Capitolo tredici.

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Stamattina è una brutta giornata.
Stanotte ha iniziato a piovere, ho dormito male per colpa dei tuoni, ne ho il terrore.
Tra poco dovrebbe arrivare Scott, tengo controllato se arriva dalla finestra di casa, per prendere meno acqua possibile.
Mi sono messa un paio di leggings grigi, e un maglione abbastanza largo dello stesso colore con un paio di nike bianche, i capelli li ho legati in uno chignon disordinato.
Spero di incontrare Nathan, mi sono decisa a diglielo, spero non cambi il suo interesse.

"Pronta ad iniziare?" Chiede Scott.
"Pronta a subirmi le occhiatacce di Madison e le sue amichette? Certo." Affermò ridendo.
Madison é l'ex di Scott, non ci sopportiamo affatto, è considerata la ragazza più bella del college, ma anche la stronza più snob e viziata e le sue amichette non sono da meno.
"Vi proteggo io" ride schiacciandomi l'occhiolino e accarezzandomi la pancia.
"Hai già scelto qualche nome?" Domanda.
Non avevo ancora pensato al nome, volevo aspettare di sapere il sesso.
"Sinceramente no." Rispondo.
"A Natale tornano, Simon, Thomas e Noah." Lo avverto cambiando discorso.
Scott li aveva intravisti qualche volta quando passava da me, ma erano sempre tutti di fretta e non hanno mai avuto modo di conoscersi, quest'anno spero ci sia occasione.
"Non scendi in Italia quindi? Dalla sua espressione sembrava contento dell' idea che passassi le vacanze qui.
"Per la tua felicità, resto" rido.

Dopo un ora di finalmente siamo arrivati al campus, prendo la borsa che avevo preparato con dentro alcuni vestiti da tenere nel dormitorio.
"Dammi, ti aiuto io." Scott mi prende la borsa e mi accompagna verso la stanza.
" Alison dormirà ancora, ci vediamo alla mensa più tardi?" Chiedo
Lui annuisce e mi dà un bacio sulla fronte.

Alison non sapeva sarei tornata oggi, volevo farle una sorpresa.
Appoggio la borsa sul letto e mi dirigo da lei.
"Alison, svegliati" le sussurro piano solleticandole il naso con una ciocca dei suoi capelli.
Lei fa qualche versetto poi dice "Ancora cinque minuti Rachel."
"Rachel! Che ci fai qui?" Si alza di colpo e mi abbraccia.
"Sorpresa! Dai muoviti che dobbiamo raggiungere gli altri." Affermò facendola alzare.
Mentre lei si prepara le racconto tutto ciò che é successo con Nathan.
"Lasciati dire che sei una stupida." Afferma.
"Lo so, dopo gli parlo e gli dico tutto." Le dico.
Continuò poi dicendogli di mamma.
"L'ho saputo, mia madre me lo ha detto ieri." Dice ridendo.
Ormai entrambe le conosciamo, non c'è cosa che non sappiano una dell'altra.
"Sono pronta, possiamo andare." Incalza.
Ci dirigiamo verso la mensa e tutti gli occhi sono puntati su di me, cerco con lo sguardo quello di Scott, ma non lo trovo.
Taylor oggi non c'era, non stava molto bene, quindi è rimasto in stanza, più tardi andrò a trovarlo.
"Sono qui ragazze." Giro lo sguardo in direzione della voce.
Scott, stava seduto al tavolo con tre vassoi, colmi di cibo, ha preso la colazione anche a noi.
"Capisco che la colazione è il pasto più importante, ma così finisco ad ingrassare." Afferma Alison.
Scott ride.
"Ti amerei anche se avresti un paio di chili in più." Ribatte baciandola.
Solo così carini insieme.
"Non si fanno queste cose in pubblico."dice una voce dietro di me.
"Per favore Jason, non iniziare." Sbuffa Scott.
"Ciao Rachel finalmente sei tornata. È bello rivederti. Come stai?" Domanda dandomi un bacio sulla guancia.
Jason è uno degli amici di Scott, fa parte della squadra di football.
Come tutti gli altri ha un fisico pronunciato, ha gli occhi marrone chiaro, e i capelli dello stesso colore.
"Ciao Jason, sto bene grazie tu?" Ricambio.
"Sono triste, sono a corto di ragazze." Ride.
"Sei sempre il solito tu." Gli do una pacca sulla spalla.

Tra poco ho la lezione di italiano insieme a Scott e Alison.
"Hai visto Nathan stamattina?" Chiedo mentre ci dirigiamo verso l'aula.
Stamattina non l'ho affatto visto.
"Mentre venivo via dalla tua stanza, l'ho visto che parlava con Madison." Mi informa.
Il mio viso si fa serio.
"Che vuole quella stronza di Madison da Nathan?" Sbotta Alison.
"È da quando è arrivato che gli sta dietro, ma Nathan non ne vuole sapere." Mi guarda.
A quelle parole faccio un sospiro di sollievo.
"Devo parlarci, vado a cercarlo." Dico andandomene.
"Ma Rachel tra poco inizia la lezione!" Dicono insieme.
Mi giro e faccio spallucce.

"Scusa." Affermò.
Sono finita addosso ad una ragazza.
"Ah, sei tu." Dico quando quest' ultima si gira.
Madison.
Capelli biondo finto, occhi scuri,vestiti striminziti. Mi chiedo se non abbia freddo.
Difronte a me c'era Nathan oltre a lei, lui mi guarda sorpreso, sempre così bello, io abbassò lo sguardo.
Stavano parlando da così tanto tempo?
"Ciao Rachel, ti trovo.... Ingrassata." Afferma.
"Si. Direi proprio ingrassata." Riafferma guardando idea capo a piede.
"Ciao Madison, ti trovo... Sempre la solita stronza." Ribatto
"Anzi, forse un po di più rispetto al solito, qualche ragazzo non è caduto ai tuoi piedi?" Proseguo.
Nathan alle sue spalle ride, lei mi fulmina con lo sguardo.
"Ti cercavo, dovevo parlarti, ma vedo che sei occupato." Affermo mi volto e riprendo a camminare aumentando man mano il passo.
Prima di girare l'angolo lo guardo, lui mi guarda.
Le parole di Madison mi avevano infastidita parecchio, di più il fatto che Nathan era ancora con lei a parlare.
Perché mi dava così fastidio?
Una lacrima scende sul mio viso.

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