8. Deus et mortalis

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                                                      Roma, in un lontano passato....

Tutto era silenzioso  nella sala degli scudi e Harry, senza far rumore, si inginocchiò di fronte alla statua del dio della guerra.

" O dio Louis, proteggimi oggi e aiutami ad essere un sacerdote degno di te...non farmi sbagliare i passi e le parole dei Carmina.....
Grazie"

Sull'Olimpo, intanto, qualcuno aveva ascoltato le parole del giovane.

Il dio Louis aveva lasciato perdere per un momento la contemplazione delle guerre che si stavano combattendo in Oriente e aveva rivolto la sua attenzione al sacerdote che gli aveva parlato con devozione.

Non aveva nemmeno fatto caso a ciò che il giovane gli aveva chiesto, si era limitato ad osservarne il volto e soprattutto il corpo, non riuscendo a trattenere un sorriso compiaciuto.

Si disse che quest'anno si sarebbe di sicuro divertito con i suoi sacerdoti, o meglio con uno in particolare di essi.

La cerimonia in onore del dio iniziò nella tarda mattinata e la processione dei dodici Salii si svolse per le vie di Roma gremite di gente.

I sacerdoti portavano ognuno uno degli scudi sacri e, nonostante il gran peso che dovevano reggere, si muovevano in modo armonioso e leggiadro.

Harry scorse tra la folla la sua famiglia e fu orgoglioso nel vedere il sorriso soddisfatto del padre.

Il ragazzo danzò e cantò in modo impeccabile e, alla fine della cerimonia, ricevette i complimenti, anche dal magister.

Alla sera ci fu un sontuoso banchetto ed Harry si concesse qualche peccato di gola, ma non si avvicinò nemmeno lontanamente al vino.

Quando ormai era notte fonda, fu raggiunto da un bellissimo ragazzo che iniziò a chiacchierare con lui.

Harry rimase colpito dai lineamenti perfetti del giovane e dai suoi occhi azzurri e penetranti e, come ammaliato dalla sua bellezza, si ritrovò a raccontargli tutta la sua vita.

Fu solo quando il giovane cominciò ad infilargli le mani sotto la tunica che Harry si svegliò dallo strano torpore che l'aveva avvolto e scostò da sè, seppur gentilmente, il misterioso uomo.

Dopo aver fatto ciò, Harry si allontanò con una scusa, lasciando da solo il ragazzo che aveva appena conosciuto.

Louis, perché altri non era se non il dio della guerra sceso tra i mortali con l'aspetto di uno di loro, si sentì ribollire dalla rabbia e nei suoi occhi, solo per un attimo, comparvero due lingue di fuoco.

Harry, nel frattempo, ancora scosso per lo strano incontro, lasciò la festa e tornò nella sua stanza per riposarsi.

Si tolse gli abiti da cerimonia e, dopo averli accuratamente piegati e riposti nel baule, si sdraiò sul letto respirando soddisfatto.

Oggi farò un doppio aggiornamento ❤️❤️

Tempus ( Saga di Cupido libro 13 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora