6.Ti odio.

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Lunedì. Ed ecco la routine come al solito. Mi lavo, mi vesto con l'uniforme, scendo le scale, saluto i miei, prendo le cuffie e ascolto la mia playlist, mentre aspetto Ambar, Simon, Nina, Gaston e Chico Fresa.

"Hey, Luna!", dicono all'unisono la bionda e la secchiona stringendomi. Mentre Simon si limitò ad un cinque.
"Buongiorno ragazze. Avete energia da vendere, oggi, eh?", dico io.
"Perché dobbiamo andare a scuola con Chico Fresa? E Ambar...come può un Chico Fresa essere...",dico io quando Nina mi diede una gomitata.
"Cosa c'entra Ambar con Matteo?", chiede Simon tra un misto arrabbiato e geloso.
"Niente. Non ti preoccupare.", dice Ambar mentre mi assassina con lo sguardo.

"Ah. Non lo sapevi? Io e Ambar stavamo insieme.", dice Matteo sbucando dietro di noi e Simon aveva gia un pugno pronto per lui.
"Allora. Basta. Io non ci voglio venire con un Chico Fresa a scuola! Si crede chissà chi e compare sempre quando non deve! Ti odio.", dico io arrabbiata.
"Più volte mi dici che mi odi, sono sempre convinto del contrario.", dice Matteo divertito mentre io roteo gli occhi e cercavo di mantenermi.
"Sennò che fai, chiami il tuo nuovo fidanzatino?", chiede lui provocandomi e io cercavo di mantenere la calma.
"Oh, Ma certo. La piccolina piange sempre, è sempre depressa. Non è vero, Chica DeLivery?", chiede Matteo mentre io camminavo avanti e guardavo davanti.

È insopportabile! Non lo sopporto! Si crede sempre il migliore. E lo dovrò sopportare sempre.

"È proprio un asociale. Una ragazzina alla prima mano. Si innamora sempre. A volte ha un'energia, mentre a volte piange e vuole solo un po' di conforto.", dice lui provocandomi quando io avevo già gli occhi lucidi.

Ambar stava con Simon mano nella mano, mentre Gaston e Nina parlavano di film di fantascienza.

Allora arriviamo finalmente nel corridoio della scuola. Mi asciugau le veloci lacrime, quando Matteo si girò vicino a me e gridò a tutti:
"Guardatela. La piccolina sta piangendo!".

Tutti ridono, mi sento morire dentro, Simon e Ambar se ne sono andati già in classe, mentre così anche Gaston e Nina. Allora io mi avvio verso il bagno.

Mi sento male. All'inizio era simpatico, ma ora è diventato uno stupido. Un vero Chico Fresa!

Guardo l'orologio e sono in ritardo di cinque minuti.
Avevo gli occhi rossi e non avevo nemmeno dei trucci con me. Ambar stava in classe. Quindi decido di andare in classe. Fuori la porta, c'è il Chico Fresa.
"Che hai?", chiedo lui mentre io lo ignoro ed entro nella classe.

"Signorina Valente!", urla la prof di matematica, colei che mi odia e che cerca di abassarmi sempre la media.
"In questa scuola non bisogna solo avere una buona media, ma anche essere rispettosi! Tu e Balsano avete Lo stesso motivo.", urla la prof.
"Prof, io non mi sent...", dico io quando incontro lo sguardo di Ambar che mi voleva far capire cosa avessi ma io scossi la testa.
"NO! SIGNORINA, FUORI.", urla lei e io vado fuori sbattendo la porta, anche se sentivo la prof fare un discorso su di me.

"Che hai combinato?", chiede lui e io lo ignoro, lo faccio solo per non incontrare il suo squardo
"LUNA.", urla lui ma io lo ignoro.
Sento il suo respiro sul mio collo e mi sento osservata alzo lo sguardo e stavamo a pochi centimetri di distanza, mi fissa. Mi fissa. Mi fissa. Mi irrita.
"SMETTILA!", urlo io spingendolo e facendolo cadere per terra.
"Perché hai pianto?", chiede lui curioso.
"Fatti miei, no?", dico io.
"Mi dispiace. Ma i tuoi fatti, sono pur sempre i miei.", dice lui.
"Non ero una ragazzina che piange sempre? Non ero una fredda? Non ero depressa? Beh, colpa tua.", dico io a denti stretti.
"È per quello?", dice lui.
"Oh, perspicace il Chico Fresa, oggi.", esclamo io.
"Scusami.", dice lui.
"Scuse non accettate. Ti odio. All'inizio ti credevo diverso, ma mi sono ricreduta, sei peggiore.", dico io triste.
"Non puoi capirmi.", dice lui.
"Oh, tu non puoi capire me. Non sai come ci si sente. Tu sei quello popolare, tu sei quello bello. Tu sei colui che tutte amano. Io al massimo il contrario. Sai, quante volte ho litigato con i nostri compagni di classe, perché erano insopportabili? Sai quante volte mi sono cacciata nei guai? Oh, non lo sai. Tu non mi conosci. Nemmeno Ambar, mi conosce. Nessuno mi capisce. Ogni volta che mi affezziono a qualchno se ne va.", dico io arrabbiata.
"Invece ti capisco. Sai quante volte mi sono traferito per il lavoro di mio padre? Italia, Messico, Londra, Cina e Argentina. La vita da millionario non è mica facile. Ah, Chica DeLivery, mi hai fatto un complimento. ", dice Lui facendomi l'occhiolino.

Allora noi entriamo in classe.

Finita la lezione, lei mie amiche a stento mi calcolano perché stanno con i loro ragazzi, allora mi incammino verso casa e mangio.

Poi scendo e chiamo Robin, lo voglio vedere.
《Ciao. Ci vediamo tra mezzora al parco.》
《Scusa, ma non posso.》
《Ah, okay.》

Allora mi incammino verso il parco.
Vedo Robin baciare Ada? Aspetta, cosa?

Rimango in mobile per qualche secondo quando Robin si avvicina a me.
"Lei mi ha baciata. Per far ingelosire Matteo! Io amo te.", dice lui. Ho il cuore in gola. Anch'io lo amo, ma stare con lui sarebbe un problena, significa problemi.
"Anch'io. ", dico io e lo bacio. Il bacio era come una volta. Pieno di emozioni positive, incredibile.

Mi giro attorno e vedo Ada e Matteo baciarsi, potrei vomitare.

Noi ci incamminiamo verso il parco.
"Che c'è? ", dice lui.
"A cosa ti riferisci.", dico io indiffetente.
"I tuoi occhi.", dice lui.
"Ah, la tua bocca. Ma che dici!", dico io ridendo e così anch'io.
"Va bene. Ti va di non andare a scuola domani? Andiamo in un altro posticino a pattinare.", dice lui e io annuisco. Ma mi maledisco subito. Problemi e problemi.
"Ciao.", dico io e lui mi saluta dandomi un bacio sulla guancia.

Vado a casa, mi cambio e mangio. Domani è un altro giorno.

Spazio MEEEEE

Diciamo che questo capitolo mi rispecchia. La prima parte soprattutto.  In pratica quello che hanno detto Luna e Matteo e quello successo all'inizio siamo io e uno della mia classe tutto il tempo, ma con parolacce. Solo che lui è basso ed ha gli occhi verde smeraldo, mentre io sono più alta di lui e ho gli occhi marroni. E diciamo...beh, una lunga storia x

Comunque, se vi è piaciuto spolliciate e commentate.

Ve se amaaa

Andrea.

Io ho bisogno di te~LutteoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora