14. Dopo un po' di anni. (epilogo)

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(leggete lo spazio d'autrice alla fine, per piacere. Buona lettura)

Io e lui stavamo su quell'aereo. Su quell'areo che sonnai quando ero una ragazzina. Stavamo andando in Italia. Era il 23 sera ed avevamo un lungo viaggio davanti a noi, 22 ore. Avevo in braccio la nostra bambina, si chiamava Emma. Una bambina dai capelli bruni e gli occhi marroni.
"come sta la mia bambina?", Mi chiese Matteo.
"bene", sorrisi.
"ti posso dire una cosa?"
"racconta."
"quand'ero più o meno adolescente sognai proprio questa scena"
"Davvero?"
"si, buffo, no?", E lui annuì.
"È proprio vero che i sogni si avverano!", Disse lui lasciando un bacio sulle mie labbra.

Ci mettemmo a dormire, ma dopo qualche ora mia figlia Emma svegliò me e tutto l'aereo.
"mamma, Emma piange!", Disse Bruno.
"lo so, lo vedo!", Presi la bambina e la cullai.
"Ma non potevano venire i tuoi da noi?!", Chiese a Matteo che stava ancora dormendo, mentre un sacco di persone mi guardavano male ed io mi scusai.
Bruno in quel momento mi diede un bacino sulla guancia, aw, che ruffiano, proprio come il padre!
Per fortuna la piccola si calmò e giocò un po' col fratellone.

Il giorno dopo atterrammo a Pescara, finalmente!
Matteo prese la piccola in braccio e con l'altra mano mantenne la valigia, mentre io con una mantenevo la valigia e con l'altra Bruno, e Bruno a sua volta aveva un piccolo zainetto sulle spalle.

"Ho fame!", Si lamentó il piccolo.
"Ora i nonni vengono a prenderci e mangiamo da loro"
"Okay.."

Due persone da lontano alzavano la mano e ci invitavano ad andare.
"Matteo!", Gridò uno di loro.
"È mio padre", si mise a ridere e noi andammo da loro.

"Hey, bello di mamma!",  La mamma bbracciò Matteo e il mio suocero abbracciò me.
"Luna, eccoti qui! Bienvenida!", Ed abbracciai lei mentre Matteo abbracciò il padre.
"Uh, finalmente vedo Emma, che bella bambina!"
"Eggià"

Andammo in macchina e guidammo verso casa.
Mangiammo un panino e poi di sera, a mezzanotte...

"AUGURIII!", Gridò il padre e Bruno il piccolo sbatteva le mani, era proprio felice.
"La bimba dorme!", Disse lavoro madre ed io mi misi a ridere.

Ci dividemmo i pacchi e lo scartammo.
Io avevo ricevuto un profumo da parte dei miei suoceri, un anello Pandora dal mio amour, un disegnino dal mio Bruno e una rosa da Leo, il fratello piccolo di Matteo.

Andammo nella vecchia stanza di Matteo, misi Bruno a dormire accanto a me e Matteo mi baciò all'improvviso ed io ricambiai.

"Sei accorto di zuccheri?", Dissi sorridendo.
"Mi mancavi", disse con quella voce dolce ed io gli sorrisi.
"Dormiamo sono stanca"
"Ma coooomeeeee"
"Cretino", mi misi a ridere, lui mi prese e mi abbracciò.

Era tutto come all'inizio della nostra relazione, frasi dolci ma allo stesso tempo quel "botta e risposta".

Il nostro matrimonio era magico, mi sono messa a piangere per quasi tutta la cerimonia.

Quando partorì Bruno, Matteo lavorava fuori, ma è riuscito a prendere un aereo e mi è stato vicino.

I genitori di Matteo vivevano con lui a Buenos Aires, ma si sono trasferiti di nuovo in Italia per passare la pensione a Pescara.

Dopo un sacco di anni, sono ancora la migliora amica di Àmbar e Nina. Gastón dovette partire per la sua borsa di studio e Nina andò a studiare anche lei li. Àmbar e Simón si sono purtroppo lasciati. Ora Àmbar sta con un certo Mike e Simón sta con Jim, la spagnola.

Spero solo di vivere altri momenti come questi con la mia famiglia.
Anche se lo sanno già, voglio tanto bene a loro.

*****
Ebbene sì, ragazze/i siamo arrivati alla fine della storia. Non so se farò un sequel per capire un po' la vita matrimoniale dei due piccioncini, ma se lo farò, vi avviserò.

Vi volevo comunque ringraziare, per i voti, per i commenti e per le visualizzazioni. Ma soprattutto perché siete rimasti con me fino alla fine.
Grazie mille.

Vi voglio augurare un buon Natale  e un buon anno nuovo.

-la vostra Andrea

Io ho bisogno di te~LutteoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora