23. Recchie di chiniglio

2.5K 219 70
                                    


Harry e Louis dei tempi antichi, invece, si ritrovarono in riva al Tamigi e il dio della guerra disse concitato:

" Hanno ragione Chirone, mio padre e gli altri, insomma quei due cantanti sono uguali a noi! "

" Io credo che tu sia molto più bello " sussurrò Harry con un sorriso contornato dalle fossette.

" Anche tu, amore mio, anche tu....nessun mortale è bello quanto te e neppure alcun dio " disse Louis.

Detto questo, prese per mano il marito e i due ricomparvero nella loro casa sull'Olimpo.

Harry trascinò Louis in camera e lo gettò sul letto, cominciando a spogliarsi.

Prima, però, di togliersi ogni cosa, prese il completino " acquistato " da Harrods e andò in bagno ad indossarlo.

Quando ricomparve nella veste di conigliettta, Louis rimase senza fiato, stupendosi ancora una volta di quanto il marito fosse perfetto.

Harry gattonò sul letto e salì a cavalcioni sul suo corpo, strofinando volutamente il suo fondoschiena sulla sua erezione.

Louis lo lasciò fare un po', ma, poi, ribaltò le posizioni e lo sovrastò con il suo corpo ormai privo di vestiti.

" Ti amo e voglio un altro bimbo da te " sussurrò Harry.

Il dio della guerra sorrise, gli sfilò le mutandine di pizzo e lo penetrò subito, come sapeva gli piacesse.

Mentre faceva l'amore con Harry rivide davanti agli occhi l'immagine dei suoi figli, da piccoli e da grandi e desiderò ardentemente che dentro alla pancia del suo riccio crescesse una nuova vita.

Harry lo abbracciò e lo strinse a sè e gli sussurrò più volte nella mente quanto lo amasse.

Quando ebbero raggiunto il piacere, giacquero abbracciati e, prima di addormentarsi, Louis ripulì e rivestì entrambi con una tunica, facendo sparire il vestitino da conigliettta dal corpo del marito.

" Me io e mio cavallino e mio agnellino e mio animaletto di legno no sapere se viderci ancora bene. Su testa di papà Harry esserci recchie di chiniglio " cinguettò Cupido più tardi davanti al letto dei loro genitori addormentati.

" Saturno, tu essere saggio come Rione, papà stare per diventare chiniglio?" chiese Iris.

" Fratelli miei, io credo di avere una vaga idea dell'utilità di quelle orecchie, ma voi siete troppo piccoli per sapere " disse il bambino più grande.

Cupido ed Iris non protestarono, dato che ascoltavano sempre ciò che il fratello diceva loro.

Saturno si avviò quindi in cucina per mangiare qualcosa, dato che Chirone li aveva appena riportati a casa e i due demoni lo seguirono.

Cupido, però, si fermò un istante, si guardò in giro e poi, con un sorriso tutto fossette, cinguettò :

" Tanto me io sapere, signorine e signorini di futuro che stare leggendo franfrinzion, che recchie di chiniglio riguardare porcherie...ma no dire a nessuno!"

Detto questo si avviò trotterellando dietro ai fratelli.

Tempus ( Saga di Cupido libro 13 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora