Cade la pioggia sul vetro
della macchina e sulla tua
grigia esistenza,
mai un raggio di sole.
Lui affianco a te
potrebbe essere tuo padre,
tu che un padre
non l'hai mai avuto,
e chissà che scusa alla moglie
per venire da te
Lui é solo come te,
come i viscidi eroi
che soddisfi ogni giorno
per poter vedere ancora un'aurora.
Sono tutti grigi come te,
come i soldi che guadagni,
come le emozioni
che non esistono,
come i sentimenti che furono.
Le giornate passano
nel desiderio del tuo
principe azzurro,
che come in una favola
ti libera le ali
per poterti osservare
mentre voli verso la vita,
quella vera,
quella di cui senti
solo parlare,
e che sogni continuamente.
Lui é già qui,
ma non te ne rendi conto.
É lo studente che paga
per raccontarti della sua vita,
mentre tu gli dici di andar via.
Muore un po' ogni giorno
per salvarti, muore di speranza,
ma non lo sai,
pensi che sia solo
un altro disperato.
E le giornate finiscono
come sempre
in uno squallido motel,
e tra un bicchiere e un altro,
capisci che qui
si può solo perdere.
Sei l'angelo
più lontano dal Paradiso,
senza più ali per poter volare,
e l'ago che ti buca
non é una soluzione,
un nuovo inizio, no,
é soltanto il punto alla fine
dell'ultima pagina
della tua breve storia.