3:34 a.m. Bariloche, Argentina. Sabato
La notte è profonda, Thomas si è vestito di scuro, ma non elegante. Pantalone cargo, anfibi, softshell, un berretto a cuffia, un zainetto e per completare un paio di guanti. Sembra che voglia rapinare qualche suo vicino, ma invece ha tutta l'intenzione di andare a "spiare" alcuni dei contatti che è riuscito a trovare.
Vicino a lui, nella stessa Bariloche, vi sono un paio aziende o società che vuole controllare. Inizierà da un magazzino all'ingrosso di alimentari e successivamente a un impresa edile molto grande. Ma bisogna capire come arrivare.
La casa è completamente fornita di qualsiasi gadget possa aver qualunque agente, spia, è il garage non è da meno.
Ci sono tre mezzi un SUV Mitsubishi L200 dotato di tutte le attrezzature necessarie per partecipare alla Parigi - Dakar o per girare al meglio nella Patagonia. L'altro mezzo è una Infinity Q70, più comodo e più in linea con la sua copertura. L'ultima è un auto ideale per tutto, una Ford Fiesta RS da rally ma senza tutti gli adesivi degli sponsor. Di colpo si sente come un bambino quando riceveva i regali per natale.
Sceglie la Fiesta, un auto più duttile, cosi mette le sue cose dentro ed esce da casa. Guida con prudenza, non vuole attirare l'attenzione del vicinato. Del resto è un tipo di auto, la Fiesta RS, che si sente arrivare, specie se il motore è su di giri. Guida attraverso la città. Passa normalmente inosservato a parte per i giovani che restano più di stucco vedendo una Fiesta da rally che non una classica supercar.
Guida fino a una sorta di zona industriale. Si trova quasi fuori città. Si ferma a un paio di isolati di distanza dal primo edificio, il magazzino alimentare. Per fortuna non c'è molta illuminazione stradale cosi che la sua auto quasi sparisce. la parcheggia in una zona buia e s'incammina senza preoccuparsi troppo.
Si avvicina alla recinzione del magazzino. Non è sorvegliata, ma il resto lo è, con tanto di guardia che fa la ronda, telecamere e illuminazione da stadio che inquadra gli ingressi. Ma niente di questo gli crea un minimo di problema. Cerca un punto più isolato per scavalcare la recinzione, come la oltrepassa si avvicina all'edificio principale. La guardia è molto prevedibile, esce dalla guardiola, cammina verso l'ingresso principale, poi l'ingresso merci, il parcheggio dei mezzi, il cancello e rientra dentro facendo questo giro in una decina di minuti.
Non gli interessa il magazzino, vuole andare negli uffici. Si guarda attorno per trovare un punto di accesso. Il locale tecnico è vicino all'edificio principale, ed essendo più basso, potrà salire sul tetto, per poi salire sull'edificio. È cosi fa.
Non ci sono segnali che sul tetto ci siano telecamere o altri sistemi di sicurezza, ma in ogni caso cammina con prudenza. Non ci sono porte, l'unica possibile via di accesso sono le finestrelle del bagno che sono facilmente raggiungibili dal tetto. Ma non facilmente fruibili per entrarci.
Si avvicina al bordo del tetto. Prova a stendere la mano per toccare la finestra, ma niente, riesce solo a sfiorarla con le dita. Decide cosi si fare una mossa un po' più azzardata. Dallo zaino prende una corda e una cintura di sicurezza. Fissa la corda sul palo dell'illuminazione, si aggancia alla corda e si cala giù dal tetto. Raggiunge una finestra aperta, ma quelle del bagno sono finestre a bilico orizzontale e lo spazio utile per infilarsi è minimo per non dire quasi inesistente. Si avvicina con la mano cercando di raggiungere il gancio che tiene bloccata la finestra in quel modo. Ma non è facile, lui è appeso su un muro, una guardia che se alzasse lo sguardo potrebbe vederlo e in un più è quasi incastrato con la mano dentro l'edificio per aprire quella maledetta finestra. Ma non demorde, con un po' di insistenza riesce a sganciare la finestra, cosi da aprirla ed entrare dentro.
Una volta dentro il bagno fa attenzione hai eventuali sensori di movimento. Ma sembra che questi apparati di sicurezza semplice manchino. Ma resta sempre cauto. Per fortuna all'interno l'ufficio ha le targhette coi vari reparti, cosi inizia dirigendosi alla postazione della contabilità. Accende il computer, ma è richiesto una password, allora infila la sua solita chiavetta, che una volta messa fa tutto da sola, cracka il sistema e accede al computer e al loro software di gestione. Esporta tutte le loro fatture e le anagrafiche dei clienti.
Prima di allontanarsi decide di fare un controllo li stesso. Esamina tutti i clienti che ricevono regolari spedizioni e il tipo di materiale spedito. Subito gli salta all'occhio un cliente che da un anno riceve merci, dal tipo sembra un piccolo negozio e di per se non è strano, ma lo è il sistema di pagamento e la frequenza con cui riceve le spedizioni. Ogni due settimane e pagamento in contanti. Chi paga le merci in contanti? E soprattutto con un lasso di tempo cosi breve?
La cosa lo incuriosisce molto. Decide di controllare la bolla, per vedere dove viene mandata la spedizione. Scopre che le destinazioni sono varie, mai lo stesso indirizzo, ma l'autista è sempre lo stesso. Ora ha una traccia molto forte da seguire.
Spegne il computer e percorre la strada a ritroso per uscire. Esce dalla finestra del bagno, riaggancia la finestra al fermo, risale sul tetto e come è salito cosi scende e se ne va verso l'auto.
Ma è vittima del suo stesso nascondiglio non trovando l'auto. Ma grazie al telecomando fa accendere le luci cosi che riesce a trovarla.
In auto collega la chiavetta al suo portatile e comincia a scaricare tutte le informazioni. Solo questo basterebbe per ritornare a casa e analizzare le nuove tracce. Ma decide di andare al secondo obbiettivo, l'impresa edile. Che non è distante, ma e fuori dalla città. In quello che sembra essere una sorta di ex miniera.
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A Different War
ActionPer rispondere alle crescenti minacce alla sicurezza degli Stati Uniti e del mondo dai programmi sempre più sofisticati con cui terroristi ed organizzazioni criminali proteggono i loro piani, agenti segreti vanno su ogni campo di battaglia immagina...