The party

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Dopo che Marcus se ne fu andato, Newt mise una mano sulla spalla del marito e lo fece voltare verso di sé.
-Tommy … è andato via, ora. Calmati, ok?- gli disse con dolcezza, accarezzandogli il viso.
Krystal si avvicinò loro. I suoi amici chiacchieravano per cercare di non fare gli indiscreti.
-Papà Tommy?- lo chiamò con il vecchio soprannome che usava da bambina -E’ tutto ok? Ho detto qualcosa che non andava?- chiese preoccupata. Non voleva avere in qualche modo ferito uno dei suoi papà con quel discorso.
Thomas si staccò gentilmente dalla presa di Newt e abbracciò la figlia.
-No, amore mio! Non hai detto niente di sbagliato, tutt’altro! E’ stato un discorso bellissimo. Sono orgoglioso di te … - le disse cercando di non piangere.
Krystal ricambiò l’abbraccio, stringendolo forte.
-Mi dispiace che tu sia stato male per lui … -
-Non c’è problema! Sono felice ora ed è grazie a te, a tuo padre e a Jeremy! Voi siete la mia famiglia e il mio passato ormai è andato a farsi benedire!-
La ragazza gli sorrise e gli diede un altro abbraccio.
Dopo di che tornò dai suoi amici.
-Cavolo Krys … - disse Kit massaggiandosi il collo -Tuo nonno è davvero uno stronzo!-
-Non ci posso ancora credere che ha preteso di tornare come se nulla fosse e sperando che io lo perdonassi così su due piedi … -
-Se posso dirlo, ha lo stesso cervello delle oche che ti prendevano in giro i primi due anni delle superiori!-
-Già … e puoi dirlo, tranquilla Clarke!-
Tutte quelle ragazze (e anche i ragazzi) che avevano preso in giro Krystal avevano avuto tutti una lezione … o per mano sua o per quella di Kit.

Dopo circa un quarto d’ora, la festa riprese il suo corso e Matt chiese a Krystal di andare in un luogo più appartato. Lei fece una faccia incuriosita ma poi lo prese per mano e lo condusse in camera sua senza farsi vedere da Thomas.
Una volta che furono di sopra, Krystal chiuse la porta per avere un po’ di privacy.
-Allora? Perché tutta questa segretezza?- domandò arricciando il naso. Matt aveva le mani dietro la schiena e la ragazza lo notò solo in quel momento.
-Beh, volevo darti il tuo regalo senza confusione … e senza rischiare che tuo padre mi veda … - le rispose il suo ragazzo, sorridendo imbarazzato.
-Cos’è? Una proposta sconcia?-
-No!- si affrettò a dire Matt –No, no niente di tutto questo … -
-Ma allora … -
-Lo capirai tra poco, ok? Nel frattempo … tieni, ecco il primo!- le disse porgendole un grande pacco foderato con carta rossa.
-Me ne hai fatti due?- domandò Krystal incredula, prendendo il pacco.
-Si … beh, sono i tuo diciott’anni, no?-
La ragazza gli sorrise grata. Scartò la carta e per poco non svenne alla vista del regalo.
-OH MIO DIO! E’ … E’ … -
-Il primo libro di Game of Thrones foderato in pelle, si!- Matt le sorrise.
-Matt, ma non … non dovevi … ODDIO!- Krystal saltò dalla gioia al collo del suo ragazzo.
-Ma non è tutto … apri la prima pagina-
Krystal tornò a terra ed aprì la prima pagina del libro. Rischiò di svenire ancora.
-Questo è l’autografo di George R.R. Martin?- domandò.
-Già … sapevo che quest’estate sarebbe stato al Comicon di San Diego. Così ci sono andato e ho ringraziato il cielo che compissi gli anni a febbraio!-
-Matt … sono dei regali fantastici … ma davvero, non dovevi … grazie, grazie mille … -
-Aspetta a ringraziarmi … -
-Perché?-
-Perché per il prossimo ci sono due opzioni: la prima è che tu mi mandi al diavolo, la seconda è che invece è la volta buona che mi svieni davanti, se non lo hai fatto adesso!-
-Perché lo pensi?-
-Eh, perché … perché sto’ per chiederti una cosa … -
-Dai, Matt non fare il misterioso! Dimmelo!- chiese la ragazza impaziente.
Vide l’altro ragazzo sospirare e diventare tutto rosso.
-E va bene … - disse –Adesso o mai più … -
Matt si inginocchiò.
Krystal rimase un attimo perplessa. Ma quando cominciò a capire (sperando di aver capito giusto) il suo sguardo si illuminò e la ragazza si portò una mano davanti alla bocca.
Matt estrasse una piccola scatolina nera da dentro la tasca dei jeans e la aprì.
A Krystal vennero le lacrime agli occhi.
-Krys, ascolta … è troppo presto, infatti non voglio chiedertelo adesso perché siamo troppo giovani e questo è un impegno troppo grande … ma in un futuro spero non molto lontano … ecco, vorresti sposarmi?-
Krystal guardò il piccolo brillante nella scatolina. Era un anellino semplice d’argento con un diamante che splendeva alle prime luci del tramonto.
La ragazza annuì senza parole. Matt si alzò in piedi e le infilò l’anello al dito.
-Matt … è bellissimo davvero … - Krystal cominciò a singhiozzare.
Matt l’abbracciò e lei lo strinse forte. Aveva detto si. Si, Krystal un giorno avrebbe sposato lui, Matt Davidson. Non avrebbe mai potuto amare qualcuno come amava lui. Ormai era parte della sua vita e avrebbe continuato a farne parte. La ragazza era sicura di quanto stava per fare.


Newt stava giocando con un piccolo trenino di legno insieme a Jeremy. Thomas li osservava da lontano, cogliendo ogni tanto qualche battuta che si scambiavano.
-Dai, me lo fai il rumore del trenino?- chiese il padre al piccolo.
-Ciuf ciuf … - disse Jeremy guardandolo cercando un segno di approvazione. Newt gli sorrise scompigliandogli i capelli biondi.
-Si, bravissimo! Lo facciamo insieme? Ciuf ciuf!-
--Ciuf ciuf!- rispose Jeremy entusiasta cominciando a ridere a crepapelle.
Newt fece muovere il trenino in avanti.
-Dove lo facciamo fermare, adesso?-
-A casa nostra!-
-A casa nostra? Ma come ci arriva?-
-Come su Olar Spres! Viene per Natale e mi porta da Babbo Natale al Olo Nord!-
-Ma allora dobbiamo aspettare tanto!- replicò Newt.
-Allora viene prima!-
-E quando?-
-Domani!-
-Davvero? Allora dobbiamo preparare le valige e partire! Dove vuoi andare?-
-Boh … casa a lago!-
-Lì possiamo arrivarci in macchina!-
-Allora in Essico!-
-In Messico? Perché?-
-Pecché l’altra sera Krys vedeva un film dove una ragazza andava in Essico! Anche io voglio Essico!-
Newt ridacchiò mentre Thomas si avvicinava e si sedeva sul pavimento con loro.
-Di che parlate?- chiese loro.
-Tommy ti va di fare un viaggio in Messico?- gli domandò Newt ancora ridendo.
-In Messico? Come mai?-
-Tuo figlio ha voglia di andare in Messico!-
-Ti ricordo, genio, che è anche tuo figlio! Se si va in Messico vieni anche tu!-
-Va bene, va bene. Dai, un giorno ci andiamo davvero. Ho sempre voluto vederlo il Messico.-
-Si, mentre organizziamo tutto questo viaggio, non sarà ora di dare a Krys il regalo?-
-Si, hai ragione! Ehi, cucciolo?-
Jeremy si girò di nuovo verso di loro; li aveva ignorati per far muovere ancora un po’ il trenino.
-Adesso i papà vanno a dare un regalino a tua sorella, tu continua a giocare, ok?-
-Ok, papà!-
Krystal scese le scale proprio in quel momento, seguita da Matt.
Aveva nascosto l’anello in uno dei cassetti per evitare che Thomas e Newt andassero a ficcanasare. Più che di Newt, la ragazza era preoccupata per Thomas …
-Dov’eravate?- domandò Thomas.
-Di sopra … io ero in camera e Matt al bagno … -
Thomas parve non crederci, all’inizio, ma un’occhiata al marito gli fece capire che era meglio starsene zitti.
-Comunque, Krys … - disse Newt per spezzare la tensione –E’ giunta l’ora del nostro regalo … tieni!- Newt le porse la chiave di un’auto con il portachiavi simbolo della famiglia Stark di Game of Thrones. Krystal fece finta di niente e mostrò una faccia confusa.
-Una … chiave?- chiese, fingendo di non capire.
-La chiave della tua macchina!- esclamò Thomas sorridente.
-Della … della mia macchina?- si ritrovò ad urlare la ragazza.
-Si … abbiamo pensato che ormai sei grande e ti meriti una macchina tutta per te!- disse Newt.
-GRAZIE! GRAZIE DAVVERO! E’ IL REGALO PIU’ BELLO CHE POTESSI RICEVERE!- gridò la ragazza andandoli ad abbracciare. Fortunatamente aveva seguito un corso di recitazione ed infatti nessuno pensò che fingeva.
-Beh, vuoi vederla?- le chiese Thomas.
-Certo! Certo che si!- annuì Krystal.
La famiglia e gli altri invitati uscirono (di nuovo) nel vialetto. Krystal urlò di gioia alla vista della macchina. Andò vicino al veicolo e lo abbracciò, poi lo aprì con la chiave e si sedette dentro. Thomas e Newt si avvicinarono.
-Per la prima settimana, guiderai con me vicino, ok?- le disse Thomas con tono severo.
-Cosa? Stai scherzando … - disse Krystal, sconcertata.
-Non sai come maneggiarla! Questa non è la mia auto e devi prenderci la mano … - replicò il padre.
-Almeno … posso fare un piccolo giro da sola, adesso?-
Thomas sospirò.
-Fino alla fine della strada … e Newt sale con te!-
Newt lo guardò.
-Davvero?-
-Davvero! E non farla andare oltre i 40- lo raccomandò Thomas.
Newt alzò gli occhi al cielo e raggiunse la figlia in macchina. Poi le sussurrò all’orecchio:
-Fai il giro del quartiere … poi me la vedo io con tuo padre!-
Krystal lo guardò sorpresa e Newt le fece l’occhiolino.
La ragazza sorrise raggiante e mise in moto. Fece retromarcia nel vialetto e si mise sulla strada. Partì piano, restando sui 40 come le aveva detto il padre. Poi Newt la guardò e le disse: -Aumenta un po’! Siamo su una decappottabile non su una carretta!-
Krystal spinse sull’acceleratore e raggiunse i 70 in un attimo. Il vento le scompigliava i capelli dandole una sensazione di libertà mai provata prima.
-URLA DAI! HAI DICIOTT’ANNI!- urlò Newt.
-UUUUUUUUHHHH- gridò Krystal forte.
-UUUUUUUUHHHH- le fece eco il padre.
Con Newt si sentiva molto più sciolta, più rilassata. Lui capiva quali erano i suoi desideri e le sue emozioni e non la rimproverava mai se commetteva uno sbaglio, ricordandole che tutti li avevano commessi almeno una volta nella vita. Ciò non voleva dire che voleva più bene a lui che a Thomas; lei amava entrambi allo stesso modo, ma aveva più paura di deludere Thomas che Newt.
Il giro durò meno del previsto. In men che non si dica erano già di ritorno. Krystal decelerò, per far vedere al padre che stava mantenendo il limite che le aveva detto.
-Le hai fatto fare il giro dell’intero quartiere, Newtie?- domandò Thomas accigliato.
Non gli aveva dato nemmeno il tempo di scendere dall’auto. Quando lo fece, sollevò ancora una volta gli occhi al cielo.
-Calmati, Tommy. L’ho fatta rimanere sui 40, come mi hai detto … - Newt si voltò per fare l’occhiolino alla figlia.
-E dai, Tom. Smettila di fare lo scassa balle!- gli disse Scott.
-Ha ragione, amico. Sei una rottura di coglioni!- confermò Minho.
Thomas arrossì per l’imbarazzo. Newt lo vide e gli fece una gran tenerezza, quindi si avvicinò e gli baciò la guancia.
-Come ti ho detto, adoro quando diventi tutto rosso … - gli sussurrò all’orecchio.
Thomas gli fece un sorriso riconoscente e gli prese la mano.

Gli invitati se ne andarono verso le 19.00. Krystal doveva prepararsi per la festa alla casa al lago. Non era come le altre ragazze: ci metteva solo un’ora per prepararsi e siccome la festa cominciava alle 21.30, fece tutto con molta calma. Kit sarebbe passato a prenderla alle 20.15, quindi prima aiutò i suoi genitori a pulire il salotto. Ma poi Newt la congedò, dicendole che non doveva faticare tanto il giorno del suo compleanno, così la ragazza andò di sopra per mettere il vestito che si era comprata con i suoi risparmi.
Nel frattempo di sotto, Thomas e Newt avevano finito di mettere a posto e così si misero a guardare i cartoni animati con Jeremy. Il bambino era sul pavimento, circondato da orsacchiotti, mentre alla tv trasmettevano “Sam il pompiere”.
Thomas aveva la testa poggiata sulla spalla di Newt e un braccio sul suo addome. Newt gli baciò la testa.
-Ti va se andassimo a cena fuori, stasera?- gli propose.
Thomas sollevò lo sguardo.
-Io, te e Jeremy?-
-No, lo lasciamo dai nonni. Lo sai che i miei sono felici di tenercelo … -
I genitori di Newt si erano trasferiti lì vicino per stare più vicini al figlio e soprattutto perché volevano stare vicini ai nipoti. Per il compleanno di Krystal le avevano spedito dei soldi, perché la madre non si poteva muovere, in quanto era stata male nei giorni scorsi.
-Ma tua madre?- domandò, infatti, Thomas.
-Sta’ meglio! E poi, se rimane a casa non ci sono problemi … -
-Poi lo ripassiamo a prendere?-
-In realtà pensavo … - Newt si sistemò meglio sul divano. Cominciò a disegnare dei cerchi sul petto di Thomas –Di farlo dormire e lì e passare un po’ di tempo con te … - gli fece uno sguardo malizioso, che Thomas aveva imparato a classificare come lo “sguardo del sesso”. Lo guardò strabuzzando gli occhi.
-Newt … l’abbiamo fatto prima … - gli sussurrò.
-Non so se mi è bastato … - gli sussurrò malizioso, baciandogli la guancia.
-Tu sei pazzo!- disse Thomas, ridendo.
-Pazzo di te? Si, lo sono precisamente da 18 anni, amore mio … - un altro bacio sulla guancia. Poi gli passò un dito lungo il braccio. –Allora? Che ne dici?-
Thomas si voltò verso di lui e lo baciò.
-Come posso dirti di no?-
In quel preciso istante Krystal scese le scale. Indossava un vestito viola con la scollatura a cuore; i capelli erano raccolti in uno chignon e portava dei tacchi alti 5 centimetri.
Thomas e Newt si alzarono contemporaneamente ed andarono verso la figlia.
-Wow … tesoro, sei splendida!- esclamò Newt.
-Davvero?- la ragazza fece un giro su sé stessa –Vi piace?-
-Si … ma, forse è un po’ troppo scollato, non credi Newt?-
-Ma no, Tommy. Le sta’ benissimo, dai! Non recriminare e dille ciò che abbiamo deciso.-
-Perché? Che avete deciso?- domandò la ragazza incuriosita.
Thomas sospirò.
-Tu e i tuoi amici potete restare a dormire alla casa al lago, stasera!- disse Thomas.
-Veramente?- domandò la ragazza incredula.
-Veramente!- confermò Newt –Però, vai sempre con Kit, ok?-
-Certo!- Krystal li abbracciò –Grazie mille, significa molto per me!-
-Krys, ascolta … - Thomas si staccò dall’abbraccio –Mi raccomando con Matt. Voglio che dormiate in camere separate. Non vogliamo diventare nonni, io e tuo padre, ancora.-
-Papà … il discorsetto me lo hai fatto anni fa!- disse Krystal ridacchiando.
-Tommy … andiamo, Krys è responsabile, lo sai … -
-E poi … potrei averlo già fatto … - disse Krystal maliziosamente.
-KRYS!- urlò Thomas.
In realtà, Krystal e Matt non erano ancora stati a letto insieme. Avevano solo dormito insieme, qualche volta (ma Thomas e Newt non ne sapevano niente), però alla ragazza piaceva lasciarglielo credere.
-Rilassati, pa’! Ti pare?- disse Krystal ridendo.
Thomas tirò un respiro di sollievo, giusto nel momento in cui Kit suonò il clacson.
-E’ arrivato Kit … - annunciò la ragazza.
Krystal recuperò la pochette che aveva appoggiato sul divano ed andò a salutare Jeremy.
Qualcuno suonò alla porta.
Andò ad aprire Thomas, e si ritrovò faccia a faccia con Matt.
-Buonasera, signor Edison. Krys è pronta?- domandò il ragazzo.
-Ciao Matt!- disse Thomas sorridendo. Cercò di ascoltare i consigli di Newt e provò ad essere più cordiale con Matt. –Adesso arriva! E comunque … dai, chiamami Thomas. Mi fai sentire vecchio!-
Se Matt sembrò non credere alle sue orecchie, Krystal e Newt sembravano due statue di sale: erano rimasti a bocca aperta.
-D … d’accordo, Thomas. Grazie!- disse Matt, riconoscente.
-Vieni dentro, dai. Così ti informiamo di una cosa … -
-Ok … - Matt entrò dentro casa. La prima cosa che notò fu Krystal. La guardò da capo a piedi, ammirando la sua bellezza.
-Wow, Krys! Sei … straordinaria!- esclamò sorridendo.
-Grazie … - la ragazza diventò rossa. –Sai … possiamo dormire alla casa al lago, stasera!-
-Sul serio?-
-In camere separate!- specificò Thomas.
-Certamente, signor … Thomas, scusa. E’ l’abitudine … -
-A tal proposito … - disse Newt intervenendo –Matt, vieni qui un secondo, ti devo parlare!-
-Ok … -
Matt si avvicinò a Newt un po’ circospetto. Il padre di Krystal aspettò che Thomas e sua figlia si allontanassero un po’ e poi fece scivolare nella tasca di Matt un preservativo.
Lui lo guardò sorpreso, ma Newt lo anticipò.
-Nel caso dovesse succedere … mi raccomando, tasca destra. Altrimenti te la dovrai vedere con mio marito infuriato e credimi, non è un bello spettacolo … -
-Ma … ma io e Krys, insomma … io non pensavo di … -
-Matt, ascolta! Sono un tantino più avanti con l’età e ti assicuro che so come vanno queste cose … quindi, se dovesse succedere qualcosa con mia figlia, ricorda solo che la tasca è quella destra, d’accordo? Io non mi arrabbierò se succede, ok?-
Newt gli fece l’occhiolino e poi tornò dal marito e dalla figlia, lasciando Matt molto perplesso. Si unì a loro, mentre Newt abbracciava la figlia.
-Ciao, amore mio!- disse, dandole un bacio sulla guancia –Mi raccomando, fa la brava ok?-
-Papà!- disse Krystal staccandosi dall’abbraccio e diventando tutta rossa. Qualcun altro suonò al campanello in quel momento.
Stavolta andò ad aprire Krystal e si ritrovò faccia a faccia con James.

On Kystal's tracks ||Newtmas AU|| - Sequel "On Thomas' track's"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora