Point of view Alyce.
Quando il mio turno è finito chiudo le serrande e mi metto in auto dove finalmente posso lasciarmi scivolare in un pianto di sfogo, se penso alle mani di Riccardo che toccano un'altra
donna che non sono io, perdo completamente il controllo e mi viene voglia di prendere la macchina ed andare ad ucciderla, ma mi rendo conto che non è la cosa migliore ed anzi, la cosa più furba da fare è prendere la direzione di casa mia per andare a parlare con Riccardo.Quando parcheggio l'auto la porta di casa si spalanca, lui mi sta aspettando, ha il pantalone della tuta con una maglia bianca sopra, è scalzo e i suoi occhi sono gonfi come se avesse pianto per tutto il giorno.
"Possiamo parlare adesso?" Mi chiede ed io annuisco, gli passo oltre, poso le chiavi della macchina sul tavolo e la borsa sul divano, vorrei fare quella arrabbiata che lo detesta, ma purtroppo non è così, non riesco ad avercela con lui, perché da un lato lo capisco, ed infatti non lascio che parta lui, comincio io.
"Riccardo.. Non sono arrabbiata con te, ti capisco anzi.. Sono un'ottima persona, sincera, simpatica e tutto quello che vuoi. Ma sono troppo poco spesso la tua donna, non mi faccio toccare quasi mai, non ti lascio essere uomo e ti soddisfo poco da quel punto di vista, lo capisco e me ne rendo conto. Perciò per adesso ti perdono Riccardo, per una volta sola nella vita io ti perdono,però aspetta: sappi già da adesso che io questo problema sto cercando di sconfiggerlo, ma non so quanto mi ci vorrà, potrebbe volerci un giorno come un mese, se credi di non farcela e di cadere in tentazione ogni volta che ti capita l'occasione, dimmelo ora e rimanimi accanto, come amico."
Per tutto il tempo del mio discorso Riccardo ha fatto gli stessi movimenti, prima mi guardava negli occhi, poi quando dicevo la cruda verità si guardava i piedi e negava con la nuca, poi alzava la testa in su per trattenere le lacrime ed il senso di colpa, mentre io ho tenuto lo sguardo fisso soltanto su di lui.
"Alyce sono stato un coglione. Non avrei dovuto a me mi basti tu. E' stata una debolezza che ti prometto non capiterà più."
In realtà non ho la più pallida idea di cosa rispondergli e l'unica cosa che mi viene in mente è "ora vado da Giada, tu vai a dormire, io ti raggiungo dopo."Point of view Giada
Quando apro la porta vedo Alyce in lacrime, la faccio entrare ed accomodare immediatamente, è tardi, quasi mezzanotte e mezza, la bambina sta dormendo e Cristian anche.
"Piccola cosa succede?"L'abbraccio, ma non troppo forte, so bene che ancora non gradisce molto il contatto fisico.. Sto già iniziando a sentirmi in colpa, lo sapevo che oggi pomeriggio sarei dovuta andare da lei, me lo sentivo ed invece no, mi sono persa a guardare mia figlia al parco giochi e poi sono tornata a casa ad aspettare Cristian, non ho fatto nulla di male, ma dovrei comunque ascoltare di più le mie sensazioni, avrebbe potuto sfogarsi prima.
"Riccardo.. Mi ha tradito."
Quando sento queste parole, inizialmente non ci credo e penso sia uno scherzo, tutti quanti sappiamo perfettamente quanto lui sia innamorata di lei non per niente stanno cercando una casa per andare a convivere, mi sembra impossibile sia vero.
"Ne sei sicura?" Le chiedo."Sì, me lo ha detto lui.. La cosa peggiore Gia è che lo capisco, è colpa mia. Non sono una "donna", se capisci cosa ti voglio dire e lui ha le sue esigenze."
Io l'ascolto con attenzione e penso cosa farei io se da un momento all'altro io e Cristian smettessimo di andare a letto insieme, probabilmente mi mancherebbe la nostra intimità, ma se sapessi che il motivo per cui non lo fa è grave, come quello di Alyce, probabilmente aspetterei tutta la vita che lui sia pronto e di sicuro non cercherei le sue attenzioni in un altro uomo, però questo è quello che penso, di fronte alla realtà dei fatti sicuramente le cose cambiano ed inoltre lui è un uomo, perciò è diverso, completamente diverso.
"Alyce, non è colpa tua.. Hai un problema..."
"E non lo so affrontare." Mi interrompe.
" Le sedute con lo psicologo sono servite tanto, ci vuole solo ancora un po' di tempo." Ribatto, non è giusto che lei si dia tutta la colpa.
"Giada, non posso chiedergli di aspettare ancora, siamo una coppia da due anni e mezzo e siamo stai insieme davvero poche volte, credo che io possa contarle sulle dita di due mani."
Spalanco gli occhi, forse 10 volte in due anni e mezzo , anzi un anno e mezzo se conti che è stato in prigione un anno, sono relativamente poche, però attenzione, qui si sta parlando di amore e l'amore non è solo quello, tutto il resto tra di loro è perfetto, a quello non ci pensava mentre la tradiva?Mi racconta per filo e per segno come sono andate le cose, Serena che va in negozio e praticamente se lo stupra con la differenza che alla fine lui cede e passa da essere uno stupro ad un atto di infedeltà. Ha sbagliato, completamente, ma se ci ragioni sopra, l'astinenza dal sesso con la tentazione di una ragazza che hai aspettato per anni ti può far cedere, non avrebbe dovuto e questo è chiaro, ma da un lato lo capisco.
"Sai Alyce, io mi ricordo di te dal primo in giorno in cui sei arrivata a scuola, avevi quei capelli azzurri e quel caratteraccio che ha portato tutti a volerti bene o ad odiarti pericolosamente e mi ricordo di quella ragazza che in cucina a casa sua mi ha raccontato di un sogno che aveva fatto, in cui Riccardo la baciava, te lo ricordi? Bene. Sei sempre stata così. Hai sempre avuto una sorta di malizia nel tuo inconscio e se ti ricordi per un periodo l'hai fatta anche uscire. Se pensi che il tuo problema con Riccardo sia solo il sesso, prova a ritrovarla. So che Matthew ti ha traumatizzato, ma Riccardo ti ama e se ti vuole è solo per quello. Riprovaci. Prova a donargli il tuo corpo come merita e come desidera, magari non di botto, non devi essere subito una seduttrice mozzafiato, ma parlane con lui e andate passo dopo passo. Aiutatevi. Cristian lo ha fatto con me dopo che ho partorito ed ha funzionato." Ed è tutto vero.
La guardo ed è a pezzi così per sdrammatizzare concludo il mio discorso:" Eccome se ha funzionato." Ed entrambe scoppiamo a ridere.
"Ehi, non credo che la piccola sia pronta per un fratellino, perciò vedi di andarci un po' più piano." E ridiamo, come ridevamo una volta ai tempi della scuola.Point of view Marco
Io e Fede abbiamo appena finito di pulire le ultime cose e ci siamo messi nel letto, accendiamo la televisione e guardiamo un programma che parla di persone che hanno malattie strane, a me fa proprio schifo e non riesco a prestare attenzione, perciò mi perdo a guardare lui mentre si concentra.
E' bello, tanto bello quanto sfortunato, l'ha ritrovata da nemmeno due anni e probabilmente presto la perderà, sua mamma mi ha chiesto di nascondergli una verità che pesa più di quanto mi aspettassi e sinceramente non credo che riuscirò a mantenere la promessa, non voglio dirgli bugie ,proprio non se ne merita.
"Fede, ti devo parlare."SI volta di scatto, immagino che stia pensando ad un mio possibile ripensamento, al fatto che lo voglia lasciare, fa sempre così, quando in realtà quello preoccupato e ad avere questi dubbi dovrei essere io, ma questo è un altro discorso.
"Non vorrai mica.."
"No scemo, io ti amo e non mi scappi facilmente." Mi sorride e mi da un bacio sul collo, io vorrei proseguire il mio discorso, ma lui mi mette una mano sulla bocca e mi dice:" Non ti faccio più effetto forse?""Non è quello Fede, ma è importante."
L'unica risposta che ottengo è un "Mmm" di accondiscendenza e continua a stuzzicare il mio collo , dandomi piccoli morsi ed arrivando alla mia bocca..Pensare che io ero quello che "Io non posso essere gay", il problema è che lui effetto me ne fa eccome, di conseguenza sto cercando di tirare fuori tutte le mie forze per bloccare quello che sta facendo e spiegargli il vero problema.
"Fede dai.. Dobbiamo parlare."
"Sì, tu parla intanto, giuro che ti ascolto." Mi sorride malizioso sulle labbra e mi sale a cavalcioni, inizia a muoversi sopra di me, poi mi guarda, ripete la stessa espressione di prima e mi dice:" Ah ecco, ti faccio effetto allora!" Non resisto più, inverto la posizione, lo bacio e prima di iniziare a fare quello che sta per succedere gli sussuro:" Ricordati che ti amo e che ci sarò quando avrai bisogno."
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La nuova vita.
ChickLitNon è possibile comprenderlo se prima non si ha letto "Si comincia da capo." Alice ha ricominciato a vivere da quando Matthew è stato rinchiuso, la sua vita ora è completamente diversa: può uscire di casa senza aver paura di essere rapita, sua madr...