Teresa

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Newt e Thomas si svegliarono insieme; braccia e gambe intrecciate, la testa di Thomas nell'incavo del collo di Newt. Si sorrisero non appena i loro sguardi si incrociarono nel chiarore del mattino tardo.

-Buongiorno, splendore... gli sussurrò Newt all'orecchio.

Thomas, dapprima capì un mormorio indistinto, poi, non appena percepì le labbra di Newt sulla sua guancia, gli fu chiaro tutto, tranne forse come avessero fatto ad arrivare alla loro camera da letto se avevano fatto l'amore sul divano. Comunque sia, si girò verso il marito e lo baciò dolcemente, accarezzandogli la guancia. Quando si staccarono, passò la mano sui suoi soffici capelli biondi.

-Guarda che tra noi due quello bello sei tu...- gli disse, facendolo arrossire.

-Non dire cavolate, amore mio... che ore sono?-

Thomas si sporse verso il comodino e scoprì che il suo cellulare era adagiato al solito posto.

Lo afferrò e lesse l'ora.

-Cavoli... sono le 10.30!- esclamò, per poi accorgersi che vi erano delle chiamate senza risposta. -Oh, diavoli-

-Che c'è?- domandò Newt perplesso.

-È una delle mie stagiste...- disse Thomas cominciando a comporre il numero. Era da qualche tempo che Thomas aveva nel suo laboratorio degli stagisti, ragazzi che restavano lì per circa 2 mesi per apprendere da lui varie tecniche del mestiere del biochimico per poi concludere il loro anno universitario, laureandosi.

Newt si accoccolò su di lui, mentre Thomas si portava il telefono all'orecchio.

-Devi chiamarla per forza adesso?- gli disse accarezzandogli la guancia.

-Si, potrebbe essere importante... di solito non mi chiamano per le sciocchezze...- Thomas lo baciò, mentre gli squilli passavano -Ci metto un attimo... poi sono tutto tuo...- gli sussurrò.

La ragazza, dall'altro capo, rispose.

-Jane? Si, ciao mi avevi chiamato?- disse Thomas, mentre Newt gli lasciava piccoli baci sul petto. -Si, scusa ho potuto richiamarti soltanto adesso, dimmi tutto... ah-ah... ok, quindi? Hai aggiunto il cloruro di sodio, giusto?... ah-ah... come sarebbe a dire che è quasi esploso?... ma non c'è il professor Andrew?... va bene, ok... non ti muovere, provo a raggiungerti... a tra poco!- Thomas chiuse la chiamata.

-Cos'è che devi fare?- domandò Newt.

-Jane ha quasi fatto scoppiare un miscuglio... devo vedere se si può ancora rimediare al danno...- Thomas si alzò in piedi, mentre il marito contemplava il suo corpo dal letto.

-Questa qui non aveva niente di meglio da fare di domenica mattina che andarsene al laboratorio a fare esperimenti senza di te?- gli chiese, con fare dispiaciuto.

-Che vuoi che ti dica? È una che vuole avere una laurea da 110 e lode e farebbe di tutto per riuscirci...-Thomas frugò nell'armadio e si mise i primi indumenti che gli capitavano a tiro.

-Mi ricorda qualcuno...- disse Newt, maliziosamente.

-Non sono così intelligente...- disse Thomas in imbarazzo.

-Ah no? E la tua laurea da 110 e lode appesa al muro?-

Thomas la guardò ed arrossì violentemente. Newt sosteneva che lui avesse un'intelligenza superiore alla media e forse era vero, ma lui non ne faceva mai motivo di vanto. Se aveva preso buoni voti nel corso della sua vita, lo aveva fatto solo inconsciamente, senza pensarci tanto; non perché si era prefissato un non si sa quale obbiettivo. Il suo unico obbiettivo era sempre stato quello di laurearsi; averlo fatto con il massimo non rientrava tra i suoi programmi.

On Kystal's tracks ||Newtmas AU|| - Sequel "On Thomas' track's"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora