6.

72 6 0
                                    

Era in cammino da già molto tempo, ma sembrava che la strada si fosse allungata di chilometri interminabili, ma in realtà era Harry che stava camminando lentamente, tormentato dai suoi pensieri, che in realtà, si ricollegavano sempre allo stesso argomento, o meglio sempre alla stessa domanda: chi era il misterioso ammiratore segreto di Harry?
Non sapeva trovare risposta a questo, ma aveva sempre quella strana sensazione di conoscere questa persona. Dopo minuti che sembravano secoli, si ritrovò sotto al porticato di casa sua. Prese le chiavi dalla tasta ed aprì la porta urlando 《Gem!Mamma! Sono a casa》. Nessuna risposta.. la casa era deserta. Andò in cucina e sul banco di lavoro trovò un bigliettino pieno di faccine sorridenti con scritto 'Haz sappiamo che certo che appena entrato a casa ti aspettavi di trovarci, e sappiamo anche che avrai di sicuro dimenticato che oggi io e Gem dovevamo andare dalla zia Cloe per sbrigare alcune commissioni, nel microonde troverai il pranzo che Gems ti ha preparato. Saremo a casa per il tardo pomeriggio. Un bacio ed un abbraccio mio dolce Harold. Love,mom'. 《Oh cavoli lo avevo dimanticato》esclamò ad alta voce Harry, come se qualcuno potesse sentirlo, ma no era da solo in casa.
Mangiò velocemente il panino preparatogli da Gemma, e dopo aver riposto i piatti sporchi nel lavello, si diresse in camera sua. Arrivato in camera, si sedette vicino la sua scrivania e cominciò a tirar fuori gli appunti Filosofia e Sociologia. Non erano materie che Harry amava, ma era piuttosto bravo, prendeva sempre A in entrambe le materie. Cominciò a leggere le prime parole, quando il campanello di casa trillò. A quel suono Harry scattò dalla sedia facendola stridere e successivamente cadere a terra, e corse giu per le scale. Prima di aprire la porta si aspettava gia di trovare un altro di quegli stupidi bigliettini,ma una volta aperto il portone, la visuale che vi si presentò dinnanzi agli occhi, era molto ma molto più interessante. Harry rimase pietrificato dinnanzi al portone alla vista di quello spettacolo che beò i suoi occhi, capelli castani, occhi color ghiaccio, naso alla francese, labbra piccole e dolci, grandi mani che inspiravano film porno a tutti coloro che avevano il piacere di vederle, di bassa statura, muscoloso quanto bastava, lo si poteva notare dalla t-shirt attillata di color bianco panna, skinny jeans neri strettissimi e vans nere tradizionali. Era lì, dinnanzi a lui, in tutto il suo splendore, il suo sogno nel cassetto, il suo peccato più nascosto. Era proprio lì, il suo LOUIS..
《Hei Riccio, mi fai entrare oppure hai ancora intenzione di fissarmi come se avessi visto un fantasma?》chiese Louis con il suo fantastico sorriso che gli coronava le dolci labbra, quel sorriso che era capace di sciogliere anche la persona più dura al mondo. Harry continuò a fissarlo imperterrito e poi finalmente rispose 《Oh si scusami Louis, è che non mi aspettavo questa tua visita! Vieni entra pure》 disse.
Louis gli sorrise ed entrò in casa.

Pov Louis
Arrivato dinnanzi la casa di Harry non sapevo che fare, ero indeciso se bussare o meno. Ma non avevo scelta, dovevo vederlo. Dal momento in cui ci siamo scontrati per sbaglio a scuola , quella sua aria innocente e dispiaciuta per avermi urtato, mi colpì nel profondo, tanto che non facevo altro che fissarlo ovunque lo vedessi, ovviamente senza farmene accorgere. Finalmente mi decisi a bussare ed eccolo li che con la sua aria da bambino innocente aveva aperto la porta pochi secondi dopo. Mi cominciò a fissare dalla testa ai piedi come se avessi visto un fantasma, era così carino con quella rughetta tra le sopracciglia, che si creava quando si concentrava nell'ammirare qualcosa. Allora cercai di rompere il ghiaccio e dissi "Hei Riccio, mi fai entrare oppure hai ancora intenzione di fissarmi come se avessi visto un fantasma?" E lui ancora concentrato nel fissarmi, mi rispose "Oh si scusami Louis, è che non mi aspettavo questa tua visita! Vieni entra pure" E così entrai.

《Che bella casa che hai Haz. Complimenti》 disse Louis. Harry ancora imbarazzato per le vicende prima successe rispose titubante 《G..Grazie Louis. Sei gentilissimo》 il tutto accompagnato da un sorriso che cercò di far sembrare il più vero possibile. Louis gli sorrise e aspettò che Harry gli indicasse dove andare, così Harry gli chiese 《Vuoi una tazza di the, del caffè, una coca cola? Qualsiasi cosa tu voglia basta chiedere》 sorridendo sincero a Louis. Il liscio gli sorrise di rimando e Harry pensò 'cazzo quel sorriso un giorno mi ucciderà' e tornando alla realtà sentì Louis dire 《No grazie Haz sono solo passato a salutarti》. A quella affermazione Harry rimase impietrito, Louis non gli aveva mai mostrato così tanta confidenza, quindi non capiva il perchè di questa affermazione di Louis, e rispose 《Oh che bel pensiero Lou, molto gentile da parte tua e sono molto contento di questa tua visita》; senza negare che Harry cominciò ad avere un po di sospetto su questa cosa, perchè Louis aveva interesse nell'andarlo a salutare a casa sua, ma ora non ci voleva pensare, voleva solo godersi questa bella visita. Dopo aver fatto cenno a Louis di seguirlo per andare in camera sua, Harry cominciò a salire le scale e si diresse nella camera, dove poco prima aveva cominciato a studiare. Louis alla vista dei libri sulla scrivania intuì che Harry stava studiando e disse 《Ops scusa Harry stavi studiando, non volevo disturbarti》 ed Harry di rimando disse 《no tranquillo Lou, sei sempre benvenuto》 e gli sorrise.
Cominciarono a parlare del più e del meno e ogni tanto vi scappava qualche sorrisino da parte di entrambi. Passarono qualche oretta sempre a chiacchierare fino a quando Louis non ricevette una chiamata da qualcuno e aveva salutato Harry di fretta e furia ed era scappato. Harry trascorse il resto della giornata a studiare e quando Gemma e sua Mamma tornarono a casa per ora di cena, lui andò a farsi una bella doccia e dopo essersi vestito, scese in cucina per consumare la cena insieme alle sue uniche due donne più importanti della sua vita, e fare qualche chiacchiera con quest'ultime. La cena terminò e dopo aver augurato la Buonanotte alla sua mamma e alla sua dolce sorellina, lui amava chiamarla così bensì fosse più grande di lui, si diresse in camera sua. Era stanco morto e subito dopo essersi messo sotto le coperte, cadde in un sonno dolce e profondo, sognando unicorni e arcobaleni insieme al suo Louis.

                    #FINE CAPITOLO#

Our Life--Our LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora