2:00 a.m. Managua, Nicaragua. Giovedì
Sanderson si alza quasi automaticamente, sembra come se non fosse andato a letto o come se si fosse coricato cinque minuti prima. Prende tutti i suoi bagagli, scende all'ingresso e trova il portiere di notte che come lo vede quasi si spaventa. Non sarà abituato a vedere gente andare via a quell'ora.
Senza usare una parola in più paga il conto ed esce. Mentre carica l'auto sente delle risate dietro di lui, si volta tenendo la mano sulla pistola, pronta a far fuoco. Falso allarme. Sono le tre ragazze di prima che ritornano dalla loro serata. Ma sono cosi "cotte" che non si accorgono nemmeno di lui.
L'aeroporto si trova all'altro capo della città, ma visto che piena notte, il traffico è pressoché inesistente e ci si arriva una mezz'oretta. Passa di nuovo davanti al consolato Brasiliano e all'ambasciata Americana. Li quasi si sofferma a guardare l'edificio, ma un attimo dopo preme sull'acceleratore e riprende il suo viaggio.
Entra nella zona dell'aeroporto e si dirige presso il terminal dei voli privati. Parcheggia l'auto, scende i bagagli ed entra dentro. Ma prima si avvicina alla ruota posteriore destra, si abbassa come se si dovesse allacciare le scarpe, e senza dare nell'occhio posa la chiave in punto del sottoruota.
All'interno non sembra il classico terminal, sembra di più un salotto vip.
«Salve signore, posso esserle d'aiuto?» Chiede l'assistente mentre lo vede avvicinarsi al desk.
«Sono Sanderson, ho un volo da prendere» risponde passandogli i documenti.
«Bene, controlliamo subito». Digita le informazioni sul suo computer e con un sorriso comunica i dati. «Un volo per Bariloche, Argentina. giusto?»
«Si, giusto.»
«Bene il suo aereo e già qui. L'aiuto con i bagagli» prende le valigie e le posa su un carrello. Si diriggono insieme al controllo doganale. Si toglie gli oggetti metallici e li posa insieme al cellulare su un vassoio per il controllo. Passa al metal detector, nessun problema. Mentre si sistema vede passare anche le valigie. Quella dei abiti, nessun problema. Quelle con le armi, nessun problema. Il monitor mostrava che all'interno c'erano abiti e cose affini, ma niente che poteva indicare che c'erano armi.
Un po' incuriosito e pensieroso, cerca di capire come mai la valigia con le armi sia passata senza problemi. Poi si ricorda che qualche anno prima era stato messo al corrente che avevano studiato un sistema per non far vedere all'interno delle valigie. Che nella parte superiore, subito sotto alla parte rigida, era stata messa un lamina in metallo che raffigurava, come una stampa in rilievo, l'interno di una valigia normale. Soddisfatto da questo, sale sul van che lo porta all'aereo
Un Gulfstream G550 e già pronto sulla piazzola di attesa. Appena l'auto si ferma l'assistente di volo e il pilota scendono per dargli il benvenuto. Mentre si salutano, l'autista aiuta il pilota a caricare le valigie, e l'assistente accompagna Sanderson dentro l'aereo.
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A Different War
AksiPer rispondere alle crescenti minacce alla sicurezza degli Stati Uniti e del mondo dai programmi sempre più sofisticati con cui terroristi ed organizzazioni criminali proteggono i loro piani, agenti segreti vanno su ogni campo di battaglia immagina...