Luna's POV.
Mi svegliai, mi preparai e metto la divisa del North South College, nonché il Black.
Scendo le scale e do un bacio sulla guancia ad mia madre.
"Stai attenta, cammina sempre av...", dice mia madre.
"A dopo, mamma!", urlo io uscendo dalla porta.Presi le cuffie e questa volta ascoltai 'Dangerous Woman' di Ariana Grande, una delle canzoni che adoro.
Camminando, sento qualcuno che mi ruba una cuffia.
"Ma cosa?!", dico io quasi urlando, mi giro e c'è il Chico Fresa che stava sentendo la musica e canticchiando la canzone, io mi metto a ridere.
"Hey, Chica DeLivery. ", dice lui sorridendo.
"Ma dimmi un po', chi ti ha invitato?", dico io ridendo.
"Sai, è il vento che mi ha portato sotto questo balcone. ", dice lui recitando e dimenticandosi le parole.
"Se volevi recitare Romeo e Giulietta, hai sbagliato tutto. Ma proprio, tutto.", dico io ridendo.
"Come va?", chiede lui.
"Uhm...passo. ", dico io con un sorriso falso.
"Senti, lo so che abbiamo iniziato col passo sbagliato...ricominciamo?", chiede lui.
"Mi dispiace, Chico Fresa, ma no.", dico io ridendo.
"Ma...Io volevo ricominciare e tu vieni da me e dici di no. E poi dici che la colpa è la mia, se non voglio socializzare, saranno fatti miei!", dice lui.
"AH SI?", dico io arrabbiata.
"SI.", urla lui.
"Allora me ne VADO.", dico io ritornando indietro.
"Ma che fai, la scuola è di là. ", dice lui divertito e io cambio direzione andando avanti.
"Ah, si scusa, Chico Fresa.", dico io e lui scoppia a ridere.
"Faccio ridere? Perché ridi?", esclamo io e lui continua a ridere.
"Sei così buffa, sbadata, car..cartacea.", dice lui gesticolando un 'che sto dicendo?' E io mi metto a ridere.
"Sono carta, Chico Fresa?", dico io ridendo.
"Bel paesaggio.", dice lui e io fisso il paesaggio. Il paesaggio autunnale, le foglie che cadono, i colori rosso, verde, giallo e ancora verde.
"Di che stavamo parlando?", dico io confusa e lui ride.
"Andiamo a scuola, su.", dice lui.Arrivata a scuola, tutti mi fissavo e sussurravano qualcosa su di me.
Nina si precipitò da me.
"Luna. Luna. Guardami.", dice lei mentre io la ignoravo completamente e il Chico Fresa se ne andò lasciandomi sola.
"Ehi, Lunita.", dice Ambar guardandomi con disprezzo.
"Ciao.", dico io abbassando lo sguardo.
"Ma dai, si è fatta il fidanzatino eh.", dice Simon ridendo di me e Ambar si unì a lui.
"Lasciatemi in pace! Un tempo eravamo amici.", dico io con le lacrime agli occhi.
"Un tempo. Prima che tu volessi rubare il nostro posto.", dice Ambar sistemandosi una ciocca.
"Nina. Vieni. Simon. Sediamoci.", dice Ambar e così fecero. Io stavo per uscire di classe per andare al bagno, quando la campanella suonò.
Vado al mio posto e Matteo mi guarda confuso.
"Che hai? Hai risolto?", chiede lui.
"Tu credi?", dico io mentre una lacrima mi scendeva dall'occhio, lui mi stava per abbracciare ma io rifiutai e mi asciugai la lacrima.
La prof entra e tutti ci mettiamo ai nostri posti, Matteo durante la lezione ha cercato di consolarmi un po più di volte, ha fatto anche un po' lo stupido con l'intento di farmi ridere e ci è riuscito a tutti i costi.La lezione finisce, così io raccolgo la mia roba.
Ma qualcuno mi blocca il passaggio.
"Lunita, alle tre al Jam&Roller.", mi dice Simon e io annuisco lievemente.
Saluto Matteo e gli faccio un segno come dire 'Va tutto bene.'Al Jam&Roller.
Sono le tre e presi il mio zaino e lo misi dentro all'armadietto mentre Nina, Ambar e Simon vennero da me.
"Allora. Se tu lasci la gara, potrai essere di nuovo nostra amica, Lunita.", dice Ambar.Matteo's POV.
Stavo andando agli armadietti quando Simon, Nina e Ambar sembrano precedere. Quindi dopo che loro sono entrati, mi nascondo.
"Allora. Se tu lasci la gara, potrai essere di nuovo nostra amica, Lunita.", dice Ambar.
"Io...", dice Luna.
"Vuoi davvero perdere il piacere di stare tra i popolari a pattinare?", chiede Simon, tanto dopo gli spacco la faccia.
"Dai, Lunita. Posso svelare uno dei tuoi segreti. Eravamo amiche e sai che potrei dire i tuoi segreti a tutta la classe, ah no aspetta, tutta la tua scuola. In più farti espellere dalla scuola.", dice lei fredda.
"NON POTETE CHIEDERMI QUESTO.", urla Luna. Si, dai Luna, vai così.
"Ah no? Devo incominciare con il tuo segreto tipo che hai paura dei tuoni o che non sai nuotare?", chiede Ambar.
"Mi ritereró dalla gara!", esclama lei.
"Brava, Lunita. Hai capito. Bene. ", dice Ambar venendo verso di me allora io faccio finta di ascoltare la musica.Vado verso Luna.
"Tutto bene?", chiedo io.
"Sì... rimandiamo le prove.", dice lei.
"Perché? È successo qualcosa?", chiedo io.
"Nono. Tranquillo. Ho bisogno di andare a casa.", dice lei.
"Ah, il lavoro, le consegne, il pattinaggio...", dice lei.
"Faccio io.", dico io.
"Davvero?", chiede lei.
"Certo", dico io, lei mi abbraccia e mi saluta.
"Sono o non sono un gentleman?"
"Sempre lo stesso.", dice lei roteando gli occhi e io sorrido.
"Ciao, Chica DeLivery! ", dico io sorridendo.
"Ciao, Chico Fresa.", dice lei.Vado da Tamara.
"Tamara, oggi Luna non può. Consegno io.", dico io.
"Davvero? Grazie Tamaraaa.", dice lei euforica abbracciandomi.
Lei mi da il necessario e io vado a consegnare.Odio veder Luna così, e sto cambiando? Per Luna? Sono confuso.
Arrivo a casa e mi butto sul letto, anche oggi i miei non ci sono.Luna's POV.
Perché a me? Che ho fatto? È un inferno. La mia vita è uno schifo.
Piango. Di nuovo.
Sono entrata a casa.
"Mamma, non mangio.", dico io.
"Tesoro, tutto bene?", chiede lei.
"Si, mamma. Ho mangiato qualcosa al Jam&Roller, non ti preoccupare.", dico io rassicurandola. Lei mi da un bacio sulla guancia e salgo le scale.Mi arriva un messaggio da Matteo.
《Buonanotte, Chica DeLivery ●》
《Notte, Chico Fresa xD》Mi addormentai tra le lacrime. Un'altro giorno così. Sto male. Per loro.
-----------SPAZIO MEEEE-------
《Se vi è piaciuto spolliciate, commentate e condividete. 》
《Non vi dimenticate di dire se vi è piaciuto.》
《Okay, vi sto viziando.》
《Adoro questi cosi 《》》
《Ve se amaaaaaa》
《Andreaa》
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Io ho bisogno di te~Lutteo
FanfictionQuesta è una storia Lutteo. Luna, la ragazza solare, gentile, ma ha il suo caratterino. Matteo, il popolare della scuola, il suo comportamento è una conseguenza di tanti trasferimenti, dannatamente lui.