Prologo - La vittima prima dei titoli di testa

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"Maledizione!" esclamò Judy Dodds, dopo aver fatto cadere a terra una pila di libri da uno scaffale. La sua esclamazione echeggiò tra le silenziose librerie della biblioteca, rompendo il silenzio. Era ormai mezzanotte, e la ragazza ventiquattrenne era rimasta l'unica nella grandissima biblioteca del campus. Si era appena chinata a terra per raccoglierli, quando il suo cellulare squillò improvvisamente. Judy iniziò a rovistare nella sua borsa a tracolla, finché non riuscì a mettere le mani sul suo dispositivo mobile per rispondere alla telefonata.
"Pronto?" disse lei, scocciata. Era talmente stanca e stressata, che non aveva fatto nemmeno in tempo a controllare chi la stesse cercando.
"Hey, Judy!" esclamò un ragazzo dall'altra linea.
"Jim, lo sai che avresti potuto svegliarmi?" domandò la ragazza, ancora più scocciata di prima. Stava parlando con il suo fidanzato, Jim Majors.
"Ma a quanto pare non l'ho fatto... che stai facendo?" chiese lui, curioso.
"Sono nella biblioteca del campus, quella stronza della Lewton mi ha costretta a posizionare negli scaffali un mucchio di nuovi libri; è da tre ore che sono qui, e domani ho anche un'esame!" si lamentò lei, mentre osservava le copertine dei libri che estraeva dagli scatoloni.
"Cavolo, mi dispiace. Verrei volentieri a salutarti, ma sono stanco morto. Anzi, aiutami ad addormentarmi: leggimi qualcosa!" chiese Jim.
"Leggerti qualcosa? Dovrei raccontarti una favola della buonanotte? Sono la tua ragazza, non tua nonna!" ridacchiò Judy.
Il ragazzo rimase in silenzio, come se non avesse sentito le lamentele della fidanzata.
"E va bene." concluse. Chiuse gli occhi e posò una mano su una fila di libri riposta su uno degli scaffali, trascinandola da un libro all'altro. Ad un tratto si fermò, afferrò il libro che aveva sorteggiato e aprì gli occhi.
"Mmmh, vediamo cosa ho pescato... Survivor, un libro di Gale Weathers e Selena Spitz." annunciò Judy al fidanzato.
"Un libro vale l'altro... se devo ammetterlo, ti sto chiedendo questa cosa solo per sentire un po' la tua voce sexy prima di andare a letto." rispose Jim.
La ragazza ridacchiò timidamente per quello che le aveva appena detto il fidanzato, prima di cominciare a leggere: "Questo romanzo descrive con suspense e precisione i macabri fatti avvenuti il 6 giugno 2016 in una villa nella periferia di Woodsboro, cittadina caloforniana già nota per il suo tetro passato, descritti proprio da una dei pochi sopravvissuti ad essi, Selena Spitz. Alla giovane autrice si affianca la abile penna di Gale Weathers, scrittrice e giornalista anch'ella partecipe ad alcuni tra i più efferati crimini della recente storia americana. Una storia spaventosa e commovente, che con un ritmo incalzante racconta le vite di due donne forti, due sopravvissute."
Terminato il paragrafo iniziale Judy rimase in silenzio, in attesa di qualche segno di vita da parte del suo ragazzo.
"Ehm... Jim? Ci sei ancora? Devo continuare a leggere?" domandò lei.
"Puoi anche fermarti con questa storia, la conosco già fin troppo bene." disse una voce dall'altra linea.
Judy rimase zittita e perplessa: la voce che le aveva appena risposto al telefono non assomigliava minimamente a quella di Jim; era bensì una voce flebile e robotica, come se fosse mascherata.
"Molto divertente, mi hai chiamato solo per spaventarmi dato che sono sola in un posto buio e gigantesco. Senti Jim, non ho proprio tempo da perdere." disse la ragazza, infuriata.
"Nemmeno io." continuò la voce anonima, in tono intimidatorio.
Judy iniziò a spaventarsi e a guardarsi intorno, cominciò a camminare tra gli scaffali per assicurarsi che non ci fosse veramente nessun altro oltre a lei.
"Perché non te la racconto io una bella storia: si chiama La stronzetta che viene assassinata a pugnalate nella biblioteca del campus, non credo che tu l'abbia mai sentita." disse la voce anonima.
"Mi dispiace ma sì, ne ho sentite a centinaia di storie simili. Quanto sei ridicolo e poco originale, se vuoi spaventare qualcuno al telefono mettici un po' di inventiva! Squartati e Ghostface ormai sono banali, la prossima volta prova con Morirai tra sette giorni!" esclamò la ragazza.
"Ah sì? Vediamo se questo lo trovi banale." sussurro a denti stretti la voce anonima.
Improvvisamente, da dietro a una libreria sbucò fuori Ghostface, che subito piombò davanti a Judy.
La ragazza gridò a squarciagola per lo spavento, appena prima di mettersi a correre. In fretta superò le file di librerie che percorrevano l'ala della biblioteca e raggiunse la porta di uscita. Strinse la maniglia e provò a premerla verso il basso, ma si accorse che la porta era bloccata dall'esterno. Si guardò le spalle per controllare dove si trovava l'inseguitore e, dato che non lo vedeva più, si inginocchiò silenziosamente, nascosta dietro ad una libreria. Si tappò la bocca con una mano per tentare di silenziare gli affannosi sospiri, mentre con l'altra sfilò un'altra volta il cellulare dalla tasca dei pantaloni. Appena fece ciò, esso cominciò a vibrare: qualcuno la stava chiamando.
Per qualche secondo a Judy mancò il respiro, ma il suo battito cardiaco si ristabilizzó quando lesse sul piccolo schermo del dispositivo il nome del mittente: "Em'n'Em💖".
Istantaneamente la ragazza premette sul tasto "Rispondi".
"Hey, sono io! Sono bloccata in stazione insieme a centinaia di studenti... probabilmente la scelta di venirti a trovare la settimana prima dell'inizio delle lezioni non è stata geniale!" esclamò una voce tranquilla e femminile, in sotto fondo si poteva udire una gran baraonda.
"Emma, aiutami... chiama la polizia e dille di venire nella biblioteca del campus, vuole uccidermi!" sussurrò Judy.
"Judy, è uno scherzo?" rispose l'amica, dubbiosa e lievemente spaventata.
"Pensi che scherzerei con te su una cosa simile?! Devi aiutarmi!" continuò lei, sforzandosi di mantenere un tono di voce basso.
"E va bene Judy, ti lascerò in pace, ma solo se risponderai correttamente alle mie domande." le rispose nuovamente la voce anonima che poco prima la aveva minacciata. Della voce della sua amica Emma, non vi era più alcuna traccia.
"Emma? Che cazzo sta succedendo? È una presa in giro, vero?" piagnucolò Judy.
"Smettila di lamentarti, se non vuoi morire all'istante. Dopotutto il mio gioco è la tua unica speranza di vita, non è così? La porta d'ingresso è chiusa, e io so benissimo dove sei. Non si può dire la stessa cosa di me, chissà dove sono, tra tutte queste librerie." disse la voce anonima.
"E va bene... di che domande si tratta?" domandò la ragazza, disperata.
"Di film horror, ovviamente! Più precisamente di sequel horror, spero per te che tu sia ferrata nell'argomento. Prima domanda: quale sequel di Nightmare - Dal profondo della notte è stato diretto da Wes Craven, regista del primo capitolo?" chiese la voce anonima, dando inizio al macabro gioco.
"Ehm... il quin... il settimo! Nuovo Incubo!" rispose con decisione Judy.
"Bravissima! Sei a un passo dalla vittoria, sei pronta per l'ultima domanda? Bene: quale saga horror del ventesimo secolo, vanta di un secondo capitolo considerato da critica e pubblico migliore del primo? Halloween, Non Aprite Quella Porta o Hellraiser?" continuò la voce anonima.
La ragazza ci pensò per qualche secondo, prima di dare a Ghostface una risposta definitiva: "Nessuna di queste! Che io sappia, l'unica saga horror con un secondo capitolo superiore al predecessore secondo la critica è Alien.". Judy aspettò per qualche attimo una risposta, ma il killer non fece altro che terminare la telefonata.
Seguì un click proveniente dalla porta d'ingresso, come se fosse stata sbloccata.
"Alla faccia tua, stronzo!" sussurrò tra sé e sé alla ragazza, contenta di essere sopravvissuta al gioco dell'assassino. Frettolosamente si alzò da terra e si diresse verso la porta, situata a pochi metri da lei. Quando la raggiunse e premette la maniglia verso il basso, però, una lama le perforò improvvisamente la schiena.
Judy emise un acuto grido di dolore e, quando la lama le fu finalmente rimossa dal corpo, si giro, trovandosi davanti lo spaventoso Ghostface.
"Io... io avevo vinto..." sussurrò la ragazza con un filo di voce.
"Mi dispiace Judy, ma le regole sono chiare: sii fedele all'originale. E che Squartati 2 sarebbe, senza una puttanella che viene brutalmente assassinata prima dei titoli di testa? Salutami Maureen e Steve." concluse l'assassino, prima di piantare nuovamente la lama del suo coltello a serramanico nel corpo della povera Judy Dodds.

SCREAM - L'ASSASSINO TI SIEDE ACCANTO

Scream - L'Assassino Ti Siede AccantoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora