a parlare....parliamo per non so quanto tempo,piango molto, ma capisco che lui ha fatto il grande errore di perdere i rapporti con me solo perché voleva assolutamente perderli con la mamma avendoci litigato.

Parliamo anche di Scarlett e del fatto che lui si vuole rifare una vita e che grazie a lei ci è riuscito ed io sono felice per lui,anche se a prima apparenza non mi sembra così simpatica e amorevole come lui la descrive.

Si sono fatte ormai le 23:00,Scarlett è andata a dormire ed io sono stanchissima.
Papà raggiunge Scarlett,io invece rimango sveglia e decido di esplorare la mia nuova camera.

La mia camera ha le grandi finestre che avevo visto da fuori al mio arrivo e ne sono molto felice.
È una camera molto grande,alle grandi finestre sono appese delle tende bianche,inoltre,appoggiato al muro c'è un letto a una piazza e mezzo ricoperto di cuscini bianchi e neri e alcuni dalle fantasie geometriche che adoro.
Vicino al letto c'è il comodino su cui deciso di appoggiare la foto con i miei amici Emily,Henry e Robin.

Loro erano i miei migliori amici a Londra,anche se lo sono ancora e lo saranno per sempre,non ostante la distanza.

Attaccata al muro c'è una libreria su cui decido di mettere tutti i miei libri,ho sempre adorato leggere fin da piccola.
Vicino alla libreria c'è una scrivania dove metto le foto con mia madre,e nei cassetti della scrivania le cose per la scuola e i miei trucchi.
Opposto alla libreria c'è l'armadio in cui metto tutti i miei vestiti e alle due ante attacco alcune foto del mio passato.
Decido di appendere delle foto che mi ero portata da Londra sul muro sopra la testata del letto,con una cordicella e delle mollette decorate.
Sono soddisfatta del lavoro che ho fatto così mi metto il pigiama,raccolgo i capelli in una coda e vado a dormire,l'indomani andrò a esplorare il quartiere e la città. E il giorno dopo ancora comincia la scuola.

That BoyWhere stories live. Discover now