L'Ibrida

E lui?

Quando mi svegliai pensai che fossi ancora all'orfanotrofio, invece no, non era un sogno, ero stata veramente adottata e avevo appena dormito in un letto meraviglioso. Appena mi alzai mi girò la testa così mi appoggiai alla scrivania. Una volta ripresa andai al bagno collegato al mio e wow anche questo era da favola:

Dopo che mi feci una bella doccia mi truccai un po' e poi mi misi un bellissimo vestitino con degli stivaletti.

Scesi le scale e vidi che Harry e Lina mangiare insieme ad un ragazzo.« Insomma chiamarmi per fare colazione tutti insieme no?»dissi io un po' arrabbiata poiché non mi avevano chiamata.« Scusaci, e che non volevamo disturbarti» dissero Harry e Lina in coro, poi Lina aggiunse« Reina, questo e nostro figlio Jack» e che figlio! La prima foto del capitolo è la foto di jack( gnocco no?😍😏)
Appena chiamato Jack mi squadrò da capo a piedi e la cosa iniziò ad irritarmi« Hai finito di spogliarmi con il pensiero o non hai intensione di salutarmi?!» Dissi io molto stizzita. Egli rispose alzandosi  dicendo « aspetta che non ho ancora finito..........ok, ciao io sono Jack e tu sei una favola se vuoi tra poco puoi venire in camera mia ;)» Lina e Harry erano già andati a fare compere quindi rimanemmo solo io e lui. Io con fare molto malizioso gli disssi« allora andiamo» appena dissi questo andammo davanti la sua camera e prima di entrare , lo girai verso di me e gli dissi molto sensualmente all'orecchio« mi dispiace ma io non sono una  delle tue  puttane che ti fai ogni giorno» dopo di questo me ne andai , però Jack mi prese per il braccio e mi sbattè al muro. « Cosa ti fa pensare che tu non sia una di loro?» io mi avvicinai e gli dissi« ti conviene lasciarmi altrimenti ti castro cane in calore!» e con questo gli diedi un calcio nelle palle così potente che mi sa che gli rimarrà un bel livido😜. Durante le sue bestemmie e urla contro di me, presi la mia borsa e me ne andai a comprare i libri per la scuola. Quando entrai in libreria, chiesi alla signora dietro il bancone se mi poteva dare tutti i libri dell'elenco che le avevo dato, una volta fatto ciò mi disse« ops.....abbiamo finito i sacchetti mi sa che li dovrai portare a mano» io col mio fare molto elegante le dissi« col cazzo! Ora lei controlla bene e vede di trovarmi un fottutissimo sacchetto ,chiaro?!»«Si,si controllo subito!» disse con fare spaventato« trovato» « grazie e a mai più!» Una volta presi i libri si fecero le 14:15 « cazzo! Sono in ritardo per il pranzo!» così mi misi a correre . Per fortuna arrivai in tempo. Lina stava cucinando, Harry leggeva il giornale e.........beh Jack mi guardava male. « Hai finito di guardarmi in quel modo? Mi infastidisci» « Allora continuo» disse lui con un sorriso beffardo. « Io vado in camera, chiamatemi quando è pronto!» « ok » dissero Harry e Lina insieme. « Vengo anch'io» disse Jack« neanche per sogno!» dopo questo mi misi a correre inseguita da lui, ma io arrivai prima, chiusi la porta a chiave e mi misi a ridere. Appena mi buttai a letto mi venirono dei dolori allucinanti in tutto il corpo, tanto che dovetti mettermi un cuscino in bocca per soffocare gli urli. Appena finirono i dolori non vidi più niente.Sono in un luogo buio, non vedo nessuno tranne una figura. Mi avvicino e vedo che non è umana. Era una specie di mostro grandissimo con 2 enormi corna, 2 enormi canini, una coda rossa con una specie di punta a freccia, e due ali nere con macchie rosse. Mi spaventai e caddi per terra. A un certo punto sento un vuoto sopra di me, stavo cadendo nel vuoto. Appena toccai terra sentii una voce« un incrocio tra 8 specie maligne e benigne, l'essere più potente dell'universo ora dovrà difendere il suo mondo dall'incombente minaccia che la attacherà» « Chi sei ? Cosa vuoi da me?» « Arrivano!». Mi svegliai tutta sudata. Che cazzo era appena successo? Controllai l'orologio.......erano già le 21:30! Quando mi alzai mi diedi una lavata e mi vestii, scesi, mangiai con Harry, Lina e Jack e subito tornai in camera senza dare spiegazioni del mio comportamento a Lina. Quando tornai mi misi il mio pigiama preferito

E mi buttai nel letto, sperando di non avere più incubi.