2.Tu!?

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Come ogni giorno, la solita routine, scendo le scale di case e esco salutando prima i miei genitori. Aspetto qualche minuto e Ambar, il Chico Fresa, Gaston, Nina e Simon stavano al nostro punto d'incontro. Non so nemmeno perché vengo con il Chico Fresa a scuola.
Nina e Gaston si tenevano per mano e così anche Ambar e Simon e ci incaminammo tutti verso la scuola.

"Il tuo film preferito, Felicity? ", dice lui guardando Nina come mai prima.
"Lo sai benissimo, RollerTreck. ", risponde lei sorridente come non l'avevo mai vista.
"Dobbiamo spaccare, amore. ", dice Ambar convinta.
"Ovvio, tesoro.", dice Simon sorridendo.
"Non ti scoraggi mai tu, eh.", dice Simon ridendo e avendo una gomitata nello stomaco da Ambar e Simon sussurra un 'Ahi' divertito.
"Ok. Ok. Piccioncini, abbiamo capito, vi amate, lovvate e lodate. Ora basta. Mi fate venire il diabete così. Suu entrate.", dico io con una risatina nervosa mentre gli altri ridono.
"Forse è perché non hai nessuno con cui puoi fare la sdolcinata.", dice Matteo ridendo.
"Si vede che non mi conosci...",  dico io.
"Beh, ti conosco più di quanto tu creda.", dice lui convinto.
"Non ci conosciamo nemmeno da un giorno e già dici di conoscermi. Convinto il ragazzo eh.", dico io ridendo, intanto ci sediamo ai nostri posti.
"Devi lavorare oggi?", chiede lui.
"Mi vuoi per caso aiutare?", chiedo io.
"Ma fammi il piacere!", esclama lui ridendo.

La prof entrò e fecimmo lezione.
Dopo le lelezioni  io, Ambar, Matteo,  Nina e Gaston e Simon uscimmo.
Una ragazza si avvicinò a Matteo e gli diede un bacio sulla guancia.
"Altre tre ehh.", dice lui urlando, mentre noi altri ci incaminammo verso le nostre rispettive case. Durante il tragitto mi sentì sola, tutti con i loro ragazzi ed io sola.

Al Jam&Roller...

Matteo's POV.

Sono le tre e non c'è traccia di Luna.
Bene, benissimo.
E poi dicono che gli italiani sono in ritardo.
Bene. Benissimo.
Come lo sapevi che...
Io sono te e tu sei me. Che idiota.
Ah.

Vedo Luna arrivare, diciamo che si è vestita molto fresh oggi, molti colori, pantaloni rosa, maglietta bianca e giacca glialla neon. Bene, benissimo.
Lei si avvicina a me.
"Andiamo a pattinare, Chico Fresa? ", chiede lei.
"Ovviamente, Chica DeLivery!", esclamo io.
Arriviamo sulla pista e roteo più volte su me stesso, faccio qualche passo di danza e vedo Ambar e Simon entrare, fanno un entrata da 're della pista', roteano su se stessi, fanno salti da 20 cm,  Ambar fa un salto mentre Simon la tiene per i fianchi, uno spettacolo da wow. Ma non conoscono me e non sanno che farò di tutto pur di batterli,  amici o no di Luna, il problema è suo.
"Ti fidi di me?", chiedo io mentre lei mi guarda confusa.
"Non lo so. Perché?", chiede lei ancor più confusa di prima.
"Perfetto. Fai quello che ti dico.", le dico e le sussurro quello che deve fare anche se lei annuisce mi guarda confusa, quasi come se non comprendesse.
Ci mettiamo al centro della pista, tutti ci guardono, guardo Luna e lei annuisce, ma questa volta convinta. Facciamo un giro dandoci il cinque, poi prendo Luna per le mani e lei muove i piedi saltando e tenendoli sopra per qualche minuto, i nostri visi era vicinissimi, i miei e i suoi occhi brillavano, poi la attirai a me, lei fece una spaccata mentre io la verticale con un solo piede, roteo per secondi attorno a me e Ambar guarda Luna,  ma questa volta con disprezzo mentre Simon confuso e guarda me con disprezzo, gli altri applaudono e Luna se ne va accorta del disprezzo negli occhi di Ambar.
Se ne va con le lacrime agli occhi, credo che non volesse che io la vedo mentre piange.
Lei se ne va fuori dal Jam&Roller con i suoi pattini, io la rincorro. Nina sembrasse non fregandosene stando con Gaston, ha perso tutti a causa mia?
"LUNA!", urlo io e me ne vado, è solo colpa mia, non mi vorrà più vedere.

Luna's POV.

Me ne sono uscita dal Roller, proprio perché nessuno mi dovrebbe vederr né mentre piango e nemmeno mentre sono triste. Quelle che definivo un tempo mie amiche, loro se ne sono andate, non ho più nessuno ed è solo colpa mia.
"LUNA!", urla Matteo, mentre io vado avanti fregandomene di tutto e di tutti. Non mi giro, sembra che Matteo mi ha lasciata da sola, finalmente ha capito. Sbatto contro qualcuno.
"LUNA!", dice lui entusiasto, sgrano gli occhi.
"Tu?!", urlo io mentre lui mi abbraccia non accorgendosene delle lacrime.
"Non sei felice di rivedermi?", chiede lui euforico e io annuisco mentre mi asciugavo le lacrime.
"Che hai?", chiede Robin, il mio ex, l'ultimo che volevo vedere in questo mondo. Siamo stati fidanzati quest'estate, quando io compievo il mio sedicesimo compleanno, era troppo sdolcinato, troppo ossessivo e troppo geloso, uno insopportabile in teoria. Io scossi la testa, fregandomene di lui, lui mi prese per il polso e mi bació senza il mio volere, cercavo di ribellarmi, ma lui continuava a baciarmi. Un bacio senza nessun emozione. Poi me ne andai scappando con le lacrime più di prima e ritornai a casa.

Arrivo a casa asciugandomi le lacrime.
"Buona sera, tes...tutto bene?", chiede mia madre.
"Ho litigato con le ragazze, tutto si sistemerà. Scusami, ma io non ho fame.", dico a mia madre.
"Ma Non puoi non mangiarr...", dice mia madre, mentre io già stavo sopra.

Mi misi il pigiama con gli unicorni, piansi di nuovo.
Stavo male per quello che mi hanno fatto le mie migliori amiche ma in partr anche per il Chico Fresa perché non è venuto a ricorrermi.

Io credo che io il Chico Fresa, abbiamo un rapporto particolare. Ogni volta che 'litighiamo', subito dopo parliamo divertendoci e ridendo come se non ci fosse un domani. Non posso definirlo un amico, ma almeno è una di quelle persone che mi riesce a star bene, sento dei paesi e faccio finta di dormire.

"È la camera di vostra figlia,  signora? ", dice la voce di Matteo?
"Sì, entra, anche se sta dormendo, non fa niente.", dice mia madre.
"Grazie, signora Valiente.", dice lui con un sorriso a trentaduedenti, sbirciai e i suoi occhi erano pieni di rabbia, dolore e tristezza.
Lui si avvicina a me al letto.

"Lo so che non stai dormendo, non sono mica scemo, dai Chica DeLivery.", dice lui sorridendo,  allora io apro gli occhi e rido.
"Chi era quello?", dice lui spostandomi una ciocca dei capelli e mettendola dentro all'orecchio,  mi alzai. Io lo guardai confuso mentre lui divertito ma allo stesso tempo triste.
"Un mio amico.", dico io mentendo.
"Da quando gli amici baciano a caso?", chiede.lui ma questa volta arrabbiato.
"COSA?!", urla mio padre.
"Calmati, Miguel.", dice mia madre a lui, mentre noi ridiamo loro se ne vanno.
"Scusami...", dice lui.
"Non ti preoccupare.", dico io sforzando un sorriso.
"Comunque io... vado. Ci sentiamo domani, ciao Chica DeLivery. ", dice lui con un sorriso a trentadue denti e toccandomi la spalla gesticolando un 'Stammi bene'.

Mi addormentai.

Matteo's POV.

Scesi dalla stanza di Luna,  ero geloso? Di quello che l'ha baciata? Non lo so, ma ho in mente un piano prr far avvicinare la Chica DeLivery a me.

Scendendo,  salutai i suoi genitori, il padre mi guardava confuso mentre la madre felice.
"Buona sera e scusatemi di nuovo per l'orario, signori Valente.", loro mi guardano e mi salutano e io uscì.

La casa era piccola, beh, io ho una villa.
Arrivai a casa, mangiai e me ne andai in camera.

------SpaCE MEEE---

Se vi è piaciuto, spolliciate, commentate e seguite le persone che vi voglio bene, non fate l'errore di Ambar e di Nina.

Ve se amaaa
-Andreaaa

Io ho bisogno di te~LutteoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora