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"Dai ragazzi andiamo"
Sono passati due giorni e stiamo molto meglio.
Io e Sal facciamo di nuovo gli scemi e Giuseppe è tornato a sgridarci come un bravo papà.
Sono felice. Anche se non del tutto.
Oggi abbiamo deciso di fare un giro in paese, giusto per conoscere un po' la nostra nuova casa.
Ci incamminiamo e senza rendercene conto iniziano a parlare. Parliamo dei nostri momenti felici. Di quelli che abbiamo vissuto tutti e quattro assieme.
Ne parliamo senza starci male. Abbiamo superato tutto.
Le lacrime. I singhiozzi. Il non mangiare per giorni. Gli sguardi pieni di tristezza. Abbiamo superato tutto.
Ci siamo riusciti assieme, essendoci sempre l'uno per l'altro. Tutto questo non ha fatto che rafforzare il nostro rapporto.
Eppure Sascha mi manca. Io lo amo. Ormai lo hanno capito tutti che questo non cambierà mai.
Giriamo un po' per il centro e ci fermiamo a magiare il sushi in un ristorante molto carino.
Era da un po' che non lo mangiavo. Anzi, se non fosse stato per Giuseppe, nell'ultima settimana non avrei toccato cibo.
Sal ci offre la cena e torniamo a casa. Voglio così tanto bene a quel piccolino.
Mentre camminiamo verso casa mi avvicino e gli passo un braccio attorno alla spalla. Lui si appoggia a me e ci fermiamo per qualche secondo. Gli lascio un bacio sulla fronte e lui sospira. Giuseppe si gira a guardarci e lo sguardo gli si addolcisce subito.
"Ti voglio bene Stefano"
Mi dice il Sal mentre mi abbraccia e affonda la testa nell'incavo tra il mio collo e la mia spalla.
"Anche io te ne voglio piccolo"
Gli dico mentre gli accarezzo la schiena.
Giuseppe ci raggiunge e si unisce al l'abbraccio.
Dieci minuti dopo siamo dentro casa.

True love || saschefano (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora