Capitolo nove.

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"Piccolo disastro svegliati." Sento la voce di Scott.
Mi alzo di scatto.
"Cosa ci fai qui?" Chiedo confusa controllando l'ora.
"Sono solo le sette." Sbuffo.
"Dobbiamo andare da mia madre,ricordi? poi andiamo a prendere Alison e Taylor, si li ho già avvisati, sono un ottimo amico, lo so, Ora su, alzati e preparati. Appena torniamo dobbiamo parlare con tua madre." Afferma.
Stamattina avrei fatto la visita ginecologica, da Eleonore, la madre di Scott, e non so cosa aspettarmi.
La pancia non so nota ancora molto, meglio cosi.
"Starai con me?" Chiedo.
"A parlare a tua madre? Certo." Risponde.
"No, oltre a quello. Alla visita Scott, ho bisogno del sostegno di qualcuno, ho paura" abbasso lo sguardo.
"Ehi, ci sono io con te." mi abbraccia.
Tra le sue braccia mi sentivo serena.
Mi alzo e vado a prepararmi in bagno, mentre Scott mi aspetta seduto sul letto.
Lego i capelli in una coda a cavallo, metto del mascara indosso un maglione blu, mi infilo i jeans neri ma non si chiudono più.
"Qualcuno cresce qui." Rido e mi accarezzo la pancia.
"Parli anche da sola ora?" Ridacchiando bussa Scott.
Apro la porta, con la maglia alzata gli mostro i jeans che non si chiudono.
A quella scena ride.
Lo spingo via e vado verso l'armadio, prendo un paio di leggings.
"Chiudi gli occhi." Ordino.
Lui chiude gli occhi con le mani, e nel frattempo mi cambio.
"Lo sa Nathan?" Domanda.
A quelle parole sospiro.
"No, ieri lo stavo per fare, poi mi ha chiamato mia madre, credo aspetterò." Dico.
"Rachel, Nathan è un ragazzo diverso, tu gli piaci, stai tranquilla con lui." Afferma.
"Io?!" Gli tolgo le mani dagli occhi.
"Non lo hai notato? Ti ha pure invitato fuori." incalza.
A quelle parole sorrido, non vedevo l'ora che arrivasse sera.
"Dai disastro, andiamo che facciamo tardi." Afferma prendendomi per mano.

Il tragitto in macchina parliamo della scuola, vorrei tornarci.
"I ragazzi della squadra ti salutano."
"Magari uno di questi giorni passo agli allenamenti" gli sorrido.

"Ciao Eleonore." Dico vedendo la mamma di Scott.
Indossa un camice bianco, le sta proprio bene.
"Ciao tesoro, ciao Rachel, stai meglio?" Chiede.
Annuisco.
"Vieni ti porto dal ginecologo, é un po' vecchiotto ma é molto simpatico, ti farà sentire a tuo agio. Prima però mi serve un po' del tuo sangue." Afferma mentre camminiamo.
Mi fa sedere e gli porgo il braccio, io chiudo gli occhi, ho il terrore degli aghi e stringo la mano a Scott.
"Fatto. Aspetta ad alzarti, mangia qualcosa prima di entrare nello studio, si trova in fondo al corridoio, e qui c'è il bar" indica.

"Io un caffè, lei un succo d'arancia è una brioches." Ordina Scott.
Come fa a ricordarlo? Avremo fatto colazione si e no quattro volte.
Nota il mio sguardo stupito.
"Si, me lo ricordo perché anche Clarissa prendeva sempre la stessa cosa." Afferma.
Sono curiosa di sapere cosa è successo, quanti anni avesse, come era lei, ma non è il momento adatto questo.
Nel frattempo arriva l'ordine.
"Grazie." Dico.
"Tieni, prendine metà." Affermo avvicinandogliela alla bocca.
Lui se la mangia subito e rido a quella scena.
Finito di mangiare, paghiamo e andiamo dal ginecologo.

"Sarà un po' freddo" avvisa il medico.
Il gel che mi ha appena messo é gelido, non freddo.
Lo fa passare sulla pancia, poi indicandoci lo schermo, è così piccolino, un sorriso enorme appare sul mio viso e guardò Scott.
Ha gli occhi lucidi.
"È Il padre?" Chiede.
"No, sono il fratello." afferma Scott.
A quelle parole lo abbraccio forte, mi ha stupita, il nostro rapporto ormai era davvero come quello di un fratello e una sorella.
" Allora, qui va tutto bene, il bambino sta bene, sta alla quattordicesima settimana, può pulirsi, nel frattempo le prenoto la prossima visita, sarà tra due mesi, potrete sapere il sesso e sentirete il cuoricino." Conclude.

"mamma ci vediamo a casa." Scott saluta sua madre e io faccio la stessa cosa.
Nel tragitto verso casa di Alison, ascoltiamo la musica e cantiamo.

"Come pensi di dirlo a tua mamma?" Chiede abbassando la musica.
"La gravidanza? Non lo so Scott, non so come la prenderebbe, ma dovrò farlo, qui comincia a crescere." Dico accarezzandomi la pancia.
Scott fa la stessa cosa, a quel gesto gli sorrido.

Il mio cellulare squilla.
"É mamma." Dico a Scott.

"Ciao mamma, dimmi."
"Ciao tesoro, torni per pranzo dopo?" Domanda.
"Non penso, sono con Scott, Aly e Tayl."
"Perfetto, allora vado a pranzo con Lisa, a stasera." Afferma.
"Stasera ho un appuntamento, ceno fuori."
"Va bene, quando torni voglio sapere." Ridacchia.
Ci salutiamo e riattacco.

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