m i c h a e l
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'Scontro auto-camion a Chicago: due morti, tra cui cui una donna incinta, sono stati ritrovati sulla scen-"
spensi con urgenza la tv e mi massaggiai le tempie.
Avevo già abbastanza tragedie per la testa, e la mia ossessione per i telegiornali americani non aiutava.
Controllai l'ora, il mio sashimi sarebbe dovuto arrivare da tempo, il fattorino tardava ad arrivare ed io avevo bisogno di uscire per schiarire un po' le idee.
Inciampai in una tela e mi sporcai il viso di colori ad olio. Stupendo.
Corsi a cambiarmi la camicia e misi un paio di anfibi, per poi scaraventarmi come un bambino a cui è stato promesso un pomeriggio al parco verso la porta di casa.
"Che ci fai qui?" chiesi confuso allo stesso ciuffo biondo che era solito perseguitarmi sul bus di mezzanotte, che, con uno strambo berretto in testa, ispezionava il muro di casa mia in cerca di qualcosa.
"Sono Luke, hey. Non trovo il campanello, amico dove diavol- oh ecco" divampò per poi premere l'indice contro quest'ultimo ed emettere un ding compiaciuto, allungandomi il mio cibo.
"Ma tu non-" feci per obiettare quando fui bloccato dalla sua trasparente risata.
"Il giovedì lavoro da Kuchi per aiutare mamma con i medicinali" spiegò addolcendo i tratti.
E in quel momento, davvero, mi sembrò di vedere con altri occhi il ragazzo nascosto dietro i sogni azzurri.
"Ti va se ti accompagno?" proposi, osservandolo mordersi il labret e tremare nella sua misera divisa rossa e nera.
"È il tuo modo di chiedermi di uscire?" scoppiò a ridere ancora, e ancora, sentii gli ingranaggi della mia vita incastrarsi e prendere senso, portandomi a ridere a mia volta e oltrepassare l'uscio di casa.
Ero vivo.n/a ho riscritto il capitolo, spero non vi dispiaccia xx
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bad poetry―muke
Fanfiction"sei molto solo, non è vero?" dove michael soffre di depressione e riesce finalmente a parlare con il biondo che gli siede sempre accanto sul bus di mezzanotte. ©naturalvblue MMXXVI